Nuovo centro sinistra a Sanremo; ma zoppo? di Omero Marraccini

Nuovo centro sinistra a Sanremo; ma zoppo? L'accordo sarà osteggiato dal pei Nuovo centro sinistra a Sanremo; ma zoppo? Sanremo. 1 ottobre. Nasce il centrosinistra a Sanremo? Sembra di sì. ma può darsi che sia « zoppo »: infatti dovrebbe ottenere 21 voti ( 15 de, compreso Asseretto, che ha lasciato Nuova Sanremo; 3 socialisti; 2 socialdemocratici e un repubblicano). Questo sulla carta. Ci sono però alcuni « ma » e « se ». Negli ambienti bene informati c'è infatti chi sostiene che il farmacista Agostino Donzella (ha votato contro, in direttivo del psi alla scelta su questa formula) potrebbe scegliere la libertà d'azione ed astenersi sulla giunta che dovrebbe formarsi nei prossimi giorni. Si dice anche che la situazione non è poi troppo tranquilla in casa socialdemocratica, dove i consiglieri Balestra e Ligato si vedono come il fumo agli occhi. Balestra, che è stato anche messo « sotto processo » all'interno del psdi, accetterà di dare l'appoggio alla nuova coalizione? Se vengono meno i due voti, quello di Donzella e quello di Balestra, il centro-sinistra sanremese non ha maggioranza, con soltanto 19 voti. E questo lo sanno bene anche i comunisti che, dopo avere promesso agli altri partiti una tregua di 15 giorni i durante la riunione che si è tenuta stanotte cui, con la de, il psi, il psdi ed il pri, hanno partecipato anche i liberali e Nuova Sanremo), passano già all'attacco. Stasera infatti, alle 18, Gino Napolitano, responsabile per gli enti locali, Aldo Gonella. segretario del comitato comunale, e la professoressa Anna Zanon Morosetti, consigliere comunale, hanno tenuto una conferenza stampa, -presenti anche i delegati dei Consigli di quartiere della città. Napolitano e Gonella hanno annunciato che domattina i consiglieri del pei depositeranno le loro 9 firme per chiedere l'immediata convocazione del Consiglio. « Dovranno dimostrare — ha detto Napolitano — che hanno realmente una maggioranza anche se saio di 21 consiglieri ». Napolitano ha fatto capire di ritenere che Agostino Donzella non ci starà. «Noi hanno detto i comunisti — non abbiamo pregiudiziali contro gli altri partiti e non riusciamo a comprendere perché la democrazia cristiana debba averne verso di noi. La de dimentica con troppa facilità che. a Sanremo, su 100 elettori, 31 votano per il pei ». Immediata convocazione del consiglio e voto decisamente contrario: questa la posizione dei comunisti, frastornati, durante questi mesi di trattative dal discorso sulla partecipazione, più o meno diretta alle responsabilità di programma amministrativo e, in fine, appena i socialisti hanno detto «sì» alla democrazia cristiana, « messi in cantuccio ». Gli altri invece dicono «no», che non si sono voluti lasciare i comunisti nel et ghetto »: « Ne sono prova i numerosi appelli, anche in epoca non .sospetta, a partecipare concretamente all'applicazione di un serio programma ». Si dice stasera a Sanremo: « I comunisti non credevano possibile, per la de ed i socialisti, soprattutto, il superamento dell'impasse creata dà precedenti intese bilaterali. Adesso che l'accordo sta per realizzarsi, hanno accusato il colpo e tentano tutto, pur di mandare all'aria il progetto di dare alla città un governo, senza neppure guardare ai contenuti del programma». E' noto infatti che il documento operativo su cui dovrà muoversi la giunta dovrà soddisfare in tutto e per tutto le richieste del psi ed anzi dovrà essere espressione del psi che, in verità, durante tutta la trattativa, ha avuto la leadership rispetto agli altri partners. La mossa, dura, dei comunisti, non sembra trovare giustificazione nelle dichiarazioni, rilasciate a caldo, stamane, da alcuni dei protagonisti dell'incontro di ieri. Enzo Ligato, socialdemocratico, ha detto: « Siamo disposti ad entrare nella maggioranza con il psi ed alla collaborazione per un programma concreto ed aperto. Chiediamo al pei come al pli. un appoggio esterno a Nuova Sanremo una collaborazione per i problemi della città». Più significativa, sul piano politico, la dichiarazione di Poletti, repubblicano: « Questa non è una riesumazione del centro sinistra e tengo a precisare che non abbiamo posto alcuna pregiudiziale. Questo è un accordo tra gruppi laici che intendono lavorare seriamente per la città e condizionare, da una angolazione critica, la democrazia cristiana ». Possibilista, sotto certi aspetti, Evelina Cristel, presidente del gruppo indipendenti di Nuova Sanremo, che sostiene Piero Parise. «Noi — ha detto — siamo in attesa di vedere come andranno le cose. Faremo una oculata attenzione al programma che ci sarà presentato, poi decideremo l'atteggiamento da assumere». Nuova Sanremo, rappresenta in comune una forza importante, anche dopo la defezione di Asseretto, con i suoi sei consiglieri. Durante la seduta Gonella aveva annunciato da parte del pei «una opposizione non preconcetta», che mal si concilia con l'atteggiamento assunto stasera durante la conferenza stampa. Dai vani interventi si è potuto inoltre capire che i partiti che si apprestano a formare la giunta non pongono pregiudiziali verso Nuova Sanremo. Si è appreso poi che i gruppi si riuniranno lunedi sera per decidere il programma. Le sole difficoltà potrebbero sorgere non sui contenuti, ma sui nomi. Lanza o Parodi sindaco? Ed inoltre: a chi l'assessorato per il turismo? Si dice che lo chiederanno i socialisti, ma c'è già chi dice che Napoleone Cavaliere sta facendo progetti. Dicono i socialisti Marra e Santone: «Dobbiamo amministrare, non governare la crisi. La de ha il dovere di coagulare la maggioranza. Se non ci riesce chiederemo nuove elezioni ». Omero Marraccini