Decentramento "sì" ma con moderazione
Decentramento "sì" ma con moderazione Decentramento "sì" ma con moderazione A Carcare - II Comune contro un gruppo di cittadini che vogliono istituire i quartieri ■Dal nostro corrispondentei Carcare. 12 marzo. Un gruppo di cittadini di Carcare ha chiesto la costituzione dei comitati di quartiere. La cittadina dovrebbe essere divisa in due zone t quella storica e quella industriale/. I firmatari della richiesta sono una cinquantina. Chiedono odi operare per la collettività ir. prima persona e non per diségni generali di enti astratti dai quali si sentono staccati e non partecipi, anche se è augurabile e necessario che le forze politiche e sociali partecipino ai consigli di quartiere». La proposta è caduta nel vuoto. L'amministrazione comunale ' maggioranza pei psi) non riconosce ai firmatari del documento la prerogativa di dividere la città in due quartieri (anche se è d'accordo sulla costituzione degli stessi/ né la rappresentatività dell'intera popolazione. «Il problema viene accantonato — sostiene Domenico Carrella, uno dei firmatari — per ragioni di partito. Abbiamo preceduto l'amministrazione comunale Dell'affrontare il decentramento e ora si teme che i comitati di quartiere sfuggano al controllo dei partiti». L'accusa viene però respinta. L'assessore al decentramento, professoressa Levratto. ha ricevuto i firmatari del documento e discusso il problema, ma la conclusio- \ ne del colloquio, è stata negativa. «Non possiamo riconoscervi come comitato promotore dei consigli — cosi affermano Giulio Laoretti. Mario Monticelli e Giovanni Caldera — ci ha risposto l'assessore al decentramento». La polemica è destinata ad assumere toni accesi. I firmatari del documento sono decisi a sostenere fino in fondo le loro richieste. «Convocheremo le assemblee popolari — dicono — piaccia o non piaccia agli amministratori comunali ed eleggeremo i rappresentanti dei consigli di quartiere. Non vogliamo fare i carbonari ma sempli- cernente esprimere le richie- ste della base per quanto ri- se» guarda la vita cittadina, al di là degli schemi di partito». L'amministrazione comunale obietto: « U comitato promotore dei consigli di quartiere non è espressione di pubblica assemblea e non rappresenta tutte le componenti sociali né la maggioranza dei cittadini. Inoltre la suddivisione della città in zone (consigli di quartiere) è compito esclusivo del consiglio». Il braccio di ferro è destinato a concludersi entro breve tempo. «Non tentiamo il confronto con le forze organizzate — dice il geometra Sturiate — noi siamo espressione delle esigenze della ba¬ li, b.
Persone citate: Domenico Carrella, Giovanni Caldera, Giulio Laoretti, Levratto, Mario Monticelli
Luoghi citati: Carcare
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