La nuova "stangata"

La nuova "stangata" Le misure del governo nei commenti di operatori e cittadini La nuova "stangata" Le prospettive incerte (Du! nos.ro corrispondente) Savona. 18 marzo. Ih. y.) La situazione locale riflette lineila nazionale con prospettive particolarmente pesanti per l'industria l'economia provinciale. Unica nota oi'imisliea viene dagli albergatori c. quindi. ! dal turismo. ING. MIMMO FERRERÒ i presidente dell'Unione indu.-iriali): «Il governo impone nuove restrizioni per reperire danaro. Son può furile a maio. ! Tra breve però i prodotti da iraA sformare, le materie prime, eccetera costeranno di più e noi \ spenderemo di più perché do-:. vremo continuare ad importarle. \ i. Italia può reggere nei confron- [ ti della concorrenza mondiale se j vende prodotti ad allo valore aggiwito,\ma per aggiungere valore occorre utilizzare le tecnologie più avanzale ed è necessario che il costo del lavoro sia più competitivo. Nel nostro Paese, e Savona non si discosta da attesta situazione, a causa del numero di ore lavorate inferiore a quello degli altri Paesi industrializzati e di tutti quegli altri fattori negativi talli oneri sociali, scarsa utilizzazione degli impianti eccetera! il costo di questo "valore aggiunto" si alza sino a diventare non competitivo. [6'eiira una riduzione delle spese Iimproduttive e un recupero di 'produttività, tutti gli altri ritro- 'vati, compresi questi ultimi, si inseriranno nella 'spirale che ',eontinua ad avvolgere e deterio- ',rare il nostro sistema economi- :co. Anche per le industrie della nostra provincia, che pur hanno |fatto e janno sforzi enormi per |mantenersi in piedi, le prospetti- ve sono incerte, comunque è dif- Ificile fare delle previsioni». ■COMM. ALDO MEINARDI i(presidente dell'Associazione 'commercianti): «.Voti posso esprimere un giudizio sui prov-l vcdimeiui governativi perché non li conosco con precisione. Bisogna vedere che ripercussioni avranno sulla situazione prima [ di poter dire qualcosa». LUCIANO TIÉI (presiden I «e della ConfesercTnti): «Gli uu ' menti dei servizi pubblici e dei ' prodotti petroliferi interessano tutti gli operatori commerciali e ', ne aggravano la già scarsa possi ', biliià di reddito. Essi non sono : né giustificati né giustificabili», LINO ALONZO (a nome | della federazione unitaria Cgil | Cisl - Uil): «/ provvedimenti fi scali decisi dal governo rappre I sentano un gravissimo atto po ■ litico che lungi dall'affrontare icon concretezza i problemi eco ' nomici del Paese tendono a col pire i bassi redditi attraverso luna nuova fortissima spinta al- | l'aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità. Sono certamente necessari in questa fase tempestivi provvedimenti di emergenza ina queste scelte sono suicide per l'economia e per le possibilità di un rilancio produttivo e la difesa dell'occupazione. Crediamo che nella prossima settimana il movimento sindacale darà una dura e significativa risposta sia al comportamento dei padroni al tavolo delle trattative per il rinnovo dei contratti sia al governo per le scelte fatte». CARLO BUCCELLI (presidente dell'Unione provinciale albergatori): *Non sono mai stato così ottimista come adesso. Certo che se i provvedimenti fiscali non ci fossero stati sarebbe stato assai meglio ma io ritengo che se gli albergatori sapranno contenere le tariffe senza ridurre.la bontà del trattamento avremo una buona stagione turistica ed anche una buona stagione invernale. Per la clientela straniera non abbiamo alcuna preoccupazione. Secondo alcune fondate previsioni gli arrivi di stranièri faranno registrare ragguardevoli incrementi. Per gli italiani il discorso è un poco più complesso ma siamo convinti che essi non rinunceranno alle loro vacanze e che per il tradizionale periodo 20 lugiio-20 agosto avremo il tutto esaurito». ^Probabilmente ci saranno maggiori richieste per alloggi e camere in affitto e per i camping ma anche per gli alberghi le prospettive sono più che buone. E questo tenuto anche conto del fatto che. in relazione all'au mento del prezzo della benzina, la Liguria è la zona turistica più vicina al Piemonte e atta Lombardia e che la distanza tra i nostri prezzi e quelli praticati nell'Adriatico si è notevolmente accorciata». Mimino Ferrerò «Questa mia pensione...» Savona, 18 mano. in. s.) L'uomo della strada protesta. E protesta con veemenza. Alla domanda: «Cosa avrebbe fatto se fosse stato al posto di Moro?», cosi i cittadini hanno risposto: GIUSEPPE PESSANO, 34 armi, operaio Italsider: «Prima di tutto avrei cercato di colpire senza pietà, severamente, le evasioni fiscali, gli speculatori, i grandi profittatori. Poi visto che dipendiamo dall'estero per molti prodotti detta terra avrei emanato una logge che esenta i contadini dal pagar tasse. Ciò avrebbe Indotto motti a ritornare a lavorare i campi ora abbandonati». ANGELO SIRI, 49. anni, operaio impresa Dassori di Vaneggia: «Non avrei agito come Moro. La situazione è gravissima e ci vuole un governo forte, che sappia interpretare le esigenze dei cittadini e soprattutto di più poveri. Il governo attuale dovreb- be dimettersi». ! MICHELE POGGIO, 70 an- ! ia, pensionato: «Con la mia pensione riesco a comprare sempre di meno. .La colpa però è un po' di tutti Abbiamo voluto o avuto troppo ed ora dobbiamo pagare. Ma ci vuote maggior perequazione. Non debbono essere sempre i più deboli a pagare anche per i più forti». VALERIO CALCAGNO. 37 ! anni, barbiere: «La nostra ;economia è in rovina. I prov- ; vedimenti adottati dal gover- j no servono a poco o a nulla. I A mio avviso prima bisogna i bloccare i prezzi e poi, caso | ■^irZZ.L*L«„iLi mai. bloccare i salari... i MARIO CAVIGLIA, 38 anm, | titolare ditta di rimessaggio 1 nautico di Zinola: «Non si ; può andare avanti così. Biso-1 gna colpire soprattutto gli ! •speculatori e chi esporta danaro all'estero. Poi ci vuole una nuova politica agricola. E' assurdo che si lascino i terreni abbandonati, incolti e che si ricorra all'estero, ad esempio, per te patate. Biso- gna studiare maggiori incenti- j vazioni perchè i contadini ritornino ai campi». Giuseppe Penano. Mario Caviglia. Angelo Siri, Michele Poggio

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