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Sanremo: giocatore torinese rimasto al verde arraffa "fiches" su un tavolo, ma è arrestato Senza soldi per la benzina dopo la serata al Casinò Sanremo: giocatore torinese rimasto al verde arraffa "fiches" su un tavolo, ma è arrestato 'Dal nostro corrispondente) Sanremo, 18 giugno. Dopo aver perso tutto alla roulette, un giocatore pie montese. Franco Di Candia, 28 anni, abitante a Torino in via Vernasca 27, ha tentato di «rifarsi», appropriandosi, con 1 un gesto fulmineo, di un muc-. chietto di fiches puntate su j ' uno dei tavoli della sala co- ' mune del casinò. E' accaduto \ j verso l'una e trenta di ieri { notte: la sala da gioco era! gremita e la manovra del to- i | rinese è sfuggita ai controllo-, ri e allo stesso croupier, ma i|non al legittimo proprietario:. ; dei gettoni che ha segnalato 1 ,l'accaduto al personale e ad, un sottufficiale di polizia. Di i Candia è stato arrestato e rini chiuso nel carcere di S. Tecla, j ! Vittime del tentativo di tur- , to sono stati due amici, accaniti giocatori di roulette: Giovanni Cravero. 33 anni, abitante a Savigliano in via Maz- > Zini 68 e Bruno Ciavarro, 36 anni, di Torino, via Pio VII I 1122. Cravero stava giocando contemporaneamente su due I tavoli ed aveva chiesto all'amico di sorvegliare l'esito di; una puntata di tre fiches da 10 mila, su uno dei tavoli verdi. «Era tardi — ha detto Ciavarro — eravamo elle ultime puntate, quando un giovane si è avvicinato al tavolo davanti a me. ho arraffato le nostre tre fiches e ha temalo di sgattaiolare via tra la folla. L'ho subito indicato al personale e poco dopo è giunto un sottufficiale di polizia che ha tsDlaifasldmanCrlcTBs identificato il ladro e l'ha in- |terrogato. A questo punto èj successo un parapiglia perché Di Candia prima ha detto che I le fiches erano sue. 'poi che le j acera giocate e già perse». Alla fine, messo alte strette, : il giovane ha confessato il, furto. «Ero rimasto al verde.' | una serata sfortunata — ha ; detto Di Candia in commi ssa- j j I j : , ' riato — volevo rifarmi a tutti i costi. Non volevo rubare tanto, solo il necessario per fare benzina e tornare a Torino. Ho perso la testa, tanto è vero che mi sono messo a gridare». r. o.