I cittadini: "Vorremmo il governo così"

I cittadini: "Vorremmo il governo così" I cittadini: "Vorremmo il governo così" (Dal nostro corrispondentej Savana, 23 giugno. isxh.) Cose si «spettai» i cittadini dal dopo* lezioni? Quali le previsioni e le speranze dell'uomo della strada? Cosi hanno risposto alle nostre domande. GIANCARLO TARDI TO, collaudatore: «ari auguro che venga formato un governo al più presto, che l partiti raggiungano un accordo. Di formule meglio non par. lare: speriamo di non estere andati alle urne mutamente». ANTONIO GARBERÒ, «Marnar dante: «L'unica toluMont pottUn le è un governo di tecnici, per af frmlare al pia presto, e possici! mente risolvere, i problemi urgenti, soprattutto quelli di natura economica. Potrebbe andar bene un governo democristiano, appoggiato esternamente dal pei, In modo che riesca a durare e a lavora re sema altre dannose interruzioni*. ■ MARIA SCHIRRA, assistente al centro inastici: «Auspico un governo di sinistra, che tenga conto del notevole .balzo m avanti dei partito comunista. In caso smurarlo, perché avremmo fatto te eie. zlont? Se si deve tarare U compromesso storico, facciamolo pure senza tonte storie e altri ritardi. Il nastro Paese ha bisogno ai estere governato, presto e bene». DINO CONDIGUA, di Varasse: «Un governo de con pia tecnici possibile. San condividerei altra soluzione. Basta con gli esperimenti, facciamo le persone serie». MAURIZIO MINUTO, conceasionarlo: «O t socialisti tornano set toro passi, accettando un gocon la de, sia pare riveduto " i, oppure il Paese è figo Non eredo die sa de si 'Corretto, CESARINA SONDA, «Con le «lettoni tubiamo gettato al cento decine di miliardi per nulla. Se Ut de to voleva, poteva fare le riforme in questi 30 anni, invece di predicarle adesso. Gli stessi uomini che ci hanno portato ada crisi non possono all'Improvviso diventare dei maestri di buon governo. L'Italia è arretrata, manca di troppi servizi assistenziali, a cominciare da quelli ospedalieri. Solo tenendo conto delle sinistre ti potrà rimediare agli errori di tutti questi anni». GIANCARLO CAMPAGNOLO, titolare di un ristorante: «Osale governo? L'unico pentitile i U compromesso storico. De e pd sono le uniche forte In grado di governare oggi a Paese». • ALIDA PIRONE, fisioterapista: ■Sono per un governo delle sinistre, un governo finalmente serio e preparato. Bisogna deciderti una volta per tutte a fare il gran tolto, è ora di finirla con questa de». CALOGERO GALLO, commerciente di Cete: «Subito ti può proporre tato un governo tra de e socialisti, che decida provvedimenti a favore di artigiani, piccoli industriali e contadini. Solo lavorando, e aiutando chi lo fa, ti può uscire dalla crisi». CRISTINA VIVIANI, di Savona: «Il compromesso storico è l'unica scelta possibile, prima o poi dovranno farlo». LORIS SERVIDEI, studente: «Bltoenu cnmbtsrt pagina, punta- che sf- regga come pub. I socialisti, comunque, devono estere rap- AJbenga, 23 giugno. (g.m.) Sui risultati «tei tot ali e del pressano gohanno risposto alcuni PAOLO ELENA, Alatalo. «La democrazia con ti mantenimento della giorwua relativi dopo un trentennio di esperienza govsrnUtlas Ctr*1 entra di far meglio sotto la pressione del partito eommmsla, che migliora. Vedo un sassi ai» nttVambilo dei centro+tmttra prevalenta di ti a scapito dei piccoli. uni zione chiara non t emersa. Persi governo ondo ti debbano l contenuti di un programma t non le formule politiche». ROBERTO BALDASSARRE, M- bUotecarto. Alavate, «ava prevedi bile U calo dei partiti minori. Tornerei et etntro-tinittra con contentai ptk validi, non ignorando l'aumento dei vati comunisti*. Rag. GIANCARLO LUPINI, direttore deU'Automobil Club di AL benga. ex dirigente sezionale del partito socialdemocratico dal quale si « dimesso quando il partito ha proposto la candidatura, di esponenti coinvolti negli scandali delle bustarelle. «L'elettorato non ha capito che doveva rafforzare quel partiti che avrebbero potato costituire un blocco intermedio tra democristiani e comunisti. Per U governo pento ad una soluzione bicolore, democrazia cristiana e partito socialista, con l'appoggio esterno del partito comunista e di quei gruppi che ritengono di poter condividere 11 programma». Art. GIAMPIERO MENTIL, libero professionista. Attenga. «L'elettorato ha dato prova dt immaturità, puntando tutta bipotarlzzazione politica che non promette nulla di buono considerando le differenze ideologiche del due partiti maggiori. Per il governo mi augurò che una formula si trovi per non dover parlare di nuove elezioni a breve scadenza». •RENATO BIBONI, albergatore, entroterra di Albenga. «f risultati delle elezioni hanno creato una situazione più complicata. Non credo ti potrà fare un governo stabile e sarà necessario pensare alla data della prossima consultazione ». Imperla. 23 giugno. (b.c.) A tre giorni dalle elezioni gli imperiesi si attendono, con impazienza, che i neo-eletti affrontino con sollecitudine i molti problemi nazionali in sospeso. ERNESTA DELBECCHI, dirigente turistica: «Siamo stanchi dt tante improvvisazioni e di tanto clientelismo. La gente chiede che siano affrontati con serietà l problemi esistenti e che si mettano persone qualificate a ricoprire posti importanti, scegliendo anche al di fuori dei partiti, se necessario». MIRKO LAGORIO: «Penso che si debba trovare, comunque, uno spazio d'azione anche per il parti-i to comunista, che rappresenta 12 I milioni di elettori. Si tratta, in definitiva, di scegliere quattro o cinque cose più importanti da fa- ■ re. e risolverle con il consenso o- ! mune. La gente non è più dispo-1 sta ad attendere e vuole che sì < esca al più presto dal tunnel della indecisione». FRANCO SCIORELLA. casalln] ga: «Penso che il 20 e 21 giugno | non debbano rappresentare l'ini- ! zio di una nuova interminale di- | scussione fra vinti e vincitori, ma i debbano impegnare tutti i partiti i a conclusioni positive ver non portarci entro sei mesi a nuove elezioni anticipate». MARIA PAOLA CAMPANELLA, proprietaria di «Caprice mode» di via XX Settembre: «Si tratta indubbiamente di una bella grana e. personalmente, non saprei proprio cosa suggerire per uscirne bene: GERMANO BINELLI, meccanico: «Anche se non seguo tanto la politica, devo dire che mi aspettavo che dalle elezioni sarebbe uscita una situazione di incertezza come quella creatasi: spetta ora ai politici, non a me. trovare la 'ormula per c"rO'i'.are rapidamente t problemi licitali». GIUSEPPE RICOTTA, talegna- | me: «Penso che avremo, in un primo tempo, un governo d'emergenza per poi passare ad uno più etfidente dt collaborazione democratica che possa contare sull'appoggio dei comunsti». IRENE DALMONTE, impiegai.-.: «Temo soltanto che il governo non si riesca a fare. Tuttavia oso ancora sperare che alta fine tutu i partiti democratici sappiano dare con buona volontà c'onesta la necessaria collaborazione». LUCIANO RADESSI, impiegato Inps: «Penso che, tutto sommato, non st. potrà fare a meno dei-apporto del pel per uscire da questa Isaii in n. 23 giugno. Ir.».) Ecco cosa die» la gente a PATRIZIA BONIPACINO, stu «Credo che ut altra'alternativa che fare un governo nel quale in qualsiasi forma c'entrino i comunisti». GIORGIO BORGNA, agente ass. Italia: «Non potrà essere che un governo di centro sinistrai. Mi auguro soltanto che sia duraturo e stabile. 1 comunisti devono, farei l'opposizione intransigente, non j conte nonno fatto sino ad ora».] MARIO IORI, studente: «Pur-! troppo non c'è alternativa: si può) fare soltanto un governo si centro j sinistra, possibilmente con l'oc- < condiscendenza dei comunisti. Sono per un governo di centro: ORAZIO SACCO,' fotografo: «Fra tei mesi faranno nuovamente un governo di centro dnlsttu invocando il bene OH. Patte. Preferirei un governo tutto di sinistra, senza comprometti storici o meno». VINCENZO CASTAGNO, rapprcnantante: «Faranno un governo composto da tutti i partiti democratici al quale non partecipaeranno i comunisti, ma ci sarà la loro indispensabile accondiscendenza*. PIERINO GARALDI .impiegato: «Ritengo che il psi. nei prossimi giorni ci ripensi e permetta la formazione dell'unico governo possibile sulla carta: il vecchio centro sinistra con '.'allargamento al liberali e con un preventivo accordi di base con i comunisti». GIUSEPPA CAPPONI, infermiere: «Credo che non riusciranno a fare alcun governo. Se non ci sono riusciti prima che U margine democratico era superiore, non capisco perché dovrebbero riuscirci ora. Per me si dovrà ricorrere ad altre elezioni». BIAGIO CASSESE, autista Cri: «Se I socialisti fanno i bravi, potranno formare l'unico governo possibile: il centro sinistra più i liberali. Altrimenti altre elezioni». Loris Servitici Paola Campanella Mirko Logorio Irene Delmonte Paolo Elena Maria Schirra Cristiana Viviani Giuseppe Capponi ! i ; j ] j ; j ; Maria Zampina Vincenzo Castagno G. Carlo Lupini Antonio Garberò

Luoghi citati: Albenga, Italia, Savona