La moglie del banchiere Rosemberg racconta la rapina e il "tradimento" del maggiordomo

La moglie del banchiere Rosemberg racconta la rapina e il "tradimento" del maggiordomo I coniugi aggrediti nel sonno a Capo Nero e derubati di 100 milioni La moglie del banchiere Rosemberg racconta la rapina e il "tradimento" del maggiordomo (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 31 maggio. Rinviato a nuovo ruolo il processo iniziato Questo pomeriggio per la rapina ai coniugi Rosemberg Colorai, banchieri milanesi, avvenuta nella loro abitazione di Capo Nero la notte dei 6 gennaio scorso. Sono stati interrogati i tre imputati e sentite le parti lese ed alcuni testi. Secondo l'accusa l'aggres- milioni tra gioielli e pellicce) fu preparata e portata a termine con due complici, dal maggiordomo di casa Rosemberg. Lanfranco Pompei, 35 anni, da Novara. Sul banco degli imputati, col Pompei, ci sono Lucio Cretarola, 26 anni, residente a Sanremo, frazione Coldirodi. via Castello 39, e Giuseppe Tatto, 23 anni, che deve rispondere di detenzione abusiva di arma da fuoco. I coniugi, Roberto Colorai Rosemberg, 75 anni e Ada Persico, 65 anni, legati al letto ed imbavagliati durante la rapina, oggi non hanno potuto riconoscere gli aggressori, che avevano il volto coperto da calze da donna. L'identificazione dei due presunti rapinatori è opera del vicequestore Natale che era riuscito ad ottenere dal Talia, alcune conferme dei sospetti che aveva accumulato sul maggiordomo e sul Cretarola. Talia infatti, trovato in possesso, durante una retata, di una pistola aveva «cantato». II giorno prima della rapina il Pompei ottenne dai Rosemberg il permesso di recarsi a Novara, in visita ad una figlia, il vicequestore Natale ha accertato però che, quella sera, il maggiordomo si fermò in una pensione di Sanremo: si incontrò poi in un night con il Cretarola, che è fidanzato con la sorella del Talia. Il vicequestore, che questa sera non è stato sentito dai giudici, avrebbe anche appre so dal Talia che il cercava di smerciare la refurtiva. Oggi durante il processo, il Talia ha negato alcuni particolari del colloquio con Natale, mentre il Pompei ha negato tutto. «Sono andato a Novara, quella sera — ha Pompei detto — ed ho saputo della rapina ai Rosemberg, perché me lo aveva detto un amico per telefono. Sono subito ripartito per Sanremo. Mi sono accorto però che non avevo le chiavi di casa ed allora, soltanto allora, sono andato a dormire nella pensione». Pompei ha negato di conosce re il Cretarolo. Ha ammesso soltanto di aver visto qualche volta il Talia nel night «La Roulette». Ada Persico ha ricordato «quella terribile serata», con precisione di particolari: alo e mio marito stavamo dormendo. Improvvisamente una mano mi strinse al collo! Ac- canto a me c'era un uomo piuttosto magro e piccolo di statura che aveva il volto coperto. Sopra mio marito, con un ginocchio puntato sul petto c'era un'altro individuo. Non potevo vedere se ce n'erano altri, ma ho avuto l'im- pressione che fossero almeno in tre o quattro. Mi hanno I detto di stare zitta, altrimenti mi avrebbero uccisa. Hanno voluto sapere dove tenevo i gioielli e le collane di perle. Hanno preso tutto». Ancora la donna: «Ci hanno ! legati e imbavagliati dopo ; aver lacerato le fodere dei cu- '. ! semi. Li ho sentiti frugare nella stanza accanto ed uno di loro parlare di un nostro | quadro che avrebbero voluto-) : portare via. Poi se ne sono ! andati». / banditi prima di fuggire avevano sfregiato una tela del Quercino, che non erano riu! sciti a staccare dalla cornice. r.o. ! ! | : ! ! ! ! ! i | Sanrcmo. I tre imputati per la famiglia del (Enuneti)