Barche "truccate" come i motorini

Barche "truccate" come i motorini Si diffonde fra i ragazzi in Liguria la passione per le regate veliche Barche "truccate" come i motorini Nella categoria "Optimist" c'è chi spende un mezzo patrimonio per le attrezzature sempre più sofisticate - Cosa dicono i genitori - I successi dei minivelisti di Alassio - L'intensa attività dei club velici e delle scuole di Imperia, Loano e Sanremo iDdl nostro inviato *pec—■ Alassio. 21 luglio. Quattro velisti ui Alassio. non ancora dodicenni, sono impegnali in questi giorni in Turchia in un campionato mondiale. Luigi Gallcani. Edoardo Garassino. Sandro Zampozi e Gianni Sommariva sono il più brillante risultato della scuola velica de! C.N. al Marc diretta dall'olimpionico di Aeapuleo Pino Zuecbinetti e dagli istruuori Giacomo Divizia e Augusto Gaibisso. La «magnifica avventura» del quartetto ha preso il \ia dai Giochi della Gioventù di Ru\enna. dose gli alunni, classificandosi in tre nei primi quattro posti, hanno vinto le selezioni interzone ed il biglietto per Istanbul. «L'Optimist — osserva Piero Marchiano, presidente della Prima zona (quella che va da Sestri L. alla frontiera francese) ed uno dei più profondi conoscitori dei problemi di vela — è la barca ideale per la propaganda». In Liguria esistono una trentina di scuole veliche ufficialmente dichiarate dalla Fiv ed altre autorizzate. Si può calcolare che ogni anno migliaia di giovani si avvicinino a questo sport. L'«Optimist». il barchino dei giovani (tra i sette ed i quattordici anni), è lungo poco più di due metri con tre metri e mezzo di superficie velica. Nel 1972 si poteva avere per meno di 100 mila lire; ora il suo prezzo sfiora le 300 mila. «E non basta — fa notare con amarezza Maria Rossi V'alentinotti. insegnante di inglese di Loano ma soprattutto consigliera, segretaria ed animatrice del Circolo nautico locale —, la magagna dett'Optimist è rappresentata dai genitori. Per far giungere primo il figlio, qualche madre o padre, velicamente snaturalo, riempie il piccolo scafo di accessori carissimi, compra relè dai più celebri tagliatori deformando completamente queilo che dovrebbe essere lo spirilo di questa classe. Vi sono Optimist da mezzo milione, seicentomila lire. Assurdo. Per mio conto propongo, e mi batterò, affinché sia adottato un tipo standard identico per tutti. A sette od otto anni non si deve iniziare la fabbrica dei diri o pone in contrasto nello sport il ricco con il povero». Giriamo la domanda a Marchiano, che da otto anni segue al vertice i problemi della vela. *E' un'idea giusta — dice —, ma temo arrivi in ritardo. L'unico monotipo attualmente esistente è il "Laser". Sono d'accordò però che per le altre classi,. "Qp- j tintisi" soprattutto, alcune fami- ' glie spendono cifre esagerate: La polemica è aperta sulia barca che crea i velisti, comunque riguarda un aspetto marginale. Gli «Optimist» fuori serie sono pochi: in gran numero invece quelli che abituano i ragazzini ad affrontare da soli il sibilo dei venti a venti-trenta chilo- ' 1 'I i i I ; i : ; • ' metri all'ora. E nelle sedi delle 1 scuole già si registrano episodi significativi. Proprio a Loano. lo 'scorso anno, una sventolata ha I sorpreso il gruppo dei battellini i che rientrava in porto. Tramontana brutta. Marco Troiani vede i spezzarsi l'albero. Un suo «colI lega supcrminorenne», Vittorio ; Armeniaco. lo scorge nella bui riana prima che il motoscafo di : appoggio sempre presente alle ; lezioni possa intervenire. Getta • una cima al compagno in difficoltà e lo trascina al riparo. Le scuole di vela sono aperte ad allievi di tutte le età e specialmente nel periodo estivo vengono frequentate da molti piemontesi e lombardi. Alcuni circoli le offrono gratuitamente ai giovanissimi: in genere la cifra per la frequenza varia dalle 15 alle 50 mila lire per quindici giorni, due lezioni al giorno. Ad Imperia il direttore è Mario Ferro, coadiuvato dagli istruttori Fiv o aiutanti come Giuliana ed Annamaria Semeria. Gianni Pico e Giacomo Ga- ribbo. Tolto quest'ultimo, impiegalo in un'azienda locale, gli altri sono laureati o studenti Iscf. Tra i 19 allievi del corso «Optimist» spiccano l'undicenne Michele Piana e la dodicenne Maria Cairo. Raffaella Vassallo, sette anni, è la più giovane. Nei Flying Junior, barca più impegnativa, i campioncini sono la graziosa Stefania Monge e Pipetto Roggero. A Sanremo si guarda con lo stesso entusiasmo a questo settore anche se lo Yacht Club, fon¬ dato nel 1920. vanta tradizioni di regate di altura. Il direttore della scuola vela, titolare di un laboratorio di oreficeria, è Alessandro Rossetti, ottimo velista e pescatore d'altura (è stalo terzo di classe proprio nella recente Giraglia). «Penso che il nostro sport possa ancora fare grandi progressi — ha dichiarato —. Occorre però portare i giovani all'abitudine delle regaline. Da noi in Italia si curano le competizioni di fama europea o nazionale ad altissimo livello e si tra¬ scurano le competizioni locali, proprio quelle che creano gli sportivi. Dobbiamo farci una mentalità realistica popolare, alla francese». Nell'elenco dei migliori, a Sanremo, figurano Mirella Amerio (Optimist) e F. I. Tiziana Chey, Brunella Verda ed i ragazzi Balestrieri. Tua. Aluffi, Mauceri. Ricolfi. il genovese Rcbaudi (F.J.). Gli istruttori sono Pietro Farioli e Vincenzo Alessi. In ogni centro, da Spotorno ad Albissola. da Genova a Ventimiglia. le scuole vela hanno un seguito sempre maggiore. «Tra qualche anno potremo avere un complesso di regatanti di notevole valore — sostengono Alberto Rossi e Luciano Messora — a Loano». Recentemente Messora ha partecipato a Livorno ad un raduno di giovanissimi. Erano presenti 41 bimbi provenienti da tutta Italia. E' rimasto sbalordito per la tecnica c per la sicurezza. Loano, dopo lo Yacht Club Italiano (400 tessere) ed il C.N. al Mare di Alassio (580) è il terzo Club ligure con i suoi 224 tesserati ed i numerosissimi praticanti. E' uno dei tanti centri dove si impara con semplicità c tenacia per dimostrare come la vela sia sport accessibile a tutti, lontano dalle follie delle superbarche. In queste scuole liguri per giovanissimi stanno nascendo i continuatori dei Milone - Mottola, «mondiali dei Tempest». ora impegnati con gli azzurri alle Olimpiadi di Kingston in Canada. Paolo Bertoldi Imperi;:. I ragazzi della scuola di vela fanno un po' di toeletta alle loro barche prima di partecipare a una gara