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"Cambiare queste piano regolatore o iI sindaco dovrà dare dimissioni" Lo afferma il pri di Albenga dopo la "fuga di notizie" "Cambiare queste piano regolatore o iI sindaco dovrà dare dimissioni" Albenga, 11 giugno. La polemica, sulle ventilate speculazioni edilizie collegate alla rielaborazione del piano regolatore di Albenga, s'infittisce. La segreteria del pri ha esaminato in una riunione convocata d'urgenza, le incende denunciate dal nostro giornale e le dichiarazioni fatte dal sindaco Mauro Testa (psi) durante una conferenza stampa. I repubblicani affermano di «non essere paghi di astratte enunciazioni e di ri; tenere indispensabile che il sindaco stesso, in prima persona, e i due partiti che compongono la maggioranza, dimostrino, non a parole, ia loro estraneità ai fatti». Un fatto nuovo emerge dal['.'atteggiamento assunto dai Repubblicani albenganesi: pur senza formulare precise accuse, adombrano responsabilità degli amministratori nella spinta speculativa che ha subito il mercato dei terreni nella zona di Salea e Capochiesa che potrebbe essere scelta dagli urbanisti interessati del nuovo progetto, per futuri insediamenti di tipo turistico e residenziale. Gli altri partiti d'opposizione per il momento non hanno fatto commenti: le segreterie politiche dei partiti di maggioranza, pei e psi. avevano invece mandato un rappresentante alla conferenza stampa del sindaco. Il documento del pri, dopo un invito ai responsabili dell'amministrazione cittadina a far piena luce sulla vicenda, insiste: «La prima condizione per dimostrare la buona fede della classe politica che costi tuisce la maggioranza, è la necessità di non apportare modifiche alle destinazioni ed agli indici di edificabilità attualmente vigenti nelle zone Scriminate». Il documento prosegue: «Solo di fronte ad una chiara I prova di inconsistenza delle j sospettate manovre speculati[ve, i repubblicani potranno j accettare di esaminare e dijscutere le modificazioni al ; piano regolatore generale ». Il pri conclude il suo intervento con un appello al sindaco affermando che «se non dimostrerà di saper assolvere questo compito secondo I gl'impegni, gli si chiede un profondo esame di coscienza per poter occupare la carica ' con tutta ia dignità morale 1 che richiede». g. m.