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La ballerina assassinata vicino a Casale abitava a Savona, ha lasciato 2 bimbe Il cadavere è stato trovato a Villanova nel fango di una risaia La ballerina assassinata vicino a Casale abitava a Savona, ha lasciato 2 bimbe E' Carolina Miele, 27 anni • Le figlie hanno sei ed otto anni - La sua famiglia risiede in via Verdi, nel popolare quartiere di Villapiana - Drammatica intervista alla madre che aveva appena saputo della sciagura - "Era stata qui una decina di giorni fa; temevamo sempre potesse capitarle qualcosa" • Recentemente la ragazza aveva tentato di uccidersi (Dal nostro corrispondente) Savona, 10 magatoCarolina Miele, la ballerina di night uccisa nelle vicinanze di Casale Monferrato, a Villanova, avrebbe compiuto SS anni il 3 settembre prosatolo. Sino al 1973 aveva abitato » Savona nel Quartiere di Vinà- genitori. Giovanni Miele. SS anni, e Concetta Artiano, 57 anni, il fratello Antonio. 32 anni e la sorella Anna, di 16, che ancora risiedono in via Verdi 38-3, nel popolare quartiere. Poi si era allontanata per fare, pare, la ballerina. Con i nonni e gli sii a Savona, sono rimaste le sue figlie. Giuseppina, di 8 e Concettina di 6 anni. Ad aprirci l'uscio di casa sono la madre e la sorella. Non sanno cosa rispondere. La ragazza ci invita ad andarcene: «Lasciateci at#we. non abbiamo nulla da dirvi». Ma la madre, gli occhi rossi per il pianto, dopo qualche istante di silenzio mormora: «Sapete qualcòsa Ai mia figlia? Com'è morta?». Poi aggiunge: «Abbiamo saputo qualcosa dalla potuta. Cosa le è successo? Ditemelo voi, vi prego». Lì per li inventiamo una bugia: «Deve avere avuto un incidente. Se sappiamo poco anche noi». Poi la. donna ci fa entrare mentre la figlia ci guarda con sospetto. «Gesù mio — esclama Concetta Artiano — sto male, mi tento male. Avremmo voluto andare subito a Casate ina mio marito che fa l'artigiano verniciatore assieme al figlio è fuori casa e non è ancora rientrato. L'abbiamo cercato ma non siamo riuscite a rintracciarlo. Povera figlia mia. glielo avevamo detto di stare qui co noi. Tememarno che potesse succederle qualcosa». Carolina Miele pare non avesse mai informato i genitori sulla sua attività ed i vicini di casa credevano che lavorasse in uno stabilimento tessile, «fra una bella giova¬ ne — osserva una donna — ma la vedevamo raramente». Di tanto in tanto, comunque, all'improvviso veniva a trovare le figlie ed i congiunti. «£' stata qui una decina di giorni fa — ricorda la madre — ed anche in quella occasione, come altre volte, le abbiamo dato dei soldi, venti, trentamila lire. L'abbiamo ancora scongiurata di fermarsi, le abbiamo promesso di aprirle un bar ma lei non ha voluto saperne. E' in quell'occasione che ci ha informati di essere stata per dieci giorni ricoverata in un ospedale di Vercelli. Noi non ne avevamo saputo nulla». Ma perché all'ospedale? «Afa, non to sappiamo con precisione — interviene tem pesti va la sorella Maria — a me l'ha raccontata in un mo¬ do e a mia madre in un altro». «SI. si. è vero — afferma Concetta Artiano — ma sembra che sì sia trattato di una forma di avvelenamento. Da che cosa non ce l'ha detto». accordo cambiano discorso. Poi chiediamo: «Aveva qualche amicizia?». «SI — ammette la madre — conosceva un giovane di Vercelli, un meccanico d'auto. Non ne sappiamo però molto. Non lo conosciamo». Vi scriveva qualche volta? «SI. certo, abbiamo molte lettere, anzi a momenti deve venire la polizia a prenderle. Potrebbe trovarci qualche cosa di utile per le indagini». Vorremmo una foto ma Anna Miele è decisa: «No. nel modo più assoluto, fotografie non ve ne diamo. Dovete capirci». Nicolò Siri SAVONA — Il comitato provinciale ddla de ha rinviato ad ottobre 11 congresso provinciale per il rinnovo delle cariche. Contro questa decisione si sono pronunciati 1 rappresentanti della zona di Albenga. Carolina Miele, 27 «mi, ballerina di night, nata a Napoli ssa residente a Savona, madre di due bimbe di 6 ed S anni è la rogar» trovata uccisa a ViUanova di Casale Monferrato. Il cadavere, tumefatto dai colpi (forse una nella risaia. (A pagina 9 un sol delitto). Qui di seguito dopo che avevano appreso la della congiuato dalla polizia.