Pochi soldi per le scuole dura protesta a Sanremo

Pochi soldi per le scuole dura protesta a Sanremo Un esposto di genitori e insegnanti Pochi soldi per le scuole dura protesta a Sanremo (Nostro servizio particolare) Sanremo, 26 gennaio. (r.b.) «/I ministero della Pubblica Istruzione non vuole rinnovare le decrepite strut ture scolastiche esistenti. I genitori e gli insegnanti chiamati a collaborare per una rinascita ed un miglioramento della scuola dell'obbligo ogni giorno vengono traditi dallo Stato che si rifiuta di intervenire com mezzi idonei continuando invece ad avallare il ripetersi di una didattica ridotta a livello di routine». Queste gravi accuse fanno parte di un dettagliato esposto-denuncia inviato stamane al ministero della Pubblica Istruzione e al provveditorato agli studi di Imperia da 22 genitori, membri e presidenti di consigli di circolo e di istituto di Sanremo, a conclusione del loro primo anno di attività all'interno degli organi collegiali. I firmatari sono: Iolanda Vellani Montebelli, Michele Salluzzo, Franco Borsa, Pietro Lupi, Giliberto Tribùzio. Luigi Setole. Giacomo Siccardi, Giacomo Carbonetto, Alfredo Moreschi, Luciano Debenedetti, Mario Carrese,Rosa Balestrieri, Severino Mason, Pietro Martinoja, Ade-le Sparago, Mariangela Ansel-mi, Luciano Andelmi, Elio Fa-raldi, Giorgio Bottini, Mirella Gualazzi, Michelangelo Cor- bellati e Cesare Giordano. «La situazione — dichiara Alfredo Moreschi — è tragica. La componente familiare nel la scuola, nonostante la legge. è assolutamente impotente. A questo punto è doveroso prendere le distanze e dichiarare che gli unici responsabili delle attuali disfunzioni sono il ministero della Pubblica Istruzione e tutte le sue farraginose emanazioni periferiche». Le accuse di Sanremo partono da un esame del bilancio di previsione. Il ministero, per l'attuazione pratica del «rinnovamento della scuola», ha stanziato cifre che variano da 1500 a 3500 lire, prò capite, a seconda del tipo di scuola. «Le somme concesse — spiega Franco Borsa, presidente del consiglio di Istituto della «De Amicis» — sono addirliI fura inferiori al passato. Al 1 nostro circolo per 770 ragazzi sono arrivati solo un milione e 200 mila lire. Più della metà servono per pagare la tassa dei rifiuti, con il rimanente non si può neppure aggiornare la biblioteca. Altro che organizzare cicli di ripetizioni ! per tutti gli allievi che ne hanno bisogno. Per le applicai zioni tecniche, la sperimentaj zione. non abbiamo una lira. , So di sezioni, qui a Sanremo, j che non hanno soldi neppure per la bolletta del telefono ed 1 il riscaldamento».

Luoghi citati: Imperia, Sanremo