Un 'impresa disperata la visita all'Armeria

Un 'impresa disperata la visita all'Armeria Un 'impresa disperata la visita all'Armeria Per mancanza di custodi è stata limitata a tre giorni e, in caso di affollamento, alla « rotonda» La situazione dell'Armeria Reale è stata discussa ieri sia in un incontro sindacale con il segretario nazionale Cisl per i beni culturali. De Luca, funzionario del ministero, sia in un nuovo colloquio tra personale di custodia e dirigenti della Soprintendenza interessata. Anche in vista dei lavori che si dovrebbero affrontare per lo spostamento delle apparecchiature di allarme e tenendo conto che il segnale acustico deve in ogni caso favorire il più tempestivo intervento dell'uomo, ma non lo sostituisce tanto i funzionari quanto i custodi in pieno responsabile accordo non ritengono di poter lasciare incustodita l'Armeria durante il turno pomeridiano e nella notte. Col personale a disposizione ridotto a 13 elementi — per di più in un periodo in cui maturano le tene — si è giunti dunque a prospettare la possibilità di tenere aperta l'Armeria ne: soli giorni di manedi. giovedì e sabato dalle 9 alle 14 e alla domenica dalle 9 alle 13. Ma non è tutto: il pubblico, ammesso a scaglioni, in caso di re>sa non avrebbe accesso che alla «rotonda ». La visita all'Armeria sì risolverebbe, dunque, m una vera e propria beffa, in quanto come si sa. la pane più cospicua ed interessante delle collezioni d'arme è nella celebre «galleria» che unisce la «rotonda» alla sala un tempo del «medagliere». Oggi, dunque, l'Armeria è chiusa, ma domani un ingresso al pubblico cosi limitato ripropone il problema in tutta la sua gravità. Per quanto si possa spiegare ai visitatore l'incresciosa mancanza di personale, resta il fatto: aprire l'Armeria In queste condizioni non ha senso e costituisce una ingiusta umiliazione per il personale tutto, che vi è impegnato, al quale fin dal dicembre del '75 — e ne siamo buoni testimoni — : allora ministro per i Beni Culturali, sen. Spadolini aveva promesso una assegnatone di custodi che potessero assicurare la riapertura. A firma del suo successore, sen. Pedini, entro poche settimane dovrebbe essere bandito un nuovo concorso per cui st odi: concorsi regionali, che per ' l'avvenire dovrebbero garantire anche a Torino e a Milano almei no gli organici indispensabili alia ' regolare a pentirà dei musei. Bisogna però che con altrettanta volontà, e magari « fantasia ». il ministro Pedini trovi d'urgenza ; una soluzione che — dopo oltre ; otto anni di attesa — consenta ai ! torinesi, e non ai torinesi sol: tanto, di visitare l'Armeria Reale da lui inaugurata. an. dra.

Persone citate: De Luca, Spadolini

Luoghi citati: Milano, Torino