Sei mesi di carcere e 6 d'«interdizione» per l'ex-sindaco dc di Diano Marina

Sei mesi di carcere e 6 d'«interdizione» per l'ex-sindaco dc di Diano Marina La sentenza (con la condizionale) emessa dal tribunale d'Imperia Sei mesi di carcere e 6 d'«interdizione» per l'ex-sindaco dc di Diano Marina Ricciotti Garibaldi riconosciuto colpevole di ''interasse privato in atti d'ufficio" • Condannato per una licenza edilizia concessa nel 70 e poi volturata ad un'impresa di cui era azionista - Un altro procedimento per "falso ideologico" (Dal nostro corrispondente) Imperia, 21 maggio. Sei mesi di reclusione, sei mesi d'interdizione dai pubblici uffici e 100 mila lire di multa con la condizionale: questa la pena che il tribunale d'fmperia (presidente dottor Varalli, giudici Ascheri e Schiavo) ha inflitto stamane a Ricciotti Garibaldi, ex sindaco democristiano di Diano Marina, riconosciuto colpevole d'interesse privato in atti d'ufficio. Contro la sentenza è stato presentato appello da parte dei difensori, avvocati Bruna e Colarieti. Garibaldi è stato assolto, perché «il fatto non costituisce reato», da cinque delle sette imputazioni che che gli erano state fatte; quelle relative alle licenze edilizie rilasciate a Qorlero Wanda, Ghirardi Lino, Daolio Maria, Garibaldi Anita in Za. Secondo il tribunale, il fatto che i lavori inerenti a tali licenze, firmate da Garibaldi nella sua qualità di sindaco, siano stati successivamente appaltati all'impresa di sua moglie Vera j Isolica. non era incompatibile ; con una sana gestione della cosa pubblica. La condanna si riferisce, invece, a una licenza edilizia emessa il 30 dicembre 1970 in testata a Magrone Giandome- Rico e che venne volturata il giorno dopo, 31 dicembre 1970, alla società «Artemide». Tale società era stata costitui¬ ta il 23 dicembre 1970. con una partecipazione nel capitale (30 per cento) da parte di Garibaldi. Il progetto del palazzo costruito dall'«Artemide» era stato approvato dalla commissione edilizia presieduta dall'ex sindaco il 27 novembre, giorno successivo a quello della sua presentazione in Comune, e la costruzione venne realizzata dall'impresa intestata a Vera Isolica Garibaldi. Su questo punto aveva particolarmente insistito il p. m. dottor Penso nella sua requisitoria. «Nel caso della "Artemide" — aveva detto — vi era stata un'eccezionale rapidità di approvazione del progetto I mentre ugualmente ecceziona{le è stata la velocità della pratica. E' indubbio che in questo caso — ha concluso il dottor Penco — vi sia stata una commistione completa dei pubblici poteri con gli interessi privati, con inquinamento del prestigio dell'autorità pubblica». La corte, inoltre, ha stabilito di trasmettere i verbali del processo al pubblicp ministero, per un eventuale rinvio a giudizio per «falso ideologico in aito pubblico». La possibi j le accusa /che potrebbe inve' sttre altre persone oltre a Ga ribaldi) si riferisce ad una , questione sollevata in aula j dallo stesso imputato. Il 10 di cambre 1968 la giunta di Dia-, _ . ., . ... no Marma (assente il smda- co) aveva stabilito eli conferì- ■re all'onorevole Lucifredi l'in- I carico di legale nel giudizio i contro il Comune, promosso I davanti al consiglio di Stato da Luigia Maroso in Lana. Successivamente il consiglio Comunale, presente il sindaco, aveva ratificato tale delibera nonostante il ricorso concernesse una licenza edili! zia precedentemente concessa \ad Anita Garibaldi in Za, figlia dell'ex sindaco, con lavori eseguiti dalla moglie Vera. Ordinato un riscontro è stato accertato che la pratica relativa a tale delibera venne compilata alcuni mesi dopo, su ordine del segretario comunale Rossi, ora defunto, ma con firme regolari del sindaco e di un assessore. Ha detto in proposito la teste Maria Lavezzari, impiegata del Comune: «Ricordo che il segretario dopo avermi fatto scrivere a macchina la pratica, mi ordinò di scrivere in rosso la parola "bis" a fianco della già esistente pratica 107; il numero originale 107 fu cosi attribuito alla nuova pratica interpolata». Il p.m. aveva chiesto la condanna di Garibaldi ad un anno di reclusione, 200 mila lire di multa e un anno di interdizione dai pubblici uffici. b. v. Imperia. L'ex sindaco Ricciotti Garibaldi (al centro) tra i suoi avvocati

Luoghi citati: Diano Marina, Imperia, Vera Isolica Garibaldi