Ruscigno presenterà le sue dimissioni-bis

Ruscigno presenterà le sue dimissioni-bis Nulla di definitivo per la Crisi di Imperia Ruscigno presenterà le sue dimissioni-bis Rinuncerà all'incarico nella prossima riunione, convocata per il 6 e 7 aprile - Aspre polemiche in Consiglio - Che decideranno ora i partiti? .'Da; nostro inviato speciale) Imperia, 25 marzo. Il destino di Francesco Ruscigno, socialista, è evidentemente quello di fare il sindaco dimissionario. Eletto alla carica un mese fa, aveva immediatamente rinunciato ^perché era confluito sul suo nome il voto inquinante dell'unico consigliere del msi. Rieletto martedì sera con lo stesso tipo di votazione, ventiquattro ore più tardi ha annunciato che alla prossima seduta del consiglio comunale di Imperia (convocata per il 6 e il 7 aprile) presenterà nuovamente le dimissioni. Questa volta, però, la rinuncia è dovuta al fatto che il psi, non avendo da proporre alcuna soluzione alla crisi, ritiene chiuso il proprio mandato e demanda alte forze numericamente più fòrti (ossia de e pei) la responsabilità di evitare il commissario prefettizio. A questa conclusione e alla riconvocazione del consiglio per il 6 e 7 aprile si è giunti mercoledì notte dopo alcune ore di acceso dibattito, di scontri verbali che hanno assunto in qualche caso un tono particolarmente violento. La bagarre c'è stata subito dopo l'inizio di seduta, quando il neo-eletto sindaco Ruscigno ha chiesto che i rappresentanti degli altri gruppi esprimessero le loro valutazioni prima ancora di annunciare se scioglieva, e in quale senso, la riserva che sulla nomina aveva avanzato la sera prima. C'è stata una mezz'ora di battibecco, sino a quando l'indipendente di sinistra Zanazzo ha dichiarato: «Quello che sta succedendo è un'offesa alla città. Il sindaco deve a noi un senso di rispetto che trascende t partiti. Deve dirci se scioglie la riserva o no, e se la ■scioglie in senso positivo si può andare- avanti nella discussione, altrimenti è inutile continuare». A questo punto Ruscigno non ha più potuto, fare a meno di pronunciarsi, ma l'ha fatto in modo che ha sollevato altre polemiche. Infatti, dopo che il proprio partito aveva respinto la possibilità che si potesse trattare di un sindaco esploratore, Ruscigno ha detto: «Mi incombe l'impegno morale di indagare e raccogliere notizie su possibili nuove proposte o eventuali nuovi accordi per amministrare la città. Mi riservo la facoltà di stabilire la data di convocazione della prossima seduta, nella quale saranno portate all'ordine del giorno anche le mie dimissioni». Mauro Torelli, segretario provinciale del pei, ha allora iniziato una lunga requisitoria definendo «maggioranza da legione straniera» quella che aveva portato alla seconda elezione di Ruscigno. «Sfa è soprattutto grave — ha continuato Torelli — che in quest'aula non si sia sentito il rifiuto del voto fascista: ciò significa che tale operazione si vuole mandare avanti a tutti i costi». Con tono alterato e lineamenti tesi, dai banchi della de Osvaldo Contestabile, expartigiano, ha ribattuto: «Non posso accettare che mi si diano lezioni di antifascismo». C'è stata la bagarre nella quale b intervenuto rumorosamente anche il pubblico. Poi il de Renato Pilade, ha detto: sconsiderato ohe per le posizioni della de e del pei l'iniziativa del psi non è realizzabile, i socialisti stessi devono dirci se intendono ondare avanti con un'altra proposta politica o se rinunciano: in quest'ultimo caso la respon- | sabilità della proposta tocche- j ra alla de quale partito di maggioranza relativa». Su questo tema si è discusso sino alle 2,30 e, dopo che il repubblicano Ghiglione ha affermato che la proposta del suo partito non ha pregiudiziali verso alcuna forza politica, si è rinviato tutto al 6 aprile. , Che cosa succederà fra die¬ }- | j ci giorni? Domenica prossima il psi (senza il quale nessunamaggioranza è possibile) de- ciderà la propria linea di condotta. Sembra comunque im probabile giungere ed un'amministrazione di sinistra con rapporto dei due repubblicani e forse la via d'uscita alla crisi è rappresentata da una giunta minoritaria democri}-stlana con l'appoggio esterno del psi e quello del pri, i cui [rappresentanti potrebbero an, che assumere responsabilità di giunta, Soluzione, questa, che otterrebbe anche l'appro- vazione del consigliere del psdi e deU'indipendente di'si- nistra. In sostanza il democri- stiano Alexandre Srajota. sindaco sino al 15 giugno scorso, potrebbe tornare ella , .„ j_11.„„_i„,^„^„„_ testa Cieli amministrazione CO- mimale. Vittorio Preve , ', I \i \! j ! i ' ; Discussione al consiglio tre due esponenti psi: Barbagallo (e sin.) e Ruscigno

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