Inseguiti e bloccati dopo un furto d'auto spararono ai proprietari: due condanne

Inseguiti e bloccati dopo un furto d'auto spararono ai proprietari: due condanne Giovani ladri sanremesi sono comparsi ieri mattina in tribunale Inseguiti e bloccati dopo un furto d'auto spararono ai proprietari: due condanne Uno ha avuto tre anni di prigione, il complice un anno e dieci mesi - Sulla vettura furono trovati un fucile, pistole e cappucci: per una rapina? ■ La famiglia del derubato si mise alla loro caccia e li raggiunse ad Arma di Taggia (Nostro servizio particolare) Sanremo, 26 febbraio. (m.r.) I giudici del tribuna- ; le di Sanremo, dopo quasi ■ due ore di camera di censi-' giio, hnnnn condannato que- sto pomeriggio Rodolfo Ma-• fodda, 20 anni, e Federico; Ianni, 17 anni, rispettivamente » tre anni. 640 mila lire di • "f ™. ™0'"j?™' 410 mila lire. I due erano ac- cumU ^ furtQ stazione di un fucile da caccia, porto e detenzione abusiva di due pistole (una Browning e una Beretta 7.65). La notte del 10 dicembre. scorso, venne rubate l'auto; ■500» a Franco Guida, 30 an n». residente al Fugalo, rial ;iXca d'Aoata 77. Accorrisi del j miglia (Michele Guida, 48 an- j ni, U padre, e i figli. Franco e Giosuè, 37 anni) si misero a caccia dei ladri. Con la vettura guidate dal padre cominciarono un vero e proprio «set«i ■ 'ti"MiiiUi» detta città »n« ricalca detta «500». Verso sera, inenlie stavano percorrendo la via Aurelia, nei pressi di Anna di Taggia, finalmente le I ricerche ebbero successo. ■ Vanne viste la «500» con a bordo tre giovani, poi identificati per Rodolfo Mafodda. Federico Ianni e Vincenzo \ Mosi, 30 anni. I primi furono arrestati, il terzo riusci a fuggire ed è tuttora latitante. I i Guida, dopo aver «blocca Ito» l'auto, tirarono fuori di peso, dall'abitacolo i tre ladri, i ingaggiando con loro una fu- ; ri osa colluttazione, n Mafodda, o forse l'Alesi (il particolare non è stato accertato), ad un certo punto, estrasse di i tasca una pistola e esplose un ; colpo in direzione di Michele . i no protestati innocenti Guida, mancandolo. L'uomo, però, per nulla intimorito, a sua volta, impugnato il cric dell'auto, colia Io sparatore alla testa. Nel frattempo qualcuno aveva avvertito i carabi-1 , SS .^mi^trTront; ! Isotta il sedile posteriore, un i1 fucile da caccia con le canne mozze, due pistole ed alcuni passamontagna, il tipico equipaggiamento dei rapinatori. La settimana scorsa una bomba carta esplose davanti all'abitazione dei Guida, al Poggio. Nessuno rimase ferito, ma lo scoppio provocò danni alla casa. Gli inquirenti i non hanno escluso che il fatto sia da collegarsi con l'azione di recupero dell'auto dalla famiglia e che qualcuno abbia voluto dare alte famiglia un «avvertimento». Durante U processo, stamane, i componenti della famiglia Guida erano presenti, per rispondere alte domande dei giudici. Il Mafodda e lo' Ianni si soasse- I rendo di non sapere che l'au- to, prestate loro da un «amico», fosse rubate. Hanno detto anche che ignoravano la presenza delle armi nascoste sotto il sedile. Gli inquirenti non escludo- no che i due siano coinvolti nella rapimi dell'ufficio posta £ ^resTnó°VVenUtS ni mesi or sono. ; ■ ' • ; . ; l j j I ■ Rodolfo Mafodda e Federico Ianni durante il processo (telefoto Emmeti CS.)

Luoghi citati: Sanremo, Taggia