Imparano a Savona l'arte della vela di Paolo Bertoldi

Imparano a Savona l'arte della vela I corsi ogni fine settimana Imparano a Savona l'arte della vela Savona sta diventando la capitale delle scuole vela, una specie «di Glenans italiana. Anche negli ultimi giorni, nonostante il cielo coperto ed il vento a 25 nodi (oltre 40 km ora) quattro battelli, gremiti di allievi, veleggiavano sul mare mosso, tra il torrente Sansobbia ed il porto di Voltri. Uno dei primi, ad iniziare alla vela i futuri Taba'ly. è stato Alessandro Ferro, il fondatore del Centro Nautico Savona. Aveva già una scuola per patenti automobilistiche. Nel '68 ha aggiunto lezioni per licenza di motori marini e negli ultimi anni, visto l'incremento crescente defilo sport silenzioso, la scuola vela Ferro ha adottato il week-end delle patenti. Gli iscritti arrivano il venerdì sera ed affrontano subito lezioni tecniche tenute dal prof. Giorgio Mannella. dell'Istituto Nautico di Savona. Al sabato e alla domenica vanno in mare. Nello scorso anno oltre 100 allievi, tra cui diciotto veliste, provenienti soprattutto da Torino-e Milano, sono stati istruiti con buon risultato. Tutti hanno ottenuto la promozione. Tra i motoristi, vi sono stati invece quattro bocciati su 60. Il costo dei corsi, che comprendono quattro fine settimana, è di 240 mila lire, pernottamenti e pasti compresi. Le barche del Centro Nautico sono due Bianchi-Cecchi ed un FF31. Quest'ultimo è una novità costruita a Savona. Verrà presentato nella versione completa al Salone di Genova. Gli istruttori sono i ben noti fratelli Attilio e Ratta Cavanna. gente capace di costruire uno scafo con le proprie mani e di completarlo in ogni particolare; l'hanno fatto con il • Sinciampò • dalla caratteristica poppa blu. sul quale tanti principianti hanno imparato l'arte della vela. Anche Paolo Spinelli, un ottimo navigatore solitario, spesso fa da insegnante in mare. La Lega Navale, sezone di Savona, presieduta da Tito Minuto, organizza pure corsi di navigazione semplice e di altura, utilizzando come barche scuola il • Sinciampò • (istruttori i Cavanna) e talvolta !'• Alone II ». Il successo dei corsi savonesi è stato tale che anche la sezione milanese della Lega Navale ha fatto base nel porto ligure. Con i suoi istruttori quasi tutti di Caprera, utilizza il noto • Via Cosi ». un magnifico sloop di 10.50. Ernesto Spirito insegna sul • Cochiboundi ». un due alberi di 15,12 sul quale, d'estate, vengono organizzate crociere in Corsica o in Sardegna. Il fatto positivo è che Savona ha due porticcioli turìstici: quello della Lega Navale, con una trentina df posti barca e quello risistemato da poco nel così detto cu de bó (dal francese dell'epoca napoleonica • quai de bois ». pontile di legno) con quaranta ormeggi. Come è già stato detto, questi posti-barca organizzati con praticità e semplicità di mezzi, sono un esempio di quanto si possa fare per il turismo, senza inseguire sogni di porti per miliardari, curando invece la media e piccola nautica, quella che più deve essere seguita. Paolo Bertoldi

Persone citate: Alessandro Ferro, Cavanna, Cecchi, Ernesto Spirito, Giorgio Mannella, Paolo Spinelli, Tito Minuto