La Stampa - Consultazione Archivio

Consiglio straordinario per una licenza edilizia Convocato venerdì prossimo a Finale Consiglio straordinario per una licenza edilizia Discussione richiesta dalla de - L'argomento; chiusura di un porticato (Dal nostro corrispondente) Finale Ligure, 14 maggio, (s. d.) Il Consiglio comunale si riunirà venerdì prossimo alle 20.30. convocato in seduta straordinaria. La riunione era stata richiesta dal capogruppo della de. avvocato Angelo Nari, per l'esame di una pratica edilizia che, a suo parere,. sarebbe viziata da irregolari- ! là. Si tratta della recente chiusura, da parte dell'impresa Fratelli Muraglia, del porticato dell'edificio posto fra via IV Novembre e corso Europa, nel rione Pia. Nel gennaio 74 Domenico ed Enrico Muraglia, avevano presentato domanda all'alloro sindaco Migliorini per ottenere l'autorizzazione «a sistemare il pianoterra del fabbricato per meglio poterlo utilizzare e per impedire il continuo transito di estranei». Lo commissione edilizia aveva perà espresso parere contrario e il sindaco aveva respinto la richiesta richiamandosi all'impegno assunto dai precedenti proprietari (i fratelli Bernardino e Chiarirlo Boragni) a non modificare la costruzione -in quanto «il porticato, oltre che per ragioni estetiche è stato previsto anche come parcheggio per le vetture del condominio»; sta all'Obbligo, imposto dal Comune, all'atto del rilascio della licenza edilizia, «di lasciare aperto lo spazio comune al pianterreno e di lasciarlo praticabile al libero accesso». Contro tale provvedimento ' l'impresa Muraglia inoltrò un ricorso al Tar per'ottenerne l'annullamento sostenendo ■la falsa applicazione di clausole limitative», quale l'impegno dei fratelli Boragni e «l'eccesso di potere del Comune». «L'esecuzione dei lavori — aggiunge l'avvocato Nari — è stato in contrasto con le norme della legge regionale che vieta l'attività edilizia dei Comuni superiori ai cinquemila abitanti in cui il piano regolatore è soggetto a revisione. Inoltre, poiché la causa è pendente davanti al Tar. della questione doveva essere investito il Consiglio comunale».