Un "vantaggioso contratto" che era soltanto una truffa

 Un "vantaggioso contratto" che era soltanto una truffa Un "vantaggioso contratto" che era soltanto una truffa Esposto di cinque lavoratori di Albenga che dovevano andare in Libia (Dal nostro corrispondente) Albenga. 10 marzo. ' g m.) I vantaggiosi contratti offerti ad operai e tecnici per recarsi a lavorare in Africa o in Medio Oriente nascondono spesso sgradevoli sorprese. E' accanato anche a cinque muratori residenti ad Albenga: Calogero Alessi e Rosario Scaramino, via Medaglie d'Oro; Gaetano Nalbone, via dei Siale 96; Gaetano Ricotta, vico.Navone 2; Giovanni Sciascia, via Cambiaso 32. Gli operai, tramite l'awo! ceto Giampiero Mentii, di Al| benga, si sono rivolti alla pro! cura della Repubblica di Sa i vona per provocare, se possij bile, l'inizio di un procedi| mento penale a carico di | eventuali responsabili. L'esposto è stato inviato per coInoscenza anche ai ministri del Lavoro e del Commercio Estero e ali'ambasciata di Libia. Al centro della vicenda una sodata di costruzioni, la Edilveneta, con sede a Verona, via Vivaldi 1. Questa impresa avrebbe offerto ai cinque lavoratori, specializzati nell'attività edilizia come muratori e piastrellisti, un contratto di sei mesi, rinnovabile, con retribuzione di 800 mila lire mensile per 60 ore settimana-. U ed una paga oraria di 3500 lire per eventuale straordinario, n contratto venne firmato a Verona; la partenza per un cantiere presso Tripoli, in Libia, era stata fissata per i primi giorni di febbraio, previo avvertimento telegrafico di un paio di giorni. Venne noi fatta slittare ripetutamente con diversi pretesti e verso la fine di febbraio i cinque operai erano stati informati con una lettera che la partenza era def initavamente sospesa per temporaneo eccesso di manodopera e per difficoltà nell'ottenimento dei visti presso l'ambasciata di Libia. Potevano considerarsi liberi da ogni impegno: in pratica i cinque operai erano stati licenziati senza contropartita alcuna ancora prima di avere iniziato il lavoro. «Per prepararci alla partenza che pareva dovesse avvenire da un momento all'altro — affermano i lavoratori — ci siamo licenziati dalle imprese presso le quali eravamo occupati. Siamo rimasti senza lavoro e senza soldi. Ora ci sentiamo rispondere che la nostra era una semplice richiesta di lavoro e che non abbiamo firmato alcun contratto, mentre invece abbiamo messo una decina di firme su di un carteggio con altrettante pagine: una copia del contratto ci doveva essere consegnata appena giunti a destinazione. Abbiamo preparato i passaporti e fatte le vaccinazioni necessarie. Oltre che truffati siamo anche beffati». SAVONA — Si svolge oggi e domani, presso la società mutuo soccorso lesino, il congresso provinciale dei lavoratori metalmeccanici aderenti alla Camera dei I Lavoro.

Persone citate: Calogero Alessi, Gaetano Nalbone, Gaetano Ricotta, Giovanni Sciascia, Rosario Scaramino