Sanremo: mancano i fondi, chiuso il reparto per la "cobaltoterapia"

Sanremo: mancano i fondi, chiuso il reparto per la "cobaltoterapia" Decine di malati di cancro non possono più curarsi Sanremo: mancano i fondi, chiuso il reparto per la "cobaltoterapia" La "capsula" che fornisce i raggi si è scaricata e non ci sono i .30 milioni per riattivarla - "Non c'era altra soluzione che la chiusura", dice il prof. Gustavo OttolenMolti si domandano se non era possibile provvedere in tempo all'inconveniente ghi i Nostro servizio particolare) '. Sanremo, 11 settembre. All'ospedale civile di Sanre- \ mo il reparto di cobaltoterapia da alcuni storni è chiuso al pubblico. La «bomba al co-1 balto» in dotazione al civico '■ nosocomio, una delle armi più forti della medicina con-1 tro il cancro, capace di forni-1 re irradiazioni di intensità di ; «1000 curie» per curare i tumori profondi, si è scaricata ; e non si troverebbero i 30 mi-1 lioni necessari per riattivarla, j Il disagio è grande soprattutto per gli ammalati di can- j ero della Riviera dei Fiori. I Nelle settimane scorse il pre-1 sidente dell'ospedale, avvocato Franco Moreno, ha inviato lettere alla Regione sollecitando un suo intervento per impedire la chiusura del re (parto. L'assessore regionale j alla Sanità, Dosio, tempo fa aveva ispezionato l'impianto di cobaltoterapia assicurando il suo interessamento. Tutti gli «s.o.s.» sono però caduti nel vuoto ed il reparto, ultima speranza di sopravvivenza per gli ammalati di tumore, è stato chiuso. Le polemiche stilla drastica decisione dell'ospedale aumentano di giorno in giorno. «Perché — si chiedono in molti — se al civico nosocomio da tempo tutti erano al corrente che la "pillola al cobalto" stava scaricandosi (ha un'autonomia di 5 anni) non si è provveduto per tempo? Sarebbe bastato accantonare ogni anno una certa cifra per acquistare una "bomba di ri-serra"». Un membro del consiglio di amministrazione del nosoco- mio ha annunciato che interi- de sollecitare un'inchiesta intema per accertare se esistono delle responsabilità. Il re- parto di cobaltoterapia era stato aperto 10 anni fa dal dottor Marco Tasca, primario radiologo. Era stato lui a fare i passi per trovare a Roma i finanziamenti necessari- per dotare l'ospedale sanremese dell'arma contro il cancro. Il dottor Tasca è ora in pensione e a lui è succeduto il professor Gustavo Ottolenghi. Ogni giorno si presentano al nosocomio nuovi malati di tumori bisognosi di terapie radianti ad alta energia. «Solo nei primi mesi di quest'anno — ha dichiarato il professor Ottolenghi — abbiamo effettuato 1174 sedute di cobalto- terapia su 60 pazienti. Pur-troppo la "capsula" con gli anni si è scaricata e si è dovu to chiudere il reparto». Qualcuno tra il corpo medi co sanremese sostiene però che presso altri ospedaU della penisola sarebbero in funzio- ne, con risultati egregi, bombe al cobalto ancora più vecchie di quella-del civico noso- I ' ! ' comic. Si sopperirebbe alla carenza' della carica e delia potenza irradiarne del «Co sessanta» (radiazioni molto vicine a quelle del radium ) allungando i tempi di cura del paziente. La chiusura del reparto, in altri termini, potrebbe avere altre radici. Il prof. Ottolenghi, però, e stato esplicito. «Dopo un certo periodo di tempo la ''capsula' si riduce di attività, per cui un ammalato anziché restare pochi minuti esposto agì: effetti dell'azione radioattiva, deve sottostarvi per de1 cine di minuti. Questo non è ■■ facilmente possibile perché i ■ pazienti debbono restare im; mobili. Non avevamo altra scelto. Chiudere il reparto è stato inevitabile». In redazione arrivano di' verse lettere e telefonate di ' pazienti. Quasi tutte sono di questo tenore: «Sappiamo . che questi soldi deve sborsarli ! la Regione, però è vergognoI so che una città come Sanre! mo. che gestisce un casinò ! municipale con un giro di af[fari di 30 miliardi l'anno, non sia in grado o abbia la sensibilità di anticipare la somma j necessaria e preferisca assistere passivamente alla chiù! sura di un reparto ospedaliero che per molti di noi rap: presenta veramente l'ultima ' occasione di vita». Roberto Basso 1 '■ 1 1 ; ; 1 j j I 1 ' 1 ■■ ■ ; ' ' . ! I ! ! [j Il professor Ottolcnghi: « Dovevamo chiudere il reparto » s!

Persone citate: Dosio, Franco Moreno, Gustavo Ottolenghi, Ottolenghi, Tasca

Luoghi citati: Roma, Sanremo