Non ci turba il "flirt" dei comunisti con la dc
Non ci turba il "flirt" dei comunisti con la dc Dice Amandola, segretario del psi savonese Non ci turba il "flirt" dei comunisti con la dc La presa di posizione dopo un "attivo" dei quadri provinciali Carcare e l'ospedale San Paolo i punti "caldi" del contrasto • socialisti - Albenga, Chiesta la verifica? 'Dal nostro corrispondentej Savona, 13 settembre. Nessuna intenzione di rottura, ma neppure una posizione di sudditanza rispetto al partito comunista: lo ha riaffermato l'attivo provinciale del psi (segretari sezionali, amministratori pubblici e dirigenti) svoltosi a Savona all'insegna dello slogan: «A sinistra nell'autonomia per dare concretezza al nuovo modo di amministrare: Il dibattito, talvolta acceso, si è sviluppato soprattutto sui rapporti con il pei. sulle situazioni di disagio o di crisi esistenti all'interno di molte amministrazioni di sinistra e sulle prospettive politiche. Dalle ultime consultazioni arriministrative ad oggi molte cose sono cambiate: il psi, che aveva condotto una campagna elettorale definita «più comunista di quella comunista» (e questo fu un errore, riconosciuto dagli attuali dirigenti) è ora su una posizione di critica contro il pei che, come afferma il segretario provinciale, Tomaso Amandola, eparte dalla constatazione che dopo due anni non è stato realizzato, in molti casi, per responsabilità comunista, il nuovo modo di amministra re auspicato dai socialisti: Precisa Amandola: «Solfa scelta di sinistra vogliamo che scaturiscano interventi che vadano verso una reale crescita degli enti amministrati e non ''cavalli ., Troia" per altre soluzioni: Anche i socialisti savonesi, cioè, temono di vedersi sca vaicare da accordi od operazioni, sotterranei o meno, tra il pei e la de accusata, a sua volta, di sostenere sempre, in ogni occasione, i comunisti pur di contrastare i socialisti. «Dal pei — sottolinea Amandola — vogliamo soprattutto chiarezza. Non possiamo tacere che, in più occasioni, ve di Carcare. Albenga e lo stesso ospedale San Paolo. Questo partito ha dato il via ad una vera caccia al socialista. Non possiamo accettare Questo modo di agire, fatto anche di cedimenti e di compromissioni con la de, che, lo ripeto, va contro la linea di sinistra. Se Questa situazione non dovesse mutare saremmo costretti ad esaminare anche la possibilità di passare all'opposizione e lasciare ad altri questo tipo di gestione amministrativa e politica nella quale non ci riconosciamo». Perché si è venuto a creare questo stato di tensione? «Perché il pei — risponde il segretario socialista — al di là delle enunciazioni, è stato più attento ai rapporti politici con la de che ai problemi concreti dell'attività amministrativa: troppa politica e demagogia e niente fatti concreti». Qual è ora la situazione di questi rapporti e cosa prevedete? «La situazione — Amandola — non è te drammatica. Bisogna però definire talune questioni prima che sia troppo tardi. Ci riferiamo a quanto avviene, soprattutto, nette amministrazioni comunali di Alassio, Albenga, Carcare e Vor azze». Nel caso non fosse possibile portare avanti l'intesa pci-psi sareste disposti a faregiunte con la de? «No assolutamente — afferma —. La de deve dimostraredi essere cambiata e non lo è .4 livello di persone qualcosa si muove ma noi non voglia- mo accordi sottobanco con il tizio o il caio. Il partito della democrazia cristiana è ora fortemente bloccato da contrasti interni come dimostra il mancato accordo per designare il nuovo presidente della Camera di commercio». «Comunque — conclude Amandola —, oggi come oggi, piuttosto che fare accordi ' con la de passeremmo all'op• posizione per eventualmente : appoggiare dall'esterno giuni te di soli comunisti. Sia chiaro, però, che non intendiamo \ demandare al pei il dialogo i con i cattolici. Non vogliamo ! ritornare al centro-sinistra i ma neppure ignorare i cottolii ci molti dei quali, tra l'altro, militano anche nel nostro partito». Nicolò Siri Ansandola e Aliosia, « strateghi » del psi savonese (Tel.)
Persone citate: Nicolò Siri, Tomaso Amandola
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