Sparò alla moglie sorpresa in auto assieme all'amante

Sparò alla moglie sorpresa in auto assieme all'amante Muratore di Savona compare domani in assise Sparò alla moglie sorpresa in auto assieme all'amante I due colpi di rivoltella fallirono il fenati» anni, dovrà rispondere di tentato L'izapotato Calogero Iacono, 32 nel settembre del 74 ' Nostro servizio particolare) Savona, 19 aprile. (s. eh.) Un marito geloso, che sorprese la moglie In auto con un amico e le sparò due colpi di pistola, senza ferirla, sarà processato mercoledì dalla corte d'assise di Savona. Si tratta del muratore trentaduenne Calogero la cena, da anni immigrato a Savona, attualmente detenuto nelle carceri di Torino. La sparatoria risale al 29 settembre 1974. Da tempo lacorta e la moglie (Sabrina Micheri, allora diciannovenne) non andavano d'accordo: i litigi erano frequenti. Quel giorno, dopo l'ennesimo diverbio, la donna se ne andò dtroaaerdrcccn1 -da casa. Il muratore riuscì a trovarla, dopo ore di ricerche, sul piazzale della stazione ferroviaria. Era a 'bordo di una «Mini», in rompagriia di un amico. Angelo Marenco, 32 anni, di Carcare. Iacona estrasse una pistola Beretta calibro 7,65 e fece fuoco in direzione della moglie; U proiettile bucò- la borsetta della donna e si con ricco nel sedile. Il fracasso degli spari attirò i passanti, fra cui Carmelo G tuia ce, 34 anni, che stava consultando gli orari dei treni nell'atrio della stazione. Iacona riuscì a sparare una seconda volta, colpendo la «Mini» a una fiancata ma, subito dopo, Gullace gli fu addosso e 10 gettò a terra. Pochi attimi bastarono a Marenco per mettere in moto l'auto ed allontanarsi in fretta, sempre in compagnia di Sabrina Micheri. Lo sparatore gettò via la rivoltella (che fu poi ritrovata dagli agenti sotto il porticato dell'ex dazio), e fuggì. Sua moglie e l'amico si presentarono poco più tardi in questura per denunciare l'accaduto. 11 muratore non trovò il coraggio di affrontare la latitanza: lo turbava il pensiero della moglie in compagnia di Angelo Marenco. Un'ora dopo la sparatoria entrò nel cortile della questura e si fece accompagnare negli uffici della squadra mobile: «Sono quello che ha sparato alla stazione — disse — arrestatemi». Davanti ai giudici dell'assise Calogero Iacona dovrà rispondere di tentato omicidio. Nella sua cella, quando era rinchiuso a Sant'Agostino, gli agenti di custodia trovarono una pistola. Iacona chiese ed ottenne di essere trasferito in un altro carcere. Calogero lacona

Luoghi citati: Carcare, Sant'agostino, Savona, Torino