Fanno a "scaricabarile" i due neofascisti davanti ai giudici di Sanremo per le armi

Fanno a "scaricabarile" i due neofascisti davanti ai giudici di Sanremo per le armi Il "commando» bloccato dagli agenti preparava una rapina? Fanno a "scaricabarile" i due neofascisti davanti ai giudici di Sanremo per le armi Livio Giachi, 19 anni, di Como, afferma che le pistole non erano sue • Sergio Frittoli, di Sanremo, che lo ospitava dice: "Io non le avevo mai viste" - Il dibattifaento rinviato a lunedi: sarà sentita la ragazza che era col giovane (Dal nostro corrisportdanie) Sanremo. 28 gennaio. E' ripreso stamane il processo contro Livio Guachi, '19 anni, da Turate (Comoi e Sergio Frittoli. 25 anni, originario da ~ Milano, titolare a Sanremo della rosticceria «Girarrosto». Sono accusati di possesso di due pistole, una Browning 7.65 e una Webley-Scott 38, alle quali sono stati limati i numeri di serie. I due, qualificati dagli inquirenti come estremisti di destra, furono arrestati la settimana scorsa dopo una segnalazione della polizia milanese: si disse che un commando fascista era a Sanremo per compiere una clamorosa rapina al casinò. Si fecero anche i nomi dei due maggiori indiziati, Giachi e Frittoli, che furono arrestati. Le armi furono trovate (con relative cartucce) sul tavolo del salotto dell'abitazione del Frittoli, in via Monta dei Guisci. In casa però in quel momento c'era il Giachi con la fidanzata. Serenella lacovini, 18 anni, milanese, che in quei giorni era venuta a Sanremo per far visita ad alcuni parenti Frittoli era stato prelevato dagli inquirenti nella sua rosticceria e aveva dovuto seguirli fino a casa per la perquisizione. Gli agenti, in primo tempo trascurarono la posizione della lacovini (la giovane infatti non era stata neppure citata come testtmo- noi: durante l'udienza di oggi invece. la ragazza si è trasfor- mata in un «peronaggio chia- be» della vicenda. Sarà lei tn- fatti a dover dire chi portò i nell'alloggio le armi, se Frit- l toli q il fidanzato. ; L'udienza di stamane infatti si è impostata sulla ritrattazione di Livio Giachi, che ha affermato di non sapere nulla delle due pistole e di ' averle viste soltanto la sera ! prima di andare a tetto. Dal ! canto suo. Frittoli, interroga- | to dal presidente del tribuna-. : le. Romanelli, ha sostenuto , I che non sapeva nulla delle or- '■ imi e di averle viste soltanto • al momento in cui gli agenti lene eseguivano la perquisizio ; ne gliele hanno mostrate. Il ' presidente ha pertanto rinvia- i to il processo a lunedi per \ascoltare la lacovini che in quei giorni rimase quasi sem-, pre accanto al fidanzato e \ ! quindi dovrebbe avere notato ì ! se nella stanza le armi c'era- ; no o no. > . All'inizio del processo, l'av- ! , vocato Giovami Delfino, di I '■ Arma di Taggia, che difende • il Giachi, ha presentato un j certificato, rilasciato da un medico di Como dove si dice che il suo cliente è un tossico i mane in cura. Ha chiesto au \che che Giachi sia sottoposto a perizia psichiatrica per sta, bilire se sia capace di inten \ aere e di volere. ì Giachi, durante l'interroga ; torio in aula, è stato anche > ammonito dal presidente: ! «L'imputato è Ubero anche di I mentire, ma c'è un limite: se incolpa altri che poi potreb jbero dimostrarsi innocenti. .potrebbe essere accusato di ; calunnia». Il dottor Romanelli si riferiva al fatto che Già ;sen2a contrasti_ Sara dunque 1 con un approfondimento del- I chi affermava di non sapere '. nulla delle pistole. I due neofascisti si sono l messi l'uno contro l'altro? Po, trebbe sembrare ma non è così: in effetti le due difese | (Frittoli è assistito dall'avvoI cato Germano di Sanremo) sii muovono su piani diversi ma i ■ f'isfrufforia dibattimentale I icne Potrà essere stabilita te inerirà. Lunedi prossimo forse I' I un colpo di scena. Renato Olivieri Serenella lacovini, Livio Giachi (da sin.) e Sergio Frittoli sul banco degli imputati