Angoscia per il costruttore di Albissola

Angoscia per il costruttore di Albissola Francesco Badino è scomparso in circostanze misteriose dal pomeriggio di giovedì Angoscia per il costruttore di Albissola Ipotesi di rapimento, di una disgrazia "o peggio", come ammettono gli inquirenti - Controlli lungo tutto l'arco della Riviera e sulle strade dell'entroterra - Oggi saranno impiegati nelle ricerche anche gruppi cinofili dei carabinieri - Le figlie Maria Cristina e Rosanna hanno atteso invano vicino al telefono - L'impresario, titolare della ditta Firpo, proprietario del Nautilus e consigliere della democrazia cristiana, è vittima dei banditi? - Il legale della famiglia: "Nessun contatto" (Nostro servizio particolare) Albissola Mare. 18 giugno. Da oltre 48 ore Francesco Badino, 54 anni, manca dalla villa di via Puccio 6, ad Albissola Mare, dove restano in attesa di una telefonata (si teme uh rapimento) le figlie Maria Cristina e Rosanna. 21 e 17 anni, amici e congiunti Davanti alla villa staziona in permanenza un'auto del nucleo investigativo dei carabinieri. Anche il comandante interinale del gruppo, il maggiore Valentino Formato (il colonnello Zappia è assente per la morte della madre), stamane ha fatto visita alle due ragazze. Con lui il capitano Michele Riccio, comandante del nucleo investigativo di Savona: un ufficiale che ama il riserbo, ma lavora sodo, con un gruppo di sottufficiali e carabinieri che conoscono a fondo abitudini, interessi, reazioni del mondo della malavita e di chi, sotto parvenze di rispettabilità. Il con individui che attività poco chiare. Riccio è uomo che preferisce l'azione alle parole: stamane, via radio, i suoi ordini erano perentori. Uomini del nucleo,' motociclisti e lo stesso ufficiate hanno perlustrato l'entroterra di Albissola e Celle, si presume, alla ricerca dell'auto dello scomparso: una Beta color grigio metallizzato con intemo verde, targata Savona 157890. «Non abbiamo alcun elemento che conforti l'ipotesi del sequestro — dice all'uscita della villa il maggiore Formato — tutte le supposizioni sono valide non esclusa, a questo momento, la disgrazia o anche peggio». Soltanto il ritrovamento .all'auto dello scomparso o una telefonata degli eventuali rapitori potrebbe fare luce su un «giallo» che ba risvolti inquietanti. I cronisti chiedono di parlarci con là figlie e si fa interprete dalla richiesta il maresciallo Di Gioco, comandante della locale stazione dei carabinieri, sfarla Cristina e notte compaiono e. la sul terrazzo del dette villa. «Non abbinino notiate diverse da quelle di questa nòtte, nulla di nuovo — dice Maria Cristina — alla sofferenza per fcs «comparso di mio padre si appiano» questa terribile incertezza sulla sua sorte, sarei vii contenta se sapessi eh* è stato rapito, almeno saprei eoo» /area. La voce non maschera il tormento interno, poi quasi si interrompe e il tono si incrina. Le ragazze sono sottoposte ad una prova dei nervi. Da due giorni aspettano davanti a un telefono. Alla villa si susseguono arrivi di congiunti e amici. Viene anche Elisabetta, la presentatrice di «Telesavona», la locale televisione della quale è presidente, e sodo in affari dello scomparso. Luigi Alessi. EU. sabetta è molto amica delle figlie di Francesco Badino. e E' tutto molto strano — commenta,^ dopo averle abbracciate — non sanno proprio cosa pensare». Le stesse cose dicano anche i conoscenti, gli amici e 1 pa-remi dell'Impresario. Badinoè anche conigliere comunale(de indipendente) e presiden-te dell'asilo di AraJseoia Ma-Dice Mario Vignola. capoNon" so~ pensare" aa^i£Ito: certo è vittima di oasiche cosa». In tutti vi è una specie di niwwanii i Ione al peggio, ma anche una timida speranza. Considerano il sequestro il minore dei mali. Dice un operaio dell'impresa: eFrancesco Badino era... (si blocca e corregge) é una bravissima persona. Se così non fosse non ci preoccuperemmo tonto». Che cosa fa temere una disgrazia o peggio? L'impresario soffriva, dopo la morte della moglie, Caterina, avvenuta due anni or sono, di esaurimento nervoso. «Si era ripreso molto bene — dice la nipote. Marta Salvo, di Casalpusterlengo. ' giunta ad Albissola pochi giorni or sono, per un periodo di ferie — ritengo si rratti di un rapimento. La sua scomparsa non può essere spiegata altrimenti». L'avvocato Germano, il legale di fami gira, va e viene da villa Puccio. «Sono molti armi che e mio cliente — dice il le gale — ma il nostro è anche un rapporto di amicizia cor diale. Posso dire che lo conosco bene. L'ho seguito nei momenti belli e nei periodi tristi. Non riesco immaginare cosa possa essergli accaduto di grave. Speriamo bene». Gli inquirenti non trascurano alcun particolare: ssrttudi« ni. vita privata, interessi ed' amicizie dello scomparso ven-1 gono vagliati attentamente. Tutto, però, nella vita di Badino sembra a posto. «Purtroppo non ci sono novità — dichiara il procuratore della Repubblica, Camillo Boccia — abbiamo chiesto anche l'intervento dei cani del nucleo cinofilo dei carabinieri, per la ricerca dello scomparso». Nelluscire di casa l'impresario non ha portato con sé nessuna arma («non ha la licenza» dice il maggiore Forma¬ to) ed ha lasciato anche ilpassaporto. Francesco Badino, dopo la morte della moglie, coltivava un'amicizia femminile. La donna, però, è ad AlbissolaCade quindi l'ipotesi di una fuga per motivi- sentimentali ! C'è chi accenna a legami con j una altra donna, «una ameriI cana». dicono, ma la voce non i trova riscontro. Bruno Balbo (Altro servizio, dell'inviato Omero Marraccini. a pag. 11). Maria Cristina e i giornalisti al della villa di via Puccio ad Albissola • Francesco Badino • Il capitano Michele Riccio, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri che dirige le indagini fcpèL'avvocato m ■ Fotoservizio di Gianni ChiaramorriJ e Gino Ferrando

Luoghi citati: Albissola Mare, Casalpusterlengo, Savona