Congiura del silenzio sul "caso Cavaliere"

Congiura del silenzio sul "caso Cavaliere" indifferenza dei politici di Sanremo Congiura del silenzio sul "caso Cavaliere" Bruno Marra (psi) : "Abbiamo votato contro il festival non per fare un dispetto" - Una movimentata riunione dei dirigenti della de - Scoppia un caso clamoroso per la nettezza urbana 'Da! nostro ir.cicto specialej I Sanremo, 24 novembre. Tempesta in un bicchiere d'acqua? L'impressione è questa a sentire, oggi. le reazioni alle dichiarazioni dell'assessore al Turismo Napoleone Cavaliere che aveva chiamato in causa i socialisti, a proposito della mancata approvazione del festival del cinema nel calendario delle manifestazioni Tutti cercano di smorzare i toni, d'interpretare la posizione di Cavaliere come una reazione impulsiva fine a se stessa e destinata, quindi, a non lasciar segno. Bruno Marra, socialista, assessore ai Lavori Pubblici, è i il primo a non voler dar peso a certe accuse: «Abbiamo cotato contro il festival del cinenia non per fare un dispet- j to a Cavaliere, verso il quale ■ nutro stima e non ho motivi { di rancore. La nostra era una posizione chiara che l'assessore al Turismo conosceva benissimo in quanto espressa dal nostro rappresentante in seno al comitato manifestazioni. Per quanto riguarda il campo di calcio a Coldirodi. direi che Santone, facendo pressioni per ottenerlo, non ha fatto altro che esplicare il mandato conferitogli dagli elettori». Questa polemica può incri¬ nare i rapporti tra i partiti che formano ia maggioranza a palazzo Bellevue? «.Von penso — risponde Marra — perché si tratta di un atteggiamento che riguarda una singola persona: se da ciò la de traesse spunto per una nuova linea di partito, allora la faccenda diventerebbe politica e quindi bisognerebbe riesaminare il tutto». Uguale il tono del dottor ■ Gianfranco Cavalli, assessore all'Igiene: «tCaraìiere non è la de. ma comunque di certe posizioni dovrebbe essere la de a risponderne davanti agi: a.tri partiti. Ritengo ed ogni modo che in questo per:odo. molto delicato per le trattative in corso con gli altri gruppi, non bisogna alimentare polemiche distruttive se non si vuole pregiudicare il rag. giungimento di un accordo '. programmatico indispensabij le alla città ». i Anche da parte democrii sitatia si tende a passar sopra | la posizione polemica di Ca1 valiere. Dice Leo Pippione. seI gretario politico: «Cavaliere ' ci aveva detto che sul festival j del cinema non c'erano prò' blemi in seno al comitato, e perciò l'abbiamo presentato al Consiglio. Se invece avesse fatto presenti le reali difficoltà, come risultano dai verbo! fi. avremmo cercato, prima j del confronto, di appianare ' la faccenda». 1 Napoleone Cavalie. I parte sua, ribatte: «/.-> cor.. tato non erano sorte difflcol tà e i verbali ne fanno fede. Il socialista Santone aveva soltanto espresso l'intenzione di discuterne in seno al proprio I partito, ntent'altro. e in sede j di giunta tutti erano d'accor' do. Nessuno vuole dire la vej rifà, che è questa: i duecento \ milioni del festival del cinej ma si intende dirottarli verso altre sponde: non so ancora cntali. ma prima o dopo verranno alla luce». Insomma, c'è un piccolo «giallo» dei verbali del comitato manifestazioni. C'è soprattutto la convinzione di Cavaliere sulla destinazione extra turistica che si intenderebbe dare a 200 milioni. Una piccola burrasca, intanto, ci sarebbe stata in seno al direttivo della sezione sanremese della de riunitosi ieri sera. Il vicesegretario Enzo Specogna a un certo punto avrebbe abbandonato la riunione considerata l'ambiguità di alcune posizioni non ade remi ai deliberati politici presi collegialmente. Ad aggiungere un brivido ci ha pensato l'avvocato Borea, dell'ufficio legale del Comune, il quale nei giorni scorsi ha inviato un esposto alla procura riguardante la nettezza urbana. Succedei ebbe questo. D comune di Sanremo paga mensilmente e un'impresa 16 milioni e 8oo mite lire per U trasporto dei rifiuti. L'onere, invece; dovrebbe essere di circa 12 milioni come stabilito dal capitolato d'ap- I paltò. Secondo l'impresa, però, : l'appalto non sarebbe ancora : operante, per cui la stessa si 'avvale ancora delle vecchie . condizioni stipulate a suo j tempo e prorogate di mese in 1 mese. Il magistrato dovrà ata ! bilire se l'appalto deve consi ' derarsi in atto, e in caso di ■ ! sposta affermativa ne conse ' guirebbe un'azione giudiria ! ria a carico degli amministra- tori, che autorizzano una spesa superiore di circa 50 milioni all'anno a quella che il comune dovrebbe sostenere. Vittorio Preve . j i i | 1 I ' j ' ! j ' 1 I I j Bruno Marre (psi)

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