Savona: la nuova legge causa la paralisi nel parco macchine dello scalo marittimo

Savona: la nuova legge causa la paralisi nel parco macchine dello scalo marittimo Gli autocarri adibiti al trasporto merci non sono più in regola Savona: la nuova legge causa la paralisi nel parco macchine dello scalo marittimo Gli operatori del settore chiedono deroghe • Dice rautotrasportatore Carlo Salino: "I nostri veicoli vengono declassificati" • Il pretidente del sindacato; "Non si può imporre di lavorare in perdita; le pene previste sono fortissime" (Dal nostro corrispondente) §AVOfa«*Vi 3 gitLgTtQ- n settore trasporti su ruote rischia la paralisi. Gli autotrasportatori savonesi si vedranno costretti a tener fermi i loro automezzi se prima | dell'I 1 giugno, giorno in cui ! entrerà in vigore la nuova legge su «pesi e dimensioni» dei : camions, non verrà approvato un decreto di attuazione che stabilisca una gradualità nell'applicazione della legge stessa. Il parco maerbineì Clelia nostra provincia interessato alle nuove nonne comprende poco meno di quattrocento automezzi dei quali duecento operano per il porto di Savona. Questi veicoli non sono, in buona parte, rispondenti alle caratteristiche previste dalla legge per cui senza un provvedimento che preveda deroghe 'nell'applicazione delle sanzioni severissime contemplate ! dalla legge, rimarranno inutilizzati con le immaginabili conseguenze per le industrie e lo scalo marittimo. Sino ad oggi, chi più chi meno, quasi tutte le aziende di autotrasporti, per mante¬ nere competive le tariffe (5 lira e 30 al kg) hanno tatto ricorso (in limiti, peraltro, di assoluta sicurezza) al cosiddetto sovraccarico mettendo già in conto spese l'eventuale contravvenzione. In sostanza anrirhf8 trasportare 190 quin¬ tali, con un automezzo a cinque assi, ne vengono trasportati molU di più. Con la nuova legge ciò non sarà assolutamente più «remunerativo» perché la contravvenzione viene portata da 50 a 800 mila, da pagarsi subi-f to, e inoltre, nei casi più gravi, c'è l'arresto. «Tuffi i nostri mezzi, anche se in ottime condizioni — dice Carlo Salino, uno dei maggiori autotrasportatori operanti nel porto — vengono declassificati dalla nuova legge. Tra la categoria c'è molto malumore perché la legge, se non ci saranno dei correttivi, significa la fine di molte aziende che non possono far viaggiare in perdita i loro automezzi e neppure sostituirli con altri Un autotreno oggi costa sui 30-35 milioni D'altra parte non possiamo neppure ritoccare le tariffe, che risalgono ad alcuni anni fa. perché porremmo in gravi difficolta le industrie le quali richiedono sempre dette riduzioni». Identica la poririone del sindacato auto trasportatori, aderente alla confederazione nazionale dell'artigianato. «Sia chiaro — afferma il presidente Giuseppe Sambo lino — che noi non siamo contrari alla legge. Tutt'altro: siamo stati proprio noi a volerla ed a sollecitarla per adeguare la nostra legislatura a quella in vigore negli altri Paesi della Comunità Europea, Però chiediamo un'articolazione nella sua applicazione. Il ministero si era impegnato, come la stessa legge prevede, ad emanare un decreto di attuazione che però a otto giorni dall'entrata in vigore delle nuove norme, non è ancora uscito. Quello che noi vogliamo è che il decreto venga emesso senza ulteriori indugi e che esso sancisca una gradualità nell'applicazione della legge perché non si può imporre agli autotrasportatori di lavorare in perdita o di sostituire, dall'oggi al domani, tutti o quasi i loro automezzi che costituiscono pur sempre un patrimonio da non buttar via. La legge, dunque, ci sta bene. Come ho detto, il decreto deve consentire agli autotrasportatori di lavorare per periodi prestabiliti, graduali, con i mezzi che hanno, senza il vincolo del rapporto "peso-potenza " e senza incorrere nelle pesantissime pene pecuniarie stabilite dalla legge. Se questo non avverrà o il trasporto si fermerà oppure si dovranno aumentare le tariffe». * - Per i prossimi giorni, comunque, sono previsti incontri sia in sede locale che regionale e nazionale per indurre il ministero ad intervenire prima che sia troppo tardi. Nicolò Siri Giuseppe Sambolirto

Persone citate: Carlo Salino, Giuseppe Sambo, Nicolò Siri Giuseppe Sambolirto

Luoghi citati: Savona