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Il Palazzo del Parco resta sede d'attività culturali? Bordighera: due ricorsi alla Regione Il Palazzo del Parco resta sede d'attività culturali? Presentati dal gruppo de e dai commercianti • Pare inoltre che il Comitato di controllo abbia sospeso la deliberazione della giunta - L'amministrazione comunale voleva farci i propri uffici >Dr.l nostro corrispondente) < Bordighera, 19 marzo. L'ex sindaco. Emilio Ver-' rando. ha presentato, a nome ' del gruppo democristiano, un I ricorso contro la decisione ; del consiglio comunale di trasferire la sede municipale al Palazzo del Parco. Secondo alcune indiscrezioni, che la giornata festiva non ha permesso di controllare, la sezione imperiese dell'Organo regionale di controllo avrebbe disposto, a seguito dell'istanza, la sospensione della delibera, mentre da parte della giunta sarebbero già state inoltrate le controdeduzioni verso l'adozione del provvedimento. •tìz ricorso — spiega Verrando — si basa sul presupposto che la deliberazione voluta dalla giunta di Giorgio Lanza, sia viziata da illegittimità sotto diversi profili. Il primo, di carattere generale, "e che la decisione consiliare, a prescindere dalle motivazioni di merito quanto mai discutibili, propone in sostanza una variante all'attuale piano regolatore, che riserva al Palazzo del Parco il vincolo di "edifìcio per spettacoli e attività^ turistiche", scavalcando in tal modo la procedura prevista dalla legge urbanistica. La norma che riserva al consiglio comunale il potere decisionale sulla destinazione dei beni pubblici non esonera, infatti, dal rispetto della specifica normativa in proposito. Questa inosservanza assume particolare rilievo se si pensa che è in corso la revisione del piano regolatore per cui. in ipotesi, ta variante avrebbe potuto trovarvi il suo inserimento in tutta legalità». Il secondo punto dell'esposto si fonda poi sulla estrema genericità della delega concessa alla giunta per l'adozione di tutti i provvedimenti necessari a effettuare il trasferimento, compresi i lavori di riattamento, e sulla mancata previsione dell'onere finanziario. «Dalla discussione consiliare — dica ancora Emilio Varrando — è emerso che, à parte la trasformazione dai locali, saranno necessarie opera di rafforzamento atta strutture, poiché una perizia tecnica na giuanaio letuncto non rispondente alle norma di sicurezza. Di tutti questi favori -non si conosce U costo, dato che l'amministrazione non si è curata di far neppure una previsione di massima. La decisione dei consiglio comunale è stata quindi inconsapevole non potendo giudicare la convenienza di attuare un'attera pubblica. Con la delega, i consiglieri hanno abdicato ai loro poteri sottoscrivendo una vera e propria cambiale in bianco a favore detta giunta. Solo questa infatti, quando avrà a disposizione tuta gli elementi retativi all'onere finanziario, sarà arbitra di giudicare se esso è proporzionato alla realizzazione che si intende perseguire». Contro la futura destinazione del Palazzo del Parco è ricorsa anche la locale associazione commercianti, il cui consiglio direttivo ha inoltraj to all'organo di controllo regionale una relazione nella quale si ribadisce l'inopportu- ! nità del progetto, chiedendo che il complesso turistico: venga potenziato e reso funrionale. «Trasferire nel centro gli, uffici comunali non è una so-ì lusione valida urbanistica- \ mente — sostiene il presiden-1 te ragionier Dario Berlussoni — la categoria commerciale] cittadina non può trarne alcun beneficio, ma al contrario determinate zone, quale il centro storico, ne subiranno solo dei riflessi negativi. Il Palazzo del Parco potrebbe essere trasformato in sede permanente di congressi, richiamando così un nuovo tipo di clientela. Se i commercianti devono vivere principalmente sul turismo si dia loro la possibilità di farlo, ma con le strutture già esistenti, e perciò immediatamente sfruttabili, non con proposte di programmazione future che. come ci insegna l'esperienza, rimangono il più delle volte solamente delle buone intenzioni». Luciano Lanieri