Una vendetta della malavita a Sanremo bomba distrugge alloggio d'una famiglia

Una vendetta della malavita a Sanremo bomba distrugge alloggio d'una famiglia Tre candelotti di dinamite sabato notte in frazione Poggio Una vendetta della malavita a Sanremo bomba distrugge alloggio d'una famiglia Per fortuna non vi sono stati feriti - E' la casa dove vive Michele Guida - L'uomo, con i due figli Giosuè e Franco, aveva fatto arrestare i ladri della loro auto - Da allora è stata una scalata di minacce e attentati (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 19 aprile. «La famiglia Guida riceverà un bel regalo per Pasqua». Giovanna Reste, 53 anni, moglie del falegname Michele Guide, 55 anni, abitante con il marito e la figlia nella frazione Poggio, a Sanremo, è sten* ra di aver udito questa frase alla mensa per muratori 'di Genova, dove .lavora 'come cuoce, il «regalo», commenta, c'è stato: tre candelotti di dinamite fatti esplodere sotto la sue casa di via Duca d'Aosta 77. pochi minuti dopo la mezzanotte di sabato l? aprile. Anche intesta volta (il 20 febbraio ecorso malviventi un analogo attentato contro la casa colonica del Guida) l'esplosione non ha provocato feriti. Però ha gravemente danneggiato l'intero edificio: tutti 1 vetri ed alcuni muri sono andati distrutti, rovinata buona parte del mobili (la lavatrice, posta nell'atrio è saltata in aria) e si teme che siano stati lesionati anche i muri portanti della enea. I danni ammontano a circa 5 milioni. A Poggio c'è ehi avrebbe visto passare, e forte velocità, un'auto proveniente dalla casa dei Guida, subito dopo la defanrjàÉlanB Al momento dell'attenuto (la dinamite è stata messa davanti al portone sul lato sinistro, mentre le camere occupano la parte destra dell'edificio) Michele Gufila, la moglie Crlovanna Beala e la figlia Donata di 18 anni dormivano tranquillamente. Degli altri due figli, Giosuè, 27 anta, sposato, vive altrove: anco, 31 anni, sta prestando il aerrizio militare. - Sul posto sono stati chiamati t vigili del fuoco ni i carabinieri che ai stanno occupando del caso. «Purtroppo i malviventi non hanno più paura di niente—ha, detto stamane Michele Guida mentre raccontava l'acceduto —. Sappiamo chi sono, anche la polizia può saperlo, ma nessuno fa nulla». tu sera del 12 dicembre scorso. Michele Guida ed 1 figli Ranco e Giosuè, accortisi che durante il giorno era stata rubata l'auto di Franco (una «308») neirhegalata'dlnamu casa, si erano messi alla ricerca del ladri. Li avevano rintracciati sulla Via Aurelia alle porte di Arma di Erano tre giovani: Rodolfo Mafodda. 30 anni, Fabrizio Ianni, 19, e Vincenzo Aloisa, 20 anni. Tra i due gruppi si era scatenata una colluttazione. D Mafodda e lo Ianni avevano avuto la negato. L'Akrisi era riuscito a fuggire (è tuttora latitante). H Mafodda aveva anche tolto di tasca una rivoltarla ad atova esploso un In direttone di Michela I carabinieri, subito accorai, avevano arrestato il 11 fonda e lo Ianni. I due giova- d StiOO Attuti pfOOOSSèntl 4 eoo* dovuto ridai fatto che due pistole (una Browning e una Beretta 7.65) ed un focile da caccia con le cau¬ Da quel storno la famiglia Guida è stata sottoposta ad alcuni avvertimenti di tipo Era stato avvelenato un lord cane da caccia: il 31 febbraio, ana vigilia dei processo contro Mafodda e Ianni, ignoti avevano fatto espioder» sul portone «Mia loro ca- sa una rudimentale bomba di carta, n 26 febbraio si è tenuto il processo: Rodolfo Mafodda e Fabrizio Ianni sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e a un anno e 10 mesi di reclusione. Adesso è stata la volta della dinamite: una specie di «escalation» dell'Intimila rione. n Si possono mettere in rela¬ zione gli atti terroristici di cui è bersaglio la famiglia Gufila con l'episodio dell'auto rubata. Molti pensano di si; mancano però le prove. Giovanna Resta avrebbe udito pronunciare la frase minacciosa da un amico del fratello del Mafodda, un muratore che abita ad Arma di Taggia. ". Renato Olivieri Michele Guida, la figlia Donata e la moglie Giovanna Resta to dello scoppio (Emmeti)

Luoghi citati: Genova, Sanremo, Taggia