L'altalena di speranza e di angoscia nell'attesa che possa tornare a casa

L'altalena di speranza e di angoscia nell'attesa che possa tornare a casa L'altalena di speranza e di angoscia nell'attesa che possa tornare a casa I contatti coi rapitori - Forse le ore decisive? • Le indagini sospese su richiesta della famiglia - Il ricatto dei carcerieri: "Le stiamo dando i sedativi" - La piccola è malata, ma le medicine potrebbero esserle fatali (Dal nostro corrispondente > Alassin. 4 gennaio Il dramma della famiglia Domini-Geloso, che spera cii poter riavere al più presto la figlioletta Sara, in mano dei banditi da cinque giorni, e giunto ad una fase delicata e decisiva: l'epilogo dovrebbe essere imminente. Sara Domini, 4 anni, nipote di John Geloso, un tempo ma gnate dell'industria radiotelevisiva, viene rapita la sera del 30 dicembre verso le 18. mentre tornava da una passeggiata con la mamma, Gianfranca. Madre e figlioletta si trovano davanti al cancello della villa Castel Geloso, due banditi mascherati e armati le affrontano facendole salire su un'auto di grossa cilindrata targata Milano. La signora Domini, abban donata legata e imbavagliata presso la chiesa di S. Bernardo, viene soccorsa da un furgone di passaggio. Forse ha già ricevuto una prima richiesta di denaro. Giunti a casa, dà l'allarme mentre l'auto dei banditi con la bimba si è dileguata nella notte. Scattano le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Savona, ma il primo risultato concreto si ha soltanto ventiquattro ore dopo. A Serravalle Scrivia, su una piazzola della corsia nord dell'autostrada Genova-Mila no. la polizia stradale trova una Bmw 3000 di color chiaro metallizzato: sui sedili si tro vano un ciuffo di capelli biondi e una forcina che appartengonono alla signora Domini. L'auto era stata rubata il 5 agosto dello scorso anno: la vera targa è VE 270685, prò prietaria una società milanese. Industrie Grafiche Edito riali, con sede nel capoluogo lombardo in via Goldoni 1. L'inchiesta si sviluppa sulle ! tracce di bande di professio- ! nisti a Milano. nell'Alessan- • drino, ma soprattutto in Ri- : viera; gli inquirenti sono propensi a credere che la piccola Sara non sia stata portata lontano e che l'auto abbandonata in bella mostra, senza targa, senza contrassegni di bollo e di assicurazione, con là matricola scalpellata, sa-1 rebbe soltanto un diversivo ; per sviare le indagini. Con l'aiuto di elicotteri e 1 cani poliziotto, pattuglie di carabinieri e agenti di polizia, compreso un reparto del VI Celere, battono la campagna e i boschi senza scoprire indizi Si fanno accertamenti anche per individuare presunti basisti. Anna Maria Tansini, una cameriera che aveva preso in affìtto una casetta dei custodi a Castel Geloso, viene invitata in commissariato assieme ad un giovane amico, Giovanni Parodi, 22 anni, di Bardineto. La donna aveva rivelato ai giornalisti di aver trovato aperta, nei giorni precedenti, la porta di casa sua quando era ben sicura di averla chiusa a chiave. Alla polizia interessa anche un cappotto color cammello vestita, da una donna che la sera del 30 dicembre all'ora del rapimento era alla guida di una 128 bianca lungo ia strada di Moglie la via seguita dai banditi per la fuga. La vettura, imitata da una Giulia 1300 con a bordo un uomo, faceva strane manovre sulla carreggiata, come se volesse bloccare il traffico. Alla Tansini viene chiesto se fra i suoi capi di vestiario c'è un cappotto cammello e la polizia va anche a cercarlo a casa del pittore francese Albert Max Sordi. 70 anni, abitante in una villa a S. Croce, ove la Tansini si reca spesso per sbrigare faccende dome-. stiche. La perquisizione non ha esito e la pista sfuma. Le indagini proseguono avvolte nel massimo riserbo, si valutano gli indizi forniti dai coniugi olandesi Vermuyten che abitano presso la villa dei Domini, ma non si sa cosa abbiano in mano gli inquirenti. Domenica notte i rapitori prendono contatto con la famiglia di Sara. Le telefonate che giungono a Castel Geloso sono molte, alcune forse non • sono autentiche. Una comunicazione, però, fa sentire una voce m bimba che dice: '(Mamma, fammi tornare a caia» ; la signora Domini scoppia in lacrime, ha riconosciuto la voce della sua bimba. Più tardi un'altra telefonata apre una speranza per le trattative: «Tenetevi pronti, anche se c'è troppa polizia ». I legali della famiglia Do¬ mini chiedono al procuratore della Repubblica, dott. Boccia, di sospendere le indagini. Il magistrato accoglie la richiesta per salvaguardare l'incolumità della bimba, .sofferente di affezioni respiratorie e per una grave forma di allergia ai medicinali. Le telefonate dei rapitori si fanno più frequenti, ma ieri sera un annuncio getta la famiglia Domini nella prostra- zione. I banditi dicono di somministrare a Sara dei sedativi, un vero e proprio attentato alla sua vita. Forse e soltanto uno stratagemma per accelerare i tempi e ottenere il pagamento del riscatto, sul cui ammontare le notizie sono contrastanti, sembra comunque confermala la richiesta di due miliardi. Stamane due epicodi. I carabinieri fermano tre giovani, Ciro Franchini. 20 anni, di Napoli, Albino Paglierini. 25. e Ottavio Ce: ladaiai. — -a ci...... vai Genova, che avevano chiesto di poter conferire con la signora Geloso Domini per offrirle di collaoorare alle ricerche della bimba previa consegna di denaro e di armi. A mezzogiorno la mamma di Sara lancia un appello a mezzo della televisione pregando i rapitori di mettersi i in contatto Il colpo di scena nella vii cenda si e verificato stasera con un messaggio giunto alla famiglia Domini da un inter; mediarlo poco dopo le 19. Nessun particolare e trapelato, ma non si esclude possa : contribuire ad una rapida re. stituzione della bimba dopo • che l'intera giornata era trascorsa senza che i rapitori dimostrassero di voler riallacciare i contatti. g. m. i (Altro servizio a p. 10) V* Alassio. I coniugi olandesi Wcrmintero videro i rapitori della piccola Sara Domini? (Telefoto Aitici

Luoghi citati: Bardineto, Genova, Milano, Napoli, Savona, Serravalle Scrivia