Brenna è licenziato di Sandro Chiaramonti
Brenna è licenziato La Sanremese sconfitta esonera il trainer delle vittorie Brenna è licenziato La squadra affidata provvisoriamente al direttore tecnico, con la collaborazione del trainer in seconda. Canoni - Il presidente Angelo Amato in un telegramma invita Brenna "a passare subito le consegne Parla Bodi Gianni Brenna è slato esonerato dalla guida della Sanremese: il Savona è rimasto in testa nonostante la sconfitta di Ivrea; l'Imperia torna ad essere una protagonista nella lotta per il primato: questi i motivi dominanti dopo la tredicesima giornata di campionato. Il licenziamento di Brenna 'sfugge a ogni considerazione logica. Il «curriculum» del giovane tecnico è brillante: secondo posto nella stagione 1975-74; promozione in D nel 197475; ottimo esordio in questo campionato, con la Sanremese a soli due punti dalla capolista. «L'aiUmtanamento di Brenna può essere compreso solo da chi segue quotidianamente le vicende biancazzurre». dicono a Sanremo. Non è certo una giustificazione valida. Il malvezzo di sostituire il tecnico alla prima occasione deve finire. Forse l'inaspettata sconfitta casalinga con la Bìellese ha esasperato gli animi, fino a indurre il presidente Amato a licenziare Brenna. 11 campionato di quarta serie è lungo, difficile, ricco di sorprese. Le possibilità dei bian(-azzurri non sono compromesse dalla sconfitta interna. Evidentemente Amato, se punisce il suo tecnico perche dopo tredici giornale ha portato la squadra «solo» al terzo posto, è convinto di avere una rosa decisamente da primato. Il compito del successore di Brenna si presenta quindi arduo: deve ottenere la promozione ad ogni costo. Nel calcio la classifica è l'unica cosa che conta, e la classifica da ragione a Brenna: potrà smentirlo solo chi gli succederà in panchina. Forse alla Sanremese hanno nuociuto le mille polemiche con Savona.. Difficilmente, m simili condizioni, il cambio del tecnico può risultare decisivo. Se la squadra ha i mezzi per estere promossa, avrebbe potuto centrare il suo obiettivo anche con Gianni Brenna: l'era dei «maghi» e finita da un pezzo. Le liguri in tetta davano fa slidio a qualcuno? Molti lo pensano, dopo l'esasperante arbitraggio di Ivrea-Savona. Adesto determinati equilibri del campionato tono stati ristabiliti. Le squadre piemontesi sono di nuovo in corsa per il primato, il torneo riparte da zero. Il Savona ha un grosso credito verso la fortuna, se è vero che un arbitraggio più o meno favorevole dipende dalla « dea bendata». Neppure Bodi, che pure comanda la gratuatoria. viene lasciato tranquillo. Il Savona, ti dice, non si esprime a livelli tecnici ottimali. Il trainer ha forse il solo difetto di rispettare troppo la personalità e le caratteristiche dei suoi giocatori. I biancoblù danno tutto sul piano dell'agonismo, ma non su quello della tecnica e dell'esperien¬ za. Il primo a pagare sarà probabilmente il abttitore libero Barbiere: per il momento la sua maglia dovrebbe essere affidata a Sergio Budicin, con l'innesto di Franco Canepa nel ruolo di siopper. Barbiero non ha ancora nelle gambe il ritmo della serie D: se avanza, spesso non riesce a recuperare in tempo, ma non dimentichiamo che anche i centrocampisti hanno le loro colpe, perché non « coprono » il libero quando lascia la poniàonc. La polemica sulle punte che non segnano rischia di diventare noiosa. La responsabilità non può essere tutta da una parte. GK attaccanti hanno la loro parte di colpa, i loro compagni anche: certi arrembaggi in massa sono inutili. Il Savona cercherà di alttuare un gioco rapido, con lanci lunghi, scambi di posizione tra punte e centrocampisti: tutti dovranno muoversi di più senza palla. Inoltre, sarà bene pensare in fretta al rientro di Beppe Corbellini che. se la condizione lo legge, è un elemento utilissimo per dare incisività alla prima linea. L'Imperia di Hantet, sconfitta una sola volta, ha raggiunto la Sanremese e ora insegue Omegna e Savona. Il «patto d'onore» stipulato hta Hantet e i tifosi dopo le dimistioni di Musso comincia a dare i tuoi frutti. Evidentemente il cambio della guardia al vertice della società è stato un bene, te non altro sotto il profilo psicologico. Sandro Chiaramonti
Persone citate: Angelo Amato, Barbiero, Beppe Corbellini, Bodi, Franco Canepa, Gianni Brenna, Sergio Budicin
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