Fu il "palo" ad uccidere l'assicuratore genovese

Fu il "palo" ad uccidere l'assicuratore genovese Le indagini SUI delitto dei Piani d'Invrea Fu il "palo" ad uccidere l'assicuratore genovese Secondo la ricostruzione non il ladro, ma il compite, sparò il colpo mortale • Franco Saya, prima di morire, gridò al padre di prendere il bandito - Sono numerosi i testimoni che hanno visto i due malviventi /Sostro servizio particolare/ ' Cogoleto. 18 agosto, j Franco Saya è stato ucciso da una pallottola calibro 6.35, che gli ha trapassato un polmone e il cuore, spaccandogli il ventricolo sinistro, e si è andata a conficcare vicino a una vertebra. Lo ha stabilito il perito settore, professor Athos La Caverà, dell'istituto di medicina legale dell'università di Genova, che stamane ha - effettuato, all'ospedale «Marina Rati» di Cogoleto, l'autopsia dell'assicuratore genovese assassinato l'altra notte, ai Piani d'Invrea, da un ladro con cui aveva ingaggiato una colluttazione. Il colpo è stato sparato a bruciapelo, dall'alto verso il basso. E' stata la fidanzata della vittima, Alessadra Carta, 23 anni, a sentire le ultime parole di Saya, prima che spirasse. L'assicuratore, colpito a morte, cercò di risalire verso la villa, gridando: «Papà prendilo». Un particolare rivelato oggi proprio da Alessandra Carta, che mette in luce il coraggio della vittima: benché colpito al cuore, ancor prima di chiedere soccorso per sé invitò il padre a inseguire il bandito. Esiste una precisa ricostruzione dell'accaduto, che i carabinieri hanno potuto tracciare grazie alle molte testimonianze raccolte ieri e oggi. Le indagini sono condotte dal nucleo investigativo di Savona, sotto la direzione del capitano Michele Riccio. Vi partecipano anche decine di uomini del gruppo di Savona, al comando del capitano Salvatore Fenu, e della stazione di Varazze. con il maresciallo Vittorio Contu. Secondo questa ricostruzione, a sparare i non sarebbe stato l'individuo i penetrato nella stanza di j Saya, ma il complice, che fa- ! ceva da palo, armato, nel giardino della villa. Vediamo i dettagli. Quando, l'assicuratore si accorge della presenza estranea, il ladro è ; già fuggito scavalcando il da- ; vanzale e portando con sè il bottino: 200 mila lire in contanti e l'assegno poi ritrovato lungo la strada che conduce alla villa, dalla parte dell'ingresso principale. Nella fretta perde un indumento e gli occhiali da vista, di tipo particolare: i carabinieri potrebbero risalire al negozio che li ha venduti. Il «palo» si è attardato in ! giardino un attimo di troppo, forse per coprire, con la pistola, la fuga del complice. Franco Saya lo vede e lo insegue fin nel boschetto, dove avviene la colluttazione. Il malvivente spara e fugge verso il mare. Saya toma in direzione della villa, comprìmendosi il petto, e incontra la fidanzata, accorsa al rumore dello sparo. E' proprio a questo punto che, scorgendo più lontani i genitori, grida: «papà prendilo». I congiunti e altra gente si fanno attorno al ferito, la villa resta incustodita. Secondo precise testimonianze, ne approfitta il primo ladro, l'autore materiale del furto, per tornare nel giardino e recuperare l'indumento perduto, che poteva tradirlo. Cerca anche gli occhiali ma non li trova. Non insiste e scappa. Ricomparirà più tardi in un'altra villa, e inizierà la caccia all'uomo poi risultata vana. Le testimonianze raccolte con pazienza dal capitano Riccio e dai suoi uomini sono molte e importanti anche se per ovvi motivi, i nomi delle persone che hanno visto l'assassino e il complice non vengono rivelati. Ecco le descrizioni dei due cpp«clnc\ mstde2inscfdgdmtnofmsdSvcsor malviventi. L'assassino èbiondo, sui 30-35 anni: alto circa un metro e 70. Vestiva una maglia verde e un paio di jeans. Il complice ha i capelli castano chiarì, leggermente più lunghi, con una calvizie incipiente sulla nuca. Addos- so aveva maglia e pantaloni beige. AUautopsia ha assistito il Isostituto procuratore della) j Repubblica di Genova, Lucia- ! no Di Noto, che si occupa del j caso. Franco Saya, infatti, ha ] cessato di vivere all'ospedale j ! di Cogoleto, cioè nel territo ! rio 'di competenza della magi-1 : stratura genovese. Il sostituto i procuratore di Savona, Giu-I | seppe Petrella, si è interessa- 1 to solo degli atti urgenti. Il proiettile estratto dal'corpo della vittima sarà so;- toposto a esami balistici. Esi- stono solo rari modelli di ri- voltelle a tamburo 6.35, men- i tre sono diffuse, di questo ca-; libro, le pistole a caricatore: ecco perchè i carabinieri cer- • cano sul luogo del delitto, per ;il momento senza che la ri-; cerca abbia dato, risultati, il, 'bossolo esploso dall'assassino, Le indagini sono estese an che alla malavita genovese, specializzata in coipi sulla Ri i vieta di Levante (Santa Mar- ; gherita. Rapallo. Portofino) dove , come ai Piani d'Invrea, • si possono prendere di mira ;ie ville di industriali e gente ; facoltosa, , Sandro Chiaramonti Franco Saya, il giovane uccìso • Carabinieri durante una perlustrazione nella zena dei Piani d'Invrea (Telefotc Ferrando)

Luoghi citati: Cogoleto, Genova, Portofino, Rapallo, Savona, Varazze