Rischia il linciaggio l'amico dei "killers"

Rischia il linciaggio l'amico dei "killers" Bagnasco evade a Nizza ma è catturato da una folla inferocita Rischia il linciaggio l'amico dei "killers" (Nostro servizio particolare) Nizza, 23 febbraio. (b.b.) Michele Bagnasco, arrestato il 24 novembre scorso a Nizza, con i fratelli Paolo e andrea Branca, 19 e 21 anni. che uccisero Rosario Arcidiacono in une sparatoria al cNumber one» di Celle, è riuscito a fuggire ai gendarmi che stavano trasferendolo dalle carceri di Nizza, ma è stato subito ripreso ad Aia mentre, manette ancora ai polsi, era inseguito da una folla che voleva linciarlo. Ora è in cella di isolamento, sorvegliato a vista. Anche per 1 fratelli Branca, detenuti nel carcere di Marsiglia, in attesa di processo da parte delle magistratura francese e successivamente di essere estradati in Italia, sono state disposte eccezionali misure di sicurezza. U bandito (le brigade criminelle francese, ancore prima della cattura Io riteneva più pericoloso dei Branca) ieri con uno strattone si è liberato dai gendarmi che lo tenevano sotto braccio ed è fuggito. Neppure alla minaccia di usare le armi (protabilrnwte aveva calcolato che gli agenti non potessero usarle correre il rischio di colpire i passanti) ha arrestato la sua corsa. La folla, però, viste le ^ gU legavano i 17aa circondato e soltanto l'arrivo dei militari l'ha sottratto ad un tentativo di «giustizia sommaria». Al momento dell'arresto a Nizza, nel ristorante dove stava mangiando con i fratelli Branca, Michele Bagnasco, come i due compagni, era ar- nel «milieu» marsigliese dove conta amicizie importanti, con ogni probabilità, se la fuga avesse avuto successo, sarebbe riuscito a fare perdere le proprie tracce, La magistratura italiana. intanto, ha nuovamente richiesto alla nostra ambasciata notizie circa le pratiche di estradizione dei fratelli Branca ma non ha ancora ricevuto una risposta. rnato Gli uomini della briga- i de criminelle e quelli del vice- ! questore di Savona Acierno impegnarono una dura lotta con i tre malviventi per ridurli all'impotenza. «Furono momenti drammatici — ricorda il dottor Fausto Acierno — avevamo di fronte delinquenti pericolosi e pronti a tutto e abbuimo dovuto affrontarli armati soltanto delle nostre manette». Vista persa la partita il Bagnasco. che conosce bene i metodi della polizia francese, «A'o/i fate scherzi — disse, ai due fratelli — qui sparano davvero». Molto conosciuto

Persone citate: Acierno, Bagnasco, Branca, Fausto Acierno, Michele Bagnasco, Rosario Arcidiacono

Luoghi citati: Aia, Italia, Marsiglia, Nizza, Savona