Savona: Il Consiglio riunito al Priamar decide di aprire la fortezza al pubblico

Savona: Il Consiglio riunito al Priamar decide di aprire la fortezza al pubblico Domenica sopralluogo dei rappresentanti comunali Savona: Il Consiglio riunito al Priamar decide di aprire la fortezza al pubblico (Dal nostro corrispondente) Savona, 16 febbraio.. (u.s.) «Il Priamar deve essere aperto al pubblico». Questa la conclusione del Consiglio comunale riunitosi ieri mattina, in seduta informale, nell'acropoli savonese. Il sindaco, gli assessori ed i consiglieri comunali, hanno compiuto un sopralluogo per vedere quanto è già stato realizzato per rendere sicuro il «Priamar» e quanto resta da fare per renderlo completamente agibile prima della prossima estate. Le polemiche dei giorni scorsi sulla futura utilizzazione della tortezza non hanno avuto ieri alcuna eco anche se da più parti si è osservato come quest'opera abbia accumulato troppo ritardo. «Se c'è una recriminazione da fare — ha rilevato l'ingegner Adolfo Barile — è che si siano persi tanti unni. Ora è giunto il momento di restituire il Priamar alla collettività e di studiare la destinazione della fortezza». Nel 1960 si appronta un progetto generale di sistemazione. «Questo progetto è tuttora in vigore — ha detto l'assessore ai lavori pubblici, Franco Carrega — e ad esso l'amministrazione si è attenuta nell'esecuzione dei lavori. Sono state fatte delle opere che non approviamo (comel'intonacatura della facciata del palazzo dello Stendardo che dovrà essere rimossa percliè in stridente contrasto con l'ambiente medioevale del Priamar) ma la responsabilità non è nostra, ma del genio civile, che ha gestito i 1S0 milioni versati dallo Statò per il risarcimento dei donni' di guerra». Sulla fortezza comunque non è stata eseguita alcuna trasformazione specifica di edifici storici. Si sono, invece, eliminate situazioni di pericolo, si sono lastricati i tetti per trasformarli in passeggiate, si sono realizzati gli impianti fognatisi ed i viali ai sono sgomberate dai detriti che le ingombravano vecchie gallerie (verranno utilizzate quali uscite di sicurezza al servizio del piazzale San Carlo che verrà trasformato in teatro all'aperto), si sono riportati alla luce grandiosi locali come quello dei forni da pane. «Per poter definitivamente aprire il Priamar — ha detto Carrega — sono ancora neces¬ sari alcuni piccoli lavori per i quali è prevista una spesa di trenta milioni Restano altre grosse opere, finanziariamente assai impegnative, come la ricostruzione del cavalcavia di accesso, ora sostituito dalla scannata provvisoria, e la realizzazione dell'impianto di illuminazione. Nei prossimi giorni, nell'area del vecchio cavalcavia, saranno ultimati gli scavi archeologici per riportare atta luce quanto ancora resta della chiesa di San Domenico il vecchio e quindi potranno avere inizio i lavori». tF IN AL E LIGURE — Stasera alle 21, nella sede di plana Teramo, al riunisce il comitato di quartiere di Final borgo. All'ordine del giorno l'esame della situazione dell'ufficio postale locale e della statistica sulle condizioni del centro storico.

Persone citate: Adolfo Barile, Carrega, Final, Franco Carrega

Luoghi citati: Savona, Teramo