Crisi comunale il sindaco spiega tutti i retroscena

Crisi comunale il sindaco spiega tutti i retroscena Il "caso" di Villa Faraldi Crisi comunale il sindaco spiega tutti i retroscena 1 \ • (Nostro servizio particolare) Villa Faraldi, 19 agosto. ir. e.) Giacomo Elena, 37 anni, democristiano, ex sinda-, co di Villa Faraldi, svela i re- ì troscena che hanno portato : alla crisi poUtico-arrmiinistra- tiva del piccolo comune ! (quattro trazioni, poco più di',500 abitanti, una dozzina di ! chilometri alle spalle di S. Bartolomeo al Mare). Da tre giorni, in quello che per sette ■ anni è stato il « suo » ufficio, i c'è Elvio LandolB, capo di 1 gabinetto della prefettura di ; Imperia, nominato <r commis- ' serio» dal prefetto Gaetano ! M arrese. In paese non si parla d'altro: la lottizzazione della località Tovetto (cemento per 30 mila metri cubi su un'area di 70 mila metri quadrati, in grado di ospitare circa 500 persone), oltre un consiglio comunale, ha diviso in dite fronti anche la popolazione. | C'è chi è favorevole, quindi ! pro-sindaco, e chi è contrario. ! Il primo cittadino ha dato le dimissioni il 17 luglio, quando ormai la situazione si era deteriorata, insieme al vicesindaco Angelo Limarelli, agli assessori Mariangela Martini e Giovanni Tenda ed i consiglieri Tarcisio Martini, Lorenzo Elena. Battista Aresi. Secondo questi ex «era impossibile portare avanti una serena e proficua amministrazione a causa dell'atteggiamento ingiustificato e soprattutto capzioso di cinque consiglieri di maggioranza (Giovanni Caviglia, Stefano Grassi, Giacomo Ardoino. Domenico Martini e Luigi Marchio) che, unendosi ai tre consiglieri di minoranza (Silvio Ardoino, Rodolfo Elena, Bartolomeo Martini), hanno cambiato nella sostanza II quadro politico ed amministrativo del Consiglio comunale e quindi dell'amministrazione di Villa Faraldi che non rispecchia più in alcun modo la volontà espressa dagli elettori il 15 giugno 1975». > Dice l'ex sindaco: «La lottizzazione è stata solo un pretesto. Qualcuno voleva fare il sindaco ed altri gli assessori. Noi non abbiamo voluto recitare la parte di quelli che vogliono rimanere a tutti i costi al loro posfo e cosi siamo andati anche per. impedire che si formasse una maggioranza eterogenea di ricattatori. Eravamo pronti, al limile, a fare un rimpasto detta Giunta, ma di fronte alle loro insistenze, abbiamo dovuto dimetterci e provocare a malincuore la gestione commissariale. Mi hanno accusato di fare troppo di testa mia. Può anche essere «aro, però molte te all'argomento sono state disertate per noncuranza ». Cosa prevedeva il piano di lottizzazione? Risponde Elena: «Innanzitutto voglio chiarire urna cosa. Villa Faraldi è smodai pochi comuni della provincia e forse detta Liguria, che dopo l'uscito della legge 2t si è dotato di un pégno di fabbricazione, con siamo regolamento edilizio, progettato da tecnici regionali ed approvato all'unanimità dal Consiglio. Il sottoscritto non ha influenzato nessuno, tanto è vero che un mio terreno è finito in una zona dove gli mosci sono molto bassi. Il piano di lottizzazione è stato presentato dai proprietari dell'area situata in località Tovetto, che hanno costituito una società immo- 1 biliare. Ne avevano tutti il di\ ritto. E' andato in Regione e la commissione tecnico urba• nistica lo ha approvato. In Co- , ì mune e tornato :l 13 maggio. : subito dopo Ventrata in vigo re della legge Bucalossi ». ! Secondo i suoi avversari, ',"«"ece. Villa Faraldi sarebbe ! rimasta senz'acqua, «*on è vero. La società avrebbe fatto delle trivella ■ sioni e dei sondaggi ed il Co i mune avrebbe richiesto l'ope 1 rafo di tecnici dell'istituto ; idrogeografico della Regione. ' Non avevamo proprio niente ! da rimetterci: sarebbero stati | veniva ! l'are ». ! creati dei campi da tennis, una piscina dei giardini e tutto sarebbe diventato immediatamente di proprietà comunale, con l'obbligo di vianutei. .one da parte della società per almeno SO anni. L'acqua che veniva trovata e nella zona c'è in abbondanza, venduta alla immobi-

Luoghi citati: Imperia, Liguria, Tovetto, Villa Faraldi