Osiglia è invasa da verni e mosche

Osiglia è invasa da verni e mosche Osiglia è invasa da verni e mosche Molte proteste • Importatori di insetti sarebbero i pescatori con le larve da esca (Nostro servizio particolare) OSlgtls, 1 giugno. (n. s.) /; Comune e la Pro Loco di Osiglia, nell'Alta Val Bormida, sono in lotta contro la Regione e la Federazione italiana detta pesca sportiva, ehe consentono l'usò delle «larve» per la pesca. Nei giorni scorsi il sindaco. Livio Mellogno, accogliendo le richieste dell'ente turistico locale, della popolazione e del villeggianti, ha emesso una ordinanza con la quale, rifacendosi ad una vecchia legge del 1921. vieta ti trasporto e l'uso della larva di mosca cornarla che viene utilizzata dai pescatori. Contro questo provvedimento 'la Ftps ha presentato ricono alta Provincia e alla Regione, basandosi su una legge regionale ehe consente. Invece, fuso delle larve durante le gare di pesca. Perché U divieto? Le ragioni sono essenzialmente di carattere igienico, sanitario ed ecologico. Le larve producono grossi vermi, che generano poi voracissimi e fastidiosissimi mosconi verdi, portatori di infezioni. « Non sspplsrno sotto quale spinta la Regione abbia adottato una legga che cori tratta con quatta dot 1938. mal abrogata Durante le gare — afferma Luciano Rossi, prendente della Pro Lo¬ co — tutti 1 pescatori usano queste larve in grande quantità. Le lanciano a manciate nel lago e nei torrenti e le utilizzano coinè esca. I pesci ne sono voracissimi. Se si considera che ogni concorrente ne porta con sé almeno due o tre chili, e che a ogni gara 1 pescatori sono sempre un centinaio, si può immaginare quale sia U quantitativo di larve di mosca caricarla che viene gettato nei corsi d'acqua e abbandonato sulle sponde del torrenti e del lago. Con il passare delle ore si spande tutt'attorno un puzzo nauseabondo e le mosche aumentano a dismisura, creando problemi per l'igiene e la salute ». Per questo, dunque, l'intervento del Comune, preoccupato di salvaguardare la natura e la salute pubblica. « I pescatori sportivi della provincia di Savona — osserva Rossi — sono circa tremila, ma la maggior parte sono d'accordo con noi. Non siamo contro la pesca sportiva, ma intendiamo difendere il nostro lago ed 1 nostri torrenti che per fortuna, non sono ancora inquinati. Vogliamo che queste acque restino a disposizione dei pescatori, ma nello stesso tempo riteniamo nostro dovere proteggerle e difenderle nell'interesse dalla collettività ».

Persone citate: Livio Mellogno, Luciano Rossi

Luoghi citati: Alta Val, Osiglia, Savona