Ha abbracciato gli uomini che gli salvarono la vita

Ha abbracciato gli uomini che gli salvarono la vita Superstite del Trànsylvania a Spotorno e Noli Ha abbracciato gli uomini che gli salvarono la vita Le cerimonie nelle due cittadine e le parole del console inglese e dei sindaci Carlo Centi e Carlo Gambetta • Un monumento (opera di Renzo Orvieto) e una lapide iNostro servizio particolare) Spotorno, 9 maggio. Mr. Kenneth Littleton e tornato in Inghilterra a KnuUford. pel Cheshire. con il cuore pieno di gio:a e di commozione. Domenica, forse per l'ultima volta, l'ex fante Jet «Royal Dublin Fusiliers» è sbarcato sulle stesse spiagge che la mattina del 4 maggio 1917 raggiunse, privo di conoscenza, a bordo di uno dei tanti «gozzi» che t pescatori di Noli, Spotorno, Bergeggi c Finale calarono in mare per soccorrere i naufraghi del «Trànsylvania». Mister Littleton, che oggi ha 79 anni, ha disceso lentamente, assieme alla sua signora, la scaletta della motonave «Marco Polo» che, scortata dal dragamine -«Trifoglio» e dalla nave scuola «Onisli», dell'Istituto nautico di Savona, aveva attraversato, pochi minuti prima,' il braccio di mare al largo di Berteggi, ove sessantanni orsono il piroscafo britannico calò a picco colpito dai siluri di un sommergibili: tedesco. Ad attenderlo a terra, sui giardini di Spotorno e sul lungomare di Noli, c'erano gli unici tre pescatori sxatesi ancora, la vita: Giovanni Battista Garzoglio, nato il 14 giugno 1897 e che allora aveva 20 anni; Biagio Tato, nato il 2 luglio 1892 (vemkrnctociine) e Giuseppe Gasroglio, nato il 20 dicembre 1891, che non aveva ancora compiuto 26 anni quando la nave affondò. A! sibilo dU ftsdrietti dei nostromi, mentre un picchetto armato della 57a flottiglia dragarnme presentava le anni e procedeva «11 alzabandiera, i quattro uomini di mare hanno scoperto il nwnumenlo ai caduti della «Trànsylvania», poi, cornmossi, si sono stretti le mano, sì sono abbracciali e tono rimasti per qualche istante immobili a fissare la scultura bronzea, opera di Renzo Orvieto (una Pietà che sorregge un naufrago sulla prua della nave), che i fascisti avevano distrutto durante la guerra di Abissinia. Ha detto 3 console inglese a Genova. Raymond Edgar Jones: «Mentre osservo U monumento ed viene in mente l'affondamento della nave mercantile inglese "London Valour", avvenuto sei anni fa all'imboccatura del porto di Ceno' va. C'è una differenza tra questo episodio e quello della "Trànsylvania": uno è avvenuto in tempo di pace. Veltro durante le prima guerra léùndimìr. Stein ummnii temi la gente italiane ha dimostrato coraggio, spirito di sacrificio, altruismo». Ha risposto il sindaco di Spotorno. Cario Centi: «Se l'affetto dimostrato dei naufraghi superstiti, se la commozione e il dolore della nostra gente per i morti in mere mi sembrano naturali, altrettanto spassionato e sincero, in una parola, europeo, ' ntì pari lo slancio di quanti sono corsi a dare una mano ai marinai e soldati inglesi in quel tragico giorno del 1917. Se noi vogliamo rievocare tra le altre cose, tutte importami e certamente nobili, questo aspetto della vicenda, è perché la storia del 'Trànsylvania" proprio perché dolorosa, proprio perché contestata negli anni del fascismo, proprio perché relativamente marginale alla grande guerra, 'mi sembra un punto importante di partenza sul quale ricostruire con rinnovata pazienza l'unità europea». Le celebrazioni sono proseguite nel pomeriggio a Noli. Sulla facciata del municipio è stata ricollocata la lapide che riproduce la lettera di ringraziamento trasmessa all'allora sindaco dal comandante superstite inglese, maggiore Geary, che fu rimossa e danneggiata dalle squadracce in camicia nera. 11 sindaco, Carlo Gambetta, ha nominato uno per uno, con i loro soprannomi, i ventotto pescatori notesi che nel 1917 «tra rinfuriare del vento e della battaglia, non esitarono a salpa*e verso il relitto alla ricerca dei superstiti, ritornando a terra su altre spiagge di ponente. alcuni con le mani insanguinate, ma consapevoli di avere ubbidito alla legge della fratellanza umana». Il presidente dell'Associazione combattenti e reduci di Noli, Domenico Oasetti, ha consegnato a Giuseppe rzoglio, Biagio Toso e Giovanni Battista Garzoglio, tre targhe doro, mentre il coro dei j bimbi delle scuole elementari «Ganduglia», diretto dalla maestra Arduini, intonava canti marinareschi. r. c ■