Oggi il psi fa il processo ai suoi franchi tiratori

Oggi il psi fa il processo ai suoi franchi tiratori Imperia: si riunisce il direttivo provinciale Oggi il psi fa il processoai suoi franchi tiratori Saranno presenti anche Labriola, responsabile nazionale, e Menti, segretario regionale - Sotto accusa Serrati e Ruscigno - Prospettive per la crisi? 'Dal nostro inviato speciale) Imperia. 22 aprile. A dieci giorni dall'elezione a sorpresa del democristiano Giuseppe Vassallo sindaco di Imperia, la situazione nel comune non accenna a migliorare. Non si intravedono vie d'uscita, anche perché i rapporti tra i partiti sono ormai logorati a un punto tale che riportarli alla normalità sembra un'impresa quasi disperata. Un chiarimento verrà all'interno del psi. Il direttivo provinciale socialista si riunirà domani sera alla presenza di Silvano Labriola, responsabile nazionale della sezione enti locali, e del segretario regionale Giancarlo Menti, per verificare il comportamento del gruppo consiliare che, durante la seduta del 13 aprile, fece mancare 1 voti necessari alla costituzione di una giunta maggioritaria di sinistra. Sul «banco degli imputati» ci sono Franco Ruscigno e Bruno Serrati, che sarebbero stati individuati quali «franchi tiratori» contro l'elezione concordata del repubblicano Ghiglione a sindaco della città. C'è stata maretta in casa socialista, scatenata da un manifesto fatto affiggere dalle sezioni di Oneglia. Castelvecchio e di valle Impero, nel quale si critica il «comportamento superficiale e isterico» del segretario provinciale. Ieri sera il direttivo provinciale (dopo una animata discussione che ha visto abbandonare la seduta da parte di Ruscigno, Serrati e dei tre segretari firmatari del manifesto) ha approvato un ordine del giorno nel quale respinge le dimissioni presentate dal segretario Luchino Belmonti «condanna gli autori del denigratorio manifesto e riconferma la linea politica approvata all'unanimità nella precedene seduta». In pratica, cioè, il massimo organo socialista ha ribadito la scelta di una maggioranza di sinistra al comune di Imperia, isolando i presunti franchi tiratori Ruscigno e Serrati. Tale decisione può imprimere una svolta alia situazione? Dice Mauro Torelli, segretario provinciale del pei: «La linea politica dei socialisti è chiara, ma il problema in consiglio comunale è di numeri: dipende cioè da che cosa faranno i singoli consiglieri. La questione socialista mantiene sulla crisi un grosso interrogativo. Noi siamo sempre dell'avviso che l'unica via d'uscita è soltanto quella di una larga intesa fra tutte le forze democratiche, ma mi rendo conto che si tratta di un'operazione difficile da realizzare poiché la de non vuole accettare un discorso del genere. La de imperiese, in sostanza, non ha preso atto della sconfitta del centro sinistra non valutando il risultato del 15 giugno quale è stato in realtà. A questo punto, o si va ad elezioni anticipate oppure si congela la situazione aspettando quelle politiche, che sembrano ormai inevitabili. Dopo il responso delle urne si deciderà». Da parte de, il segretario provinciale Giovanni Parodi afferma: «In questi giorni inizieranno gli incontri informali per riallacciare le fila del discorso interrotto il 13 aprile. E' nostra intenzione proporre un monocolore per far decantare la situazione, a meno che qualcuno non si addossi la responsabilità di aprire la porta al commissa- rio prefettizio. La città deve essere governata, e si può farlo con un monocolore de condizionato dalle forze laiche esterne. Magari un monocolore a termine, diciamo tre mesi, per poter superare le eventuali elezioni politiche e far chiarire le posizioni interne degli altri partiti». Per poter passare, un even¬ tuale monocolore de avrebbe bisogno dell'apporto socialista. Luchino Belmonti dice: «Sarebbe ridicolo che. dopo aver avuto la possibilità di creare una maggioranza di sinistra, adesso ripiegassimo su un monocolore. E questo, anche perché il comportamento della de nei nostri confronti non è stato lineare. I sociali¬ sti si sono sempre espressi all'unanimità, la nostra posizione è sempre stata chiara, ed il comportamento di quei consiglieri che hanno deviato sarà giudicato dagli organi responsabili del partito. Oggi è difficile trovare un'intesa con la de e non escludo che il psi. data la situazione particolare, si renda disponibile per favorire elezioni anticipate ed uscire cosi dall'impasse amministrativa». I socialisti sembrano decisi a non schierarsi al fianco della de anche perché la posizione assunta da Ruscigno e Serrati sarebbe stata sollecitata proprio dai democristiani. Al partito di maggioranza relativa, dunque, rimane una sola carta per poter varare il monocolore: l'eventuale uscita dei due presunti franchi tiratori dal gruppo socialista ed il loro allineamento con il socialdemocratico, il liberale ed i due repubblicani nell'appoggio ai quindici consiglieri dello scudo crociato. Un'ipotesi che si potrà verificare a partire da domani sera quando, con la calata ad Imperia di Labriola e di Menti, i socialisti decideranno se e quali provvedimenti adottare nei confronti di Ruscigno e Serrati. Vittorio Preve Imperia. I socialisti Franco Ruscigno e Bruno Serrati

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