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Si oppongono all'esproprio di terreni Forse interviene la "forza pubblica" Alcuni proprietari nella zona di Legino a Savona Si oppongono all'esproprio di terreni Forse interviene la "forza pubblica" L'area è destinata a case per lavoratori in base alla legge 167 • I titolari affermano che i ter* mini per l'esproprio sono scaduti ■ Presso il comune si dice invece che tutto è regolare (Dal nostro corrispondente) Savona. 2 marzo, Minacce di ricorso alla ma- gistratura o atte forze dell'or- dine som state formulate in questi giorni dalle parti tute- ressate all'applicazione della legge per l'edilizia agevolata e convenzionata. Da una parte i proprietari delle aree, che : non accettano 'd'urgenza de \ (preludio agli ; l'altra U Comune che intende'' i far applicare i decreti regio-1 ! noli e le cooperative assegna- ■ tarie delle aree che debbono j dar corso ai lavori di edifica- : ! eione. \ L'episodio di maggiore ri- j '' strada che porta a Madonna' 1 del Monte, al Comune ed alla cooperativa «Urbanistica Nuova» che in quella zona de : ve realizzare un primo grup po di 144 alloggi su un pro- j gromma complessivo di 310 appartamenti. | i ' j \ i Sulla base delle leggi 166-75 ; ! s 492-75 l'amministrazione co-I j munale otteneva dalla Regio- i ne, nel novembre del 1974, il | I decreto che autorizzava l'oc-1 I cupazione d'urgenza di tali1 terreni in parte coltivati e il \ 10 novembre dello scorso an- ' no provvedeva alla loro mate- < iriate occupazione dandone ! \ per tempo comunicazione ai proprietari. Da quel momen-1 to, secondo l'interpretazione delle leggi, il Comune veniva in possesso dell'area che con atto notarile del 25 febbraio scorso trasferiva alla cooperativa «Urbanistica Nuova» la j quale, per non perdere il fi: nanziamento di 1 miliardo e 200 milioni concessole dallo Stato (in aggiunta ad altri[precedenti) doveva iniziare 11 lavori entro ti J9 scorso. . Venerdì 27 febbraio nell'area : in parola iniziavano le opere I di sbancamento e di tracciamento che però dovevano essere immediatamente sospese] per l'intervento dei proprietà- i [ri che definivano illegittima {l'occupazione dei loro terreni. \ I «Uno dei proprietari — dice il ' ' geometra Enea Mantovani, vi- j Icepresidente della cooperati-* va — ha dichirato che avreb- ; be denunciato i responsabili, di "Urbanistica Nuova" per iviolazione di proprietà. Noi! iriteniamo di essere in regola; con le norme di legge e quindi di poter occupare tali aree. {Quindi ci siamo rivolti al Co : mune per chiedere la tutela 1 dei nostri diritti. Il protrarsi j di una tale situazione potreb : be infatti avere gravissime conseguenze per noi e soprattutto per chi aspira ad una '■ casa». L'amministrazione comune le ha inviato un telegramma a ; tutti i proprietari net quale, I sottolineando che l'area I stata occupata in era j forza 'di, i provvedimenti regionali, rile-1 ! «in aIi/i In 'lrwi-i n unncniAno 2» ■ ■ tia che la 'loro opposizione è ; illegittima ed arbitraria e fa presente che qualora essi non \ ! desistano da tale atteggia- ! | mento dovranno rispondere \ ! dei danni arrecati ad «Urbani- ■i srica Nuora» la quale potreb-1 A loro volta i proprietari ri | spandevano con un altro telei gromma trasmesso al Coma' ne. al prefetto, al procuratore j della Repubblica, al presiden\ te della cooperativa ed alla Regione, e con il quale conte- i i stano la legittimità dell'occu- ; ; pozione con procedura d'ur- \ I gema, diffidano il sindaco ad : attenersi alle norme di legge \ | sugli espropri ed annunciano ì 1 che ogni illegittima iniziativa ' 1 sarò perseguita ai sensi di leg \ ge. ' cosa farà ora «Urbanistica < Nuova»? «Quel telegramma ! _ risponde il geometra Man totani — non ci disturba per1 che pensiamo di essere nel giusto. Noi speriamo di poter domani o dopo riprendere i ' lavori senza altre complica- \ zioni; in caso diverso il tele1 gramma stesso del Comune ci ! indica come procedere in que- sta fase. Quindi se sarà asso- ; lutamente necessario faremo i ricorso alla forza pubblica. I Speriamo che il buon senso; 1 prevalga tenuto anche conto ; . cne j diritti dei proprietari j : sono salvaguardati dalle leggi1 I stesse». | Nicolò Siri I