Il magistrato all'«Acna»

Il magistrato all'«Acna» Per interrogare gli operai colpiti da malattie professionali Il magistrato all'«Acna» L'inchiesta è condotta dal sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Petrella • Deve accertare quali fossero le condizioni ambientali» nello stabilimento della Montedison, tra il 1954 e l'inizio degli Anni 70 (Dal nostro corrispondente) ! Savona, 21 settembre. Il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Petrella, andrà nei prossimi ' giorni a Cengio per sentire alcimi dei lavoratori dell'Acna ; affetti da malattie professio-j nali. che potrebbero assume-' re la veste di «parti lese» nel j pro,™eclirr.ento avviato dalla ' magistratura. Dopo un'attenta analisi della documentazione in suo possesso, il dottor Petrella inizia, con questo atto, la serie di indagini vere e proprie tese a raccogliere, dal vivo, testimonianze sulle condizioni ambientali all'Acna tra il 1954 e gli inizi degli Anni Settanta, sulle lavorazioni, sull'uso di sostanze tossiche e sui provvedimenti assunti dall'azienda per evitare il rischio di terribili malattie. I primi risultati dell'inchiesta avrebbero però già portato alla scoperta di sessanta casi di lavoratori affetti da neoplasie vescicali. contratte presumibilmente a seguito della manipolazione delle amine aromatiche (che vengono usate per la produzione di coloranti) e di quattro morti per tumore alla vescica. II magistrato effettuerà anche un sopralluogo nello stabilimento Montedison e, quindi, prima di forniaiizzaxe l'istruttoria, emetterà, se le riterrà giustificate, quelle comunicazioni giudiziarie (una dozzina) di cui da giorni si parla e che riguarderebbero i responsabili tecnici, amministrati vi e sanitari eoe in quegli anni si sono succeduti alla direzione dell'Acna. L'inchiesta del dottor Petrella non ha comunque nulla a che vedere con gli accertamenti e le polemiche in corso sul contenuto di mercurio nelle urine di alcuni lavoratori dello stesso stabilimento. «A questa vicenda — confermam il dottor Petrella — non sono stato, almeno per il momento, interessato». Sulla valutazione delle più recentissime analisi eseguite su alcuni operai che lavorano al reparto «sale alfa», nel quale si impiega mercurio co m ecatalizza toro, le posizioni sono ancora contrastanti: i sindacati sostengono che osi-, 6te ancora una «esposizione al rischio» mentre l'azienda ritiene che «non vi siano possibilità di esposizioni eccessive». Secondo ima nota dell'ufficio stampa della «Montedison». i risultati delle analisi efettuate, in concomitanza, su undici campioni, dalla clinica del lavoro deU'tinive reità di Pavia, dall'istituto Donegani di Novara e dal laboratorio dello stabilimento di Cengio, pur essendo diversi l'uno dall'altro, danno valori mediamente e singolarmente al di sotto di quelli ammissibili per persone profestaonalrnente esposte. Per la clinica di Pavia il valore msssimo riscontrato è di 85 gamma-litro, per il Donegani di 21 e per il laboratorio di Cengio di 32. «La massima concentrazione ammissibile suggerita dal servizio sanitario della Montedison e alla quale l'Acna si attiene — dice l'azienda — è di 150 gamma-litro. Questo valore è stato assunto avendo recepito quanto proposto in materia da un comitato di esperti nel simposio sulle massime concentrazioni ammissibili per il mercurio, tenutosi a Stoccolma nel 1968. Nelle analisi eseguite sui lavoratori dell'impianto, dal 1973 ad oggi, dall'istituto Donegani di Novara e dal laboratorio dello stabilimento, non sono stati riscontrati valori superiori a 50 gamma-litro». All'obiezione che la clinica del lavoro dell'università di Pavia ha invece riscontrato in campioni esaminati nel luglio del 1977 valori superiori a 150 gamma-litro, la Montedison osserva: «La clinica del lavo¬ ro ha dichiarato, nella riunione tenutasi a Cengio il 14 settembre scorso, che i valori rilevati sui campioni del luglio "77 potrebbero essere stati determinati anche da un'esposizione non continua, e che questi valori hanno solo il significato di un indice di esposizione e non di intossicazione». L'azienda conferma quindi la validità dei propri «doti storici» e ritiene che non vi siano possibilità di esposizio ! ni eccessive, «confortata in \ questo anche da studi eseguij ti sulla ripartizione del calai lizzatore mercurio nelle varie ! fasi del processo produttivo». Infine l'azienda assicura che, non appena l'impianto del reparto «sale alfa» sarà rimesso in funzione (oggi è fermo), si continueranno le indagini analitiche di controllo sia con ì laboratori della so ' cieta sia con la clinica del la- ! Dfim rti Domo [ voro di Pavia. Il problema è stato nuovamente affrontato ieri pomeriggio, per una puntualizzazione del lavoro da svolgere, dai sindacati e dal consiglio di fabbrica, che hanno deciso di far effettuare nei prossimi giorni, al laboratorio di Pa- via. altre analisi delle urine | dei lavoratori. _ I Nicolò Siri ; Ccngio. Il complesso industriale dell'Acna è sotto (Ferrando)

Persone citate: Antonio Petrella, Donegani, Ferrando, Nicolò Siri, Petrella