La caccia al cinghiale si apre il due ottobre

La caccia al cinghiale si apre il due ottobre Anticipo in provincia di Savona La caccia al cinghiale si apre il due ottobre (Dal nostro corrispondente) Savona. 19 luglio. L'apertura delia caccia al cinghiale avverrà, quest'anno, il 2 ottobre prossimo. L'anticipo di un mese (solitamente si apriva all'inizio di novembre) è stato imposto da una situazione che si ta sempre più grave a causa del continuo aumento dei cinghiali e dei danni che essi arrecano alle coltivazioni. Con questo provvedimento si cerca anche di evitare la «strage» del cinghiale che certamente si verificherebbe se questo animale venisse dichiarato «nocivo» e lasciato praticamente, in qualsiasi momento, alla merce degli sparatori. Le associazioni Co Mi retti Alleanza contadini. Unione agricoltori, sono intervenute più volte, in questi ultimi tempi, per sollecitare interventi mentre incontri a tutti i livelli ai sono succeduti a palazzo Nervi sede dell'amrnini strazione provinciale. Esaminate tutte le possibili soluzioni, valutati i prò ed i contro, si è riconosciuta l'opportunitè di raddoppiare i tempi del periodo della caccia al cinghiale onde salvaguardare o ridurre i danni alle coltivazio ni di patate, alle vigne e sili provvedimento, quasi certamente, iute re tae ra non solo tutta la Regione ' TrmepSavona ma Liguria. Secondo un calcolo di larga massima, nei boschi del Savo nese vivrebbero, agiatamente, oltre un migliaio di cinghiali. un numero rilevante in grado ! sdi mettere in pericolo la so i prawivenza di molte colture. | gi nostro entroterra è, secon- ! d0 $ fsPerti' " fceo»*1» dei ì cinghialim quanto essi vitro ivano abborKianza di cibo ed, acqua e rifugi sicuri. j Ai cinghiali, durante una i stagione venatoria, danno la \ c?°Sf* cir9*,,5uattromi1* do5: i pietre, suddivise in gruppi di j dieci. Le prolificità di questo animale però copre rapidamente i vuoti provocati dai cacciatori. Per rifondere i danni causati agli agricoltori, i cacciatori si sono autotassati di una quota di sei mila lire prò capite e quest'anno hanno versato, complessivamente si SufTffiì, se^noL»te superiori. Sul problema dei cinghiali è intervenuta anche la sezio¬ ne provinciale dell'Ente nazionale protezione animali la quale addebita la responsabilità della greve situazione «ai troppi cacciatori che. riunitisi in improvvisate cooperative, acquistano in Piemonte o Toscana i cinghiali (il prezzo oscilla attorno alle 200 mila lire) e dopo averli tenuti al- Timi giorni :n recinto ti liberano m :one dorè, tra pochi mesi, potranno ucciderli con estrema facilità: Secondo l"Enpa sono proprio questi animali, per nulla selvaUci, e incapaci di trova re cibo nei boschi, che si «oo vicinano all'abitato e distrug goto le cotture: * Decine sono attualmente i CinghiaU ospitati in recinti nella piana di Albenga. nel Fi rtcfese ed in tutto l'entroter- ra SaturaJmente — scrive il presidente Gianni Buzzi — (a rersione ufficiale data dai de feritori è che si tratta di ani mali destinati al macello, ma quasi tutti, stranamente, riescono a fuggire o vengono liberati dai soliti ignoti». Di fronte «all'immobilismo degli organi competenti» le guardie zoofile dell "Ripa hanno avuto disposizioni perché denuncino senza esitazioni, a norma dell'articolo 42 del »™ « non autorizzata di selvaggina estranea olla fauna indigena) chi sarà riconosciuto responsabile della liberazione o della mancata sorveglianza dei cinghiali posseduti. «£' ingiusto — afferma Buzzi — che il duro lavoro dei contadini liguri debba essere distrutto per favorire esclusivamente il cosidetto "sport venatorio": Nicolò Siri

Persone citate: Buzzi, Gianni Buzzi, Nicolò Siri, Savo

Luoghi citati: Albenga, Liguria, Piemonte, Savona, Toscana