Rincarano gli autobus protestano i savonesi

Rincarano gli autobus protestano i savonesi Ancora lamentele per il servizio Rincarano gli autobus protestano i savonesi Tripli tati" icato il costo di una corsa ■ I nuovi abbonamenti "sconnon sono disponibili - Organizzazione poco efficace 'Nostro servizio particolare) Savona, 8 ottobre. Ad ogni aumento dovrebbe corrispondere un servizio migliore, ma non è àoA. Non si poteva fare di peggio: ormai non ci merviglia più nulla». Questi i commenti comuni a molti utenti del servizio di trasporto pubblico dell'Acts (Azienda consortile trasporti savonesi) che, lunedi prossimo, invece delle solite 50 lire pagheranno il biglietto dei bus della cosiddetta «comunità tariffaria», che comprende i comuni di Savona, Albissola Mare e Superiore, Vado e Quiliano (esclusa Cadì bona >, 150 lire. Non è che una delle tante «perle» che costituiscono il diadema dell'Acts, l'azienda che raggruppa i servizi di trasporto dopo l'affrettata pubblicizzazione della Saba e Sita, inglobate nel carrozzone e dell'Amiti. Le 150 lire per un biglietto di corsa semplice, durata un'ora e utilizzabile su tutte le linee della «comunità», non è che una delle novità del piano tariffario che avrebbe dovuto entrare in funzione il primo ottobre, ma che, per difficoltà tecniche, è slittato al dieci: questa data segna soltanto l'inizio della parziale attuazione. Non sono infatti ancora disponibili i nuovi abbonamenti e i biglietti multipli a 24 corse, che consentirebbero un risparmio di circa il 25 par cento sui nuovi prezzi. «Era prevedibile — sostiene un utente, Giorgio Pastorino — all'Acts interessa incassare soldi al più presto: ogni mese è in difficoltà per pagare gli stipendi». Il piano tariffario prevede l'abolizione del bigliettario. Gli utenti dovranno acquistare i biglietti presso una ottantina di esercizi pubblici che hanno accettato di fungere da biglietteria dietro compenso di un aggio del 3 per cento sul costo del biglietto. Sono disseminati nei vari centri, ma certo non in modo razionale. E' quindi prevedibile che saranno molti gli utenti in condizioni disagiate, con il rischio di pagare le 2000 lire di multa previste par chi noti riesoe a mururst .del biglietto. . Impiagati. comrrlesae>N operai, obbligati all'orario spez-' zato, (rientro a casa per mezzogiorno e ritorno al lavoro nel pomeriggio) dovranno spendere 600 lire al giorno per recarsi al lavoro: una cifra che non è certamente modesta. «Per recarmi in centro città con i miei due figli, a fare la spesa — fa notare Anna Piclova — dovrò spendere 900 lire. Forse mi costerebbe meno l'uso di una macchina di grossa cilindrata». La prima conseguenza sarà un nuovo incentivo ad usare mezzi privati per gli sposta- menti in città: obiettivo op-posto a quello che si prefig-gono le amministrazioni comunale e provinciale ed i sindacati, che sostengono la necessità di privilegiare il trasporto pubblico. L'Acts non poteva esordire in maniera peggiore, ma era largamente prevedibile. Con un bilancio previsionale in deficit di due miliardi, nonostante l'aumento delle tariffe, un parco mezzi decisamente insufficiente e vecchio (sarà necessario, nei prossimi anni, investire alcuni miliardi per riarmaodernarlo) il consorzio ha un'enorme fame di soldi. Molti comuni non hanno ancora pagato le rispettive quote e quasi l'intero onere economico ricade sull'amministrazione comunale e provinciale di Savona che. presto, non saranno più ih condizioni di anticipare i fondi necessari ! alla normale amministra I zione. i Domenico Abrate, consìglie, re provinciale de. durante il ' consiglio in cui si approvò l'aumento delle tariffe, sti• gmatizzò duramente l'operato e le condizioni dell'Acts. «Non siamo in grado — disse fra l'altro — per la carenza dei mezzi a disposizione, di permetterci di fermare qualche pullman per la normale manutenzione (molti sono vecchi e meccanicamente deteriorati) e di assicurare il trasporto degli studenti». All'orìgine di querta situazione, che ha dell'incredibile, è la fretta della pubblicizzazione dei trasporti. L'acquisizione della Saba e della Sita è costata un prezzo esoso nonostante il costo della perizia (60 milioni rer la sola Sita) che avrebbe dovuto assicurare un'indagine accurata sulla consistenza patrimoniale ed un inventario dettagliato Bruno Balbo

Persone citate: Anna Piclova, Bruno Balbo, Domenico Abrate, Giorgio Pastorino, Sita, Vado

Luoghi citati: Quiliano, Savona