Che figuraccia con il Priamar
Che figuraccia con il Priamar Per il Comune di Savona Che figuraccia con il Priamar (Dal riorlro inviato speciale) Savana, 4 lucilo. Il pei ha istato la bandiera rossa c Brandi cartelli del Festival dell'Unità stigli spalti del Priamar di Savona. La città-fortezza, danneggiata nell'ultima guerra (i tedeschi ci fecero un bunker) e spogliata poi di tutto, in trentanni di assoluta incuria, è tornata cosi ad aprirsi, non senza polemiche, ad un grosso pubblico. Ma c'è chi grida allo scandalo. Fra i più indispettiti un avvocato Savonese, Mario Conte, che ha presentato ima denuncia al pretore per «uso improprio» del monumento. Il Priamar è infatti un monumento nazionale, «no dei tanti, abbandonalo a se stesso, di cut neppure le amminittrazioni locali hanno avuto la sensibilità di comprenderne appieno il valore, non tanto sul piano storico-culturale, quanto in'una visione, sia pure «utrlitarisdca». Quello ette non ha cagjto te-ti somma in tanti antri la gfbnts di Carlo Zanelli (mtttfttame soiecitata daiTlrtituto di' storie patria savonese, che sJraeno ogni prima domenica dal mese organizza visite gasiate a questa acropoli) lo ha bar* capito B lemmsTè rifeto dar» tal rie. E un |.ssis^fMij0 che i lavoratori dclrEael savo plesso, un insppuntabfle impianto di illuminazione che esalta le strutture. Sono le cose che, eervertlrnentt, dice la genie che in questi giorni con l'alibi del Festival contunista, va in visiti al Prismsr e scopre, per la prima volta, quell'intrico di celle e di cmncoU che nascondono tracce di insediamenti pre-rotriani. quegli edifici sviluppatisi nei secoli, priin invidia a Genova, poi ad era degli stessi capitani detta «Lanterna». E c'è chi vorrebbe vedere la cella dove Giuseppe Mazzini concepì l'idea della Giovane Italia o l'altra in cui fu rinchiuso Turati, poi liberato da Sandro Pertini e gii altri. Nel «prolungamento S mare», sotto il quale c'è la ptt) pcpotere spiaggia libera di Sa vona ed anche Is pitt^ sozza e irta!tenuta dalla ammiiiisuailoue ' civica, fra stand» dove si vendono cocomero e buszetto. panini si salame, libri c prodotti d'artigianato dei Paesi dell'Est, aventte risuotta in continuazione «£i No unito tornar degli InU-lHimanì, folla, numerosa' coti*'aiti ■a'Ji% vista Intere fsaibjlte, che coav prano il scino al bimbo e'la marnose» alla bimba e intaato vsnno a vedere, finalmente, il Priamar. La confusione è tanta. Attorno al «Tempietto» la gente pesticcia le aiuole, anche quella dove l'inverno (cono alcune classi della scuoia «Astengo» misero a dimora alcuni alberelli pagati dal Comune. I cartelli, messi dai bambini no: «Rispettite le piante», ma uno (tana è finito proprio nel bel mezzo dell'aiuola, Visito il festival con il collega ed amico Nicolò Siri. S'incontra gente che commenti: «Certo è stata una gran bella idea aprire il Priamar ai savonesi». Umberto Scaidaoni. segretario dells federazione del pei aveva detto: eli Festival è una manifestazione artistica e ricreativa: il Pr mar dovrà essere destinato scopi come questo». Il collega Ricci, dell'Unità, sprizza soddisfazione da tutti i pori: «Finalmente noi comunisti abbiamo ridato il Priamar ai savonesi ». Visitando la cittadella si scopra che il pei ha impegnato a fondo le sue forze per fare pulizia nei sentieri, sui camminamenti, nel grande piazzale del «mastio», un mirabile teatro naturale dove sabato sera si è svolto un concerto del flautista GaueMoni Ma giù nel fossato, vicino all'I' talsider. dove nel '44 furono trucidati dsi nazisti dodici pstrióti, accanto si monumento, s'ammassa la sporcizia: cose fatte in fretta. L'acropoli di Savona all'interno è imponente, bellissima. Sorge dunque, spontanea Is de da: perché tanta insensibilità, da parte dells giunta comunale, considerando che Savona ha cosi bisogno di spazi tiberi per attività ricreative? «Perché mai — si chiede la gente — il Priamar èstLddmsldeqIsn3psqnfc._lsvsccrt ti è stato aperto proprio in occasione del Festival del pei?». «Non i mai passato per la tetta del nostro assessore Dante Luciano — c'è chi commenta —— di organizzare qualcosa, sul tipo del concerto Cezzelloni al Priamar... Certo è facile fare da assessore alle pubblica istruzione, l'impresario teatrale... Ma un'idea così non Mi è mei venuta». Zanetti (sindaco da vent'anni e passa) e is sua gruma, sotto questo profilo sono sott'accuss. I savonesi si dtisosnrlano non solo il perché detta strtorizz azione per il Festival conninists, sul 3uale per altro ben pochi ' •' ridire, ma chiedono perché tino ad oggi gli strafori hanno negato alla città questo complesso. SI domandano: «Ed appena sari concluso II festival, chiuderanno di nuovo i cancelli?». ._ .Per l'utrlizzaztone sociale del ci.sono stste. in pista lo, tante . proposte, sempre .lesetele cadere dalla giunta. «L'avere aperto la fortezza con i festival — dicono — non deve costituire relibi per affermare che ceti ti è fatto conoscere il rmiimmù ai una infinità di dtteimi: è grate ncn averlo fatto \ tenne, con qualche uW&amune, se la u»em verna* uscire ciarla
Persone citate: Carlo Zanelli, Dante Luciano, Giuseppe Mazzini, Mario Conte, Nicolò Siri, Ricci, Sandro Pertini, Turati, Umberto Scaidaoni, Zanetti
Luoghi citati: Comune Di Savona, Genova, Italia, Savona
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