La tragedia della sposina morta di aborto perché temeva di avere un bimbo minorato

La tragedia della sposina morta di aborto perché temeva di avere un bimbo minorato Aveva 27 anni (già madre di un bimbo sordomuto), abitava a Taggia La tragedia della sposina morta di aborto perché temeva di avere un bimbo minorato 11 drammatico caso ricordato ieri anche a Bordighera durante il dibattito al Palazzo del Parco sul problema della interruzione della maternità • Con j[ sindaco Giorgio Laura, hanno partecipato Adele Faccio e don Mario Guglielmi, il vicario del vescovo Aveva un figlio, di ne anni, sordomuto. Quando si è accorta della nuova gravidanza. Ti Rolando. 27 di un gruista di Arma di Taggia ha cercato di abortire. E' «tato colta da assorte U disperato tentativo di salvarla da parte dei d aefl'osfMxialc di Sulle tragedia di Teresa Oggero pubblichiamo un servizio s paigna 12 del nostro romspoodente RenatoOlivieri. . fusi nostro corrispondente) Bordlsbera. 13 dicembre. La morte di Teresa Ossero, la giovane spose di Arme di Taggia, è stata ricordate oggi a Bordlgtana dal Giorgio Laura, che ha dotto il dfbatt dal Circolo I impe al Palazzo dei Erano t»tt jronto» Adolo Centro infonnesia skme ed aborto, ed il rio dioosaano di L'■assoluta libertà di decisione da parto della aerina, è stata sostenuta dalle Faccio, che ha definito l'attuale legge «assurda»; ha rilevato poi come «/alti pudori dovuti ad un'educazione sbagliata, costringano migliala di poverette a ritchiare la vita interrompendo la gravidanza in condizioni disumane, con aghi da calza, lavaggi alla candeggina o con pericolose pozioni, quando i moderni sistemi indolore, come quello dell 'aspirazione offrono la donna gettante». Sull'aborto clanrsartmo esiste, secondo la i elei i m e. ana grossa speculasi one da parte di alcuni medici che. con interventi pagati in cliniche fino e tre milioni, ottengono in campo nazionale un giro d'affari annuo di oltre 800 miliardi. Contestando tt progetto di legge attualmente al vaglio tori, le faccio ha Il diritto oll'autooordatone per la donna, che inn'aosiim il solo arbitro, detta propria vita, a asconde della sua condizioni pali" hit lai ed econo- eBen pia criminale dell'a- ! borio — ha detto la Faccio — dev'essere considerato il mettere alla luce figli per poi abbandonarti Otta solitudine dei brefotrofi, o bruializzarH moralmente per il fatto di non averli desiderati». Portando il discorso in campo sociale la Faccio ha detto che eia donna è Pittima fa Italia di un sistema oscurantista, nel quale meno perseguita dalia-legge fino sll'incarcerazione se interrompe una gt opulenza ». A conetaatrmo dal suo in. Adele Faccio ha poi che in circa due e messo di attività il di oltre ni di cui territorio nazionale cliniche appositamente attrezzate. Monsignor Guglielmi ha replicato sostenendo che con le fecondazione si attua una nuova realtà eugenetica diversa da quella della madre, che pertanto non pub, in coso, essere moralmente autorizzata ad esercitare il diritto di vita su un futuro individuo, proprio quando la stessa pena di morte viene sempre più rifiutata dalla comunità «Ritengo — ha detto il sacerdote—che in questa socie¬ tà l'aborto voglia essere una specie di protesta inconscia della donna contro frustrazioni subite in altri campi. La soluzione del problema è quella invece di impedire il concepimento prima che avvenga». Al t»rmlTM» del Adele Faccio si è incontrata con il pubblico che si accalcava nella sala, unitamente ad appartenenti al movimento di liberazione della donna e del partito radicale, la Faccio ha creato a Bordighera un centro Cisa. Luciano Lanieri !

Persone citate: Adele Faccio, Giorgio Laura, Guglielmi, Luciano Lanieri, Mario Guglielmi, Teresa Oggero

Luoghi citati: Bordighera, Italia, Taggia