La Carcarese e I'Intemelia con Dianese terzo incomodo

La Carcarese e I'Intemelia con Dianese terzo incomodo Così nel campionato di Prima categoria La Carcarese e I'Intemelia con Dianese terzo incomodo Pausa di riflessione per il campionato di Prima categoria. Le tre promozioni previste e l'assenza di retrocessioni, hanno livellato i valori. Il torneo, di conseguenza, non ha ancora trovato la squadra regina, quella che potrebbe ripetere la vittoriosa fuga della Taggese. lo ecorso sono salita in Promozione con un vistoso vantaggio. Al comando della classifica si sono alternate Carcarese. Dianese e Intemelia Se le prime due. in fondo, covavano ambizioni di primato. l'In temelia può definirsi una sorpresa. Ha raggiunto la vetta senza clamori, con una serie di risultati positivi, mentre le altre accusavano qualche battuta a vuoto. «E' ancora trnppo presto per gli entusiasmi — ammonisce il presidente Frecero —: certo non intendiamo lasciarci sfuggire l'occasione tanto facilmente». La Dianese, scampata alla' retrocessione, si è ristruttura- j ta su basi solide. E' la compa-1 gine che più si è mossa sui; mercato. L'impianto dei ros-j soblù è collaudato: fortissimo a centrocampo e all'attacco, dove spicca il goleador Cioni, mostra qualche pecca in dite sa, un reparto che tuttavia ha subito soltanto 7 reti. L'allenatore Luciano mantiene i piedi a terra, ma ammette: «Il parco giocatori è eccellente e la squadra non può che puntare alla promozione». Sul piano del gioco, spesso ha riscosso consensi anche la ! Carcarese, anche se reduce da alcuni imprevisti scivoloni. ; «La nostra — afferma il trai-1 ner Giorgi — è una mentalità I sbagliata: vogliamo sempre aggredire gli avversari e così I ci sbilanciamo in avanti ed in- i cassiamo parecchi gol in con-1 tropiede o per svarioni difen- • sivi». Dodici reti subite, una per partita, sono effettivamente troppe per chi ha come obiettivo la promozione. Pronte a subentrare a questo trio sono Alassio. Finale Ligure e Borghetto. Quest'ilitinta non aveva particolari! aspirazioni, poi l'arrivo novembrino del trentottenne Giordano, vecchia volpe dei : campi liguri, l'ha trasforma-, ta, ed ora l'ambiente granata : è euforico, nonostante l'alte ; nat ore Camilloni si sforzi di ' mitigare gli entusiasmi. Per Alassio e Finale, invece, ; I il discorso è diverso: l'impe- i 1 gno era quello di passare alla sene superiore dopo anni di: > vane attese. I giallorossi han- ! i no avuto un avvio incerto, poi : j hanno palesato un rendimenI to incostante. Eppure non . hanno fallito nessuno dei coni fronti diretti: a Finale hanno perso l'imbattibilità Alassio. Carcarese e Dianese. Il gioco svolto però non è mai stato esaltante. «Non ho mai potu; to schierare la stessa forma' zione — si giustifica l'allenatore Castello — per una catena d'incidenti di cui sono ri; masti vittima i miei uomini. [Soprattutto all'attacco ho do¬ Dsfogc vuto rinunciare a turno a Bottinelli, Piscopo, Fioroni e Dominici. Quando avrò tutti a disposizione, spero di poter migliorare anche sul piano dello spettacolo». L'Alassio, tartassata dall'assenza di uomini-chiave per infortunio o squalifica, soltanto ora sta riprendendosi con efficacia. Chi ha deluso maggiormente sono Pietra Ligure. Veloce. Ferraro ed Albissola che i pronostici della vigilia includevano fra le favorite. Le prime tre hanno un'attenuante comune: quella dell'indisponibilità, per lunghi periodi, di molti titolari. I ceramisti, invece, con te cUmissoni dell'allenatore Persenda, sono stati scossi da polemiche intestine che non hanno certo giovato alla serenità dell'ambiente. Stefano Delfino i

Luoghi citati: Finale Ligure, Pietra Ligure