Una giovane madre di Valleggia si è lanciata dalla finestra: morta

Una giovane madre di Valleggia si è lanciata dalla finestra: morta Aveva trent'armi, lascia una bimba di quaranta giorni Una giovane madre di Valleggia si è lanciata dalla finestra: morta Il suicidio ieri all'alba - Nessuno sa spiegare il perché: forse "choc da parto" (Nostro servizio particolare) Quiliano. 9 agosto. Paola Ranisio. 31 anni, abitante a Vaneggia in via della Vittoria 4/1, madre di una bimba di soli 40 giorni, si è lanciata dalla finestra dell'appartamento dei suoceri, al quinto piano del palazzo di via Diaz, civico 21, di Vaneggia, dove si era temporaneamentre trasferita con il marito e la madre, dopo il parto. E' morta pochi minuti dopo il ricovero all'ospedale San Paolo di Savona, dove è stata ricoverata sternane alle 6 e trenta. Le tragedia ò stata tanto improvvisa quanto assurda. La giovane donne aveva tutto per essere felice : il matrimonio con Rinaldo Leonardi, conosciuto quando abitava ancora ad Imperia, non era mai stato turbato da incomprensioni, e te nascita della bimba aveva cementato ancora più l'unione fra 1 due contusi- La piccola era sana e ci escava fra te cure e l'affetto dei nonni e dei genitori. Paola Banano era diplomata in ragioneria, finito il periodo di allattamento avrebbe dovuto prendere servizio, come impiegate, presso l'amministrazione delle Poste e telegrafi: un'ulteriore sicurezza economica e soddisf azionne personale. Un momento di aconforto, forse di follia, ha distrutto tutto, qualcuno ha pietosamente cercato di muderai che si trattasse di una disgrazia, ma la ricostruzione dei fatti lo smentisce, Paola dorme, con la bimba, nf4i», stessa fini»1? della madre, giunta da Imperia dopo il parto per aiutarla nei lavori; il marito e i suoceri nelle camere attigue. Sono passate de poco le sei del mattino e te giovane madre si atea da tetto evitando di tare rumore, forse abbraccia per l'ultima volto la figlia che dorme tranquillamente nella eulte, spalanca la finestra e si getto nel vuoto. I familiari ed i vicini hanno l'Impressione di sentire un urlo od avvertono il tonfò. Si affacci «no alte finestra e scorgono il corpo della donna sull'asfalto, in una poma di sangue. Si precipitano dalle scale per portarle aoccorso. Paola Rsinisio si lamen ta debolmente: qualcuno te- sento- Moitt da che si salate. Quel* ' !*» vo a la donna spira appena varcata la porta del pronto soccorso dell'ospedale di Savona. Sul posto intervengono carabinieri e polizia per gli accertamenti del caso. La bimba, svegliata dal trambusto, piange disperatamente. Romolo Leonardi, appena appreso del decesso della moglie, trova soltanto la forza di strìngere al cuore la figlia e si accascia distrutto dal do lore. In pochi istanti la gioia di essere padre, di avere formato una famiglia unita, fe lice di vivere, si è tramutata in tragedia. Una sola spiegazione, anche se assurda, fornisce una ragione del tragico gesto. Paola Rninisio, come molte puerpere, a causa dello «choc post parto» era affetta da un leggero esaurimento nervoso. Lo curava con iniezioni una del le quali er aandata in suppuiezione. Domani avrebbe dovuto ricoverarsi in ospedale. Forse la debolezza dovu ta al parto ha ingigantito un problema che non esisteva. La salma è stata composta nell'obitorio del San Paolo a dispcsbdone dell'autorità giudiziaria, b.b.

Persone citate: Paola Ranisio, Rinaldo Leonardi, Romolo Leonardi

Luoghi citati: Imperia, Quiliano, San Paolo, Savona