Pericolo di crisi a Finale Ligure

Pericolo di crisi a Finale Ligure Sul problema bilancio Pericolo di crisi a Finale Ligure La giunta di sinistra ha 14 voti • Ne occorrono 16 per approvare il documento (Dal nostro corrispondente) Finale Ligure, 20 febbraio. Un impianto televisivo a circuito chiuso permetterà al pubblico di assistere al consiglio comunale di lunedi sera, anche dai locali attigui al salone municipale. «Data l'importanza della riunione avremmo voluto trasmetterla via cavo per offrire alla cittadinanza l'opportunità di seguire, anche da casa, i lavori del consiglio, ma per ragioni tecniche, non è stato possibile» informa il sindaco, Lorenzo Bottino. La seduta inizierà alle 20,30 e si preannuncia rovente. E' in discussione il bilancio preventivo 1976. Per essere ap provato necessita di 16 voti favorevoli e la giunta in carica, socialcomunista, ne ha a disposizione soltanto 14. Rischia quindi di cadere lasciando via Ubera ad una gestione commissariale. Consultazioni sono in corso da tempo per avere l'appoggio dei due consiglieri socialdemocratici. Gallo e Boragni, e del rappresentante del ori, AccineUi. A titolo personale i tre sarebbero anche disposti a collaborare con socialisti e comunisti, rischiando l'espulsione dal rispettivi partiti che non condividono tale linea politica, ma si tratterebbe di una attuazione temporanea, non gradita neppure dagli stessi membri della giunta. «Se socialdemocratici o repubblicani decidono di sostenerci devono farlo con piena convinzione. Dev'essere il partito e non il singolo uomo a darci il suo appoggio» dicono gli assessori in carica. Sul bilancio è prevista l'astensione del gruppo democristiano, forte di 11 seggi. «Chi non approverà il documento se ne assumerà la piena responsabilità — affermano pei e pei —.- nell'elaborarlo. infatti, abbiamo tenuto conto delle osservazioni forniteci dai comitati di quartiere di Borgo. Pia, Marina e Varigotti: dagli abitanti delle frazioni di Petti e di Gorra; dal consiglio sindacale di zona e dagli organi collegiali della scuola, dopo una serie di in contri fra la giunta e gli organismi di base che avevano potuto esaminare e dibattere l'originaria bozza del bilancio. Tutti si sono dichiarati soddisfatti e l'hanno approvato all'unanimità». Il più importante atto amministrativo del Comune, però, ha bisogno dell'avallo del consiglio, e poiché comprende una serie di mutui per la realizzazione di opere pubbliche può essere approvato soltanto con la maggioranza assoluta dei consiglieri eletti, cioè deve ottenere 16 voti a favore. Se il bilancio venisse respinto la giunta potrebbe li mi tarsi soltanto all'ordinaria amministrazione». «Se verrà a mancarci la fiducia del consiglio rassegneremo le dimissioni. Non vogliamo il "cadreghino" ad ogni costo», avvertono però i suoi componenti. Rispetto alla bozza discussa ^^f8^^^' " movimento complessivo di denaro ^ ^ 3 e 714 milioni di lire a 4 miliardi e 34 milioni. Il deficit è invariato: circa 400 milioni, coper- to da una mutuo di ripiano. Per le opere pubbliche sono stanziati quasi 2 miliardi, «rutti lavori — assicura l'ingegner Antonio Isnardi, assessore alle Finanze — che potranno essere sicuramente iniziati entro l'anno perché contavano su un finanziamento certo». Fra questi, sono stati aggiunti l'ampliamento della scuola elementare di Pia, richiesta dal comitato di quartiere, e la costruzione del secondo lotto della scuola media in fase di realizzazione a Finalborgo. «Una scelta qualificante» è stata definita la destinazione di 40 milioni ad attività parascolastiche e sperimentali nelle medie e alle elementari. L'indirizzo sociale del bilancio è dimostrato anche dai 30 milioni per il servizio di assistenza domiciliare agli anziani e dai 15 milioni per quello di assistenza agli handicappati. Stefano Delfino

Persone citate: Antonio Isnardi, Gallo, Gorra, Lorenzo Bottino, Petti, Stefano Delfino

Luoghi citati: Borgo, Finale Ligure