Ha vent'anni, fa l'infermiera si getta in volo col paracadute

Ha vent'anni, fa l'infermiera si getta in volo col paracadute Un incontro con la ragazza all'aeroporto di Albenga Ha vent'anni, fa l'infermiera si getta in volo col paracadute Luigina Tortarolo lavora all'ospedale di Pietra - E' la più giovane ligure che si dedica a questo .sport • Da sempre aveva la passione del volo - Ora pensa a gare impegnative Mostro servizio particolare) j Albenca. 13 gennaio. ! Luigina Tortarolo. una bella e simpatica bruna di 20 anni, è la più giovane paracadutista della Riviera Ligure. Ha sempre avuto nel sangue la j passione per il lancio. «Da \ bambina sognavo ad occhiaperti: è stato un desiderio tanto forte che per anni hosperato svegliarmi un giorno j con le ali e volare». * |I sogni si sono tradotti in realtà nell'estate dello scorso anno. «Sono rimasta affascinata dalle trasmissioni televii sive di paracadutismo. Vede[ re tre. quattro persone scendere nel vuoto, tenersi per : mano ad X o in altra figura ' geometrica è una cosa veramente affascinante». E così Luigina è andata all'Aero Club di Albenga e ha I chiesto informazioni su co, me diventare paracadutista. ■ L'hanno mandata a Savona e j ha avuto le prime notizie. ' Nell'estate scorsa i lanci al- 11 ae,opo£Ì0 Qc Alessandria da ' f«ota 700. «Buttarsi nel vuo !to: Ffdere a tcrra avvicinarsi \ rapidamente: sono sensazioni ! «* t,?™*™* • d'^'J"''nn ™ B ' 6 20 ' sCC°"d.'f" m«. Luigina e una ragazza mo- , derna molto sportiva. .E' in- , fermiera professionale presso l'ospedale Santa Corona di '-. j i ; t \ 1 j I 1 Pietra Ligure. In attesa di frequentare il corso da infermiera, possibile soltanto a 18 anni, si è diplomata come maestra di asilo, ha giocato a pallacanestro e ha messo su una squadra, che oggi ha abbandonato per la più forte attrattiva del paracadutismo. Sua madre, Mari, che insieme al marito gestisce una panetteria a Pietra Ligure, di paracadutismo non vuole sentire parlare: «Se questa estate faranno lanci sulla spiaggia di Pietra — dice — io me ne vado in un altro paese, non resisto a vedere questi diavoli] scendere dall'aria». Ma, in! fondo, Luigina è ammirata j dai genitori e soprattutto dai, due fratelli. ! Sul prato erboso dell'aero- [ porto di Albenga i soci degli'aeroclubs di Savona e di San 1 Remo compiono alcuni «lan- j ci». Quanto costa questo sport? «Circa quanto lo sci — risponde Luigina —. Occorrono il casco, gli occhiali, speciali scarponi (paraboot). una tuta integrale che stabilizza in aria oltre a due paracadute. Uà paracadute "dorsale" che viene usato normalmente ed un altro "ventrale'' di emergenza, nel caso il primo non si apra o noti funzioni a dovere. Senza i paracadute potrebbero bastare 200-250 mila lire, con quelli si supera il milione». Luigina prende posto con altri tre allievi su un piccolo aeroplano da turismo. Poi dall'alto i paracadutisti piombano verso il basso, calandosi infine delicatamente sull'erba. Quanto costa uh lancio? «Paghiamo 4500 lire se i lanci vengono effettuati al di sotto dei 1000 metri di altezza: la tariffa sale proporzionalmente all'altitudine». «Ho avuto il mio momento di crisi al terzo-quarto lancio, e mi son detta "chi me lo fa fare?", però ha prevalso la passione» racconta Luigina Tortarolo. «Naturalmente per la fase teorica ho frequentato ad Alessandria l'Accademia e non è stata una cosa semplice dorer viaggiare su e giù per il Piemonte». «Possiamo effettuare i lanci solo all'aeroporto di Albenga — continua — e bisogna arrivare sino a Pisa per poter disporre di un altro centro attrezzato, oppure in Piemonte ad Alessandria, ma con que- j sfa stagione la nebbia paraliz- ' za ogni attività». Luigina Tortarolo pensa già alle gare e alle manifestazioni più ambiziose: e «quando potrò lanciarmi da 6-7000 metri: solo allora mi sentirò professionista». Gianluigi Perazzi Luigina Tortarolo si prepara al volo

Persone citate: Gianluigi Perazzi, Tortarolo