"Dovevate ucciderci come cani"

"Dovevate ucciderci come cani" I "killers,, di Celle spavaldi con gli agenti che li hanno arrestati "Dovevate ucciderci come cani" I protagonisti raccontano la cattura di Paolo ed Andrea Branca • I due ricercati savonesi erano armati - In tasca avevano diversi milioni ("Non siamo pezzenti") - Nella camera d'albergo preziosi forse frutto di rapine • Il loro complice è un ricercato nativo di Cengio e residente a Spotorno: deve rispondere di sequestro di persona - La procura della Repubblica ha iniziato la procedura per l'estradizione dalla Francia - L'ombra dell'ergastolo La Colt proata a sparare (Nostro servizio particolare" Savona, 25 novembre. «Avete fatto male a prendermi così. Dovevate ammazzarmi come un cane, sparar mi in mezzo agli occhi. Che j senso ha tutto questo?», ha detto Paolo Branca agli uomi ni della polizia italiana, anda-1ti fino a Nizza, in Francia, per aci estarlo con il fratello Ari-1——^— drea. La cattura dei due giovani savonesi, accusati dell'omicidio di Rosario Arcidiacono. 27 anni (a far fuoco sarebbe stato Paolo), e della folle sparatoria al «Number One» di Celle Ligure, è stata una scena da film giallo. Pao- i lo e Andrea Branca stavano : mangiando in un ristorante ! del centro di Nizza assieme a '———^— • un altro ricercato. Michele Bagnasco. L'irruzione della polizia è stata fulminea: i tre non hanno avuto scampo. Da sabato 25 ottobre, il giorno del delitto, Savona non era tranquilla. I fratelli i Branca, provati dalla latitan- : za. potevano tornare e sparge-, ! re altro sangue, magari a ca ' so, come avevano fatto altre . • volte. Adesso tutto è finito. I . killers sono in carcere. Dopo aver soddisfatto la giustizia: | francese (dovranno risponde- : j re di espatrio clandestino, de; tenzione di armi, resistenza e ; ■ possesso di documenti falsi » ; : saranno estradati e processati ' i dalla corte d'Assise di Saro! na: rischiano l'ergastolo. Da giovedì scorso i poliziotti italiani si trovavano oltre! confine, sulle tracce dei Branca. C'erano il vicequestore | dottor Fausto Acierno, il maresciallo Vincenzo Pelosi, il brigadiere Oreste Leone e la guardia Agostino Madarese.j della squadra mobile di Savo-1 ; na, col dottor Agostino Lan-j zoni dell'Interpol di Roma.'. •Le nostre indagini ci avevano condotto sulla pista francese. Sapevamo che avremmo ( r_ itrovato i Branca a Montecar- ■ rto o sulla Costa Azzurra», ha ! G' spiegato il dottor Acierno. I E' cominciata la paziente [tii ricerca deùa «mobUe»'savone-1 a ! se. coadiuvata dal commissa- ! P I rio Dorato della polizia mone- m ! gasca. Monaco è stata battuta Iropalmo a palmo, locale per lo-, tcale. Vicino al porto, sotto la : srocca del principe Ranieri, di cfronte ai lussuosi yachts or-1 vdei. meggiati alle bcnThinf Principato, il commissario 2taenAcierno ha trovato l'indizio giusto. Ha visto infatti aggirarsi alcuni pregiudicaU .italiani, molto vicini ai Branca: l'anello di congiunzione tra la, nostra malavita e i ricercati, i sLe in du «tini e i pedinamenti sono continuati per un paio di giorni, da un capo all'altro della Costa Azzurra. I poliziotti erano abilmente trave- \ siiti, con parrucche lunghe. occhiali, ' barbe Unte, blue jeans. Domenica, a Nieata. -gli-snv» stigatori sono riusciti a rintracciare i Branca. Si è prepa rdprarcmlAld rata la trappola. La polizia's italiana non ha potuto opera- n re nelie condizioni migliori. ; Gli agenti erano senza armi :g «non possono muoversi arma- ; rti in territorio straniero), non it avevano la possibilità di fare G Perquisizioni, dovevano infor- 'c mare P*21" til° e s**™ * 1(> Gro colleghi francesi. «Non po- !n tevamo interrerjire per la strada — prosegue Acierno — | con >i rischio di farceli scap- vare o di provocare una spa- ratoria». Ieri sera, poco prima delle 22, si è presentato il momen- ; to propizio. Paolo Branca, 19 •: anni. U fratello Andrea, di 21.1 e Michele Bagnasco, 33 anni, nativo di Cengio ma residente. s Spotorno in via Cavour 87 ricercato per tentato ornici dio, sequestro di persona, rapina, sono entrati nel ristorante «Porterà di Bue Masseria, nel centro di Nizza, a un centinaio di metri dalla Promenade des Anglais, vicino alla strada principale di Nizza, Avmue.de.la.Yictojj*.,E' un locale frequentato da pregiudicati, francesi, algerini, italiani. I tre hanno ordinato ravioli e vino bianco, ma non hanno avuto il tempo CU gustarli. Gli uomini della polizia ita- j Tlianl e~u^nums^oTtorato I « uim nrimirati niiimuio- rl rrZJtrV^iLÌTrncV^ ne. mentre au esterno un «Sùreté» tenevano a bada l'in 1 spaile, u ìocaie era gremiu !*fe!^i.!a'ff_Tnam_!?._<i"° ^t^'Ttrr*s^\T~rtoìtoì iispettore e tre agenti aeua gresso. «E' toccato a noi passare all'azione, anche se dovevamo affrontare disarmati \tre pericolosi banditi», aggiunge U dottor Acierno. Paolo e Andrea Branca erano seduti di fronte alla porta d'in gresso, il Bagnasco era di spalle. Il locale era gremito. », [ha gridato U vicequestore. La (guardia Madarese. il mare• scialo Pelosi e lo stesso Acier!no si sono gettati su Paolo' Branca, l'unico armato, riteìnuto il più pericoloso. Lo hanno immobilizzato e gli. hanno strappato i pantaloni, ì per sfilargli la «Colt» cinque: colpi, a tamburo, che aveva j alla cintola. Mentre il commissario Dorato gettava a terra U Bagna-1 sco. il più robusto dei tre pre-1 giudicati (si dice cbe una voi-, ta .abbia sradicato una rin- provvedeva a renderei innocuo Andrea Branca. Lai latitanza dei killers era finita. : lOTO DrÌTna reazione - raccontano i due sottufficiali che hanno contribuito all'ar resto — è stata to stupore nel \ vedere in Francia quegli stes-\ si poliziotti con cui avevano avuto a che fare decine di voi-'. te». I tre ricercati avevano con sé alcuni milioni tra valuta, italiana e francese, anelli e preziosi, frutto di colpi messi, a segno prima della latitanza., Andrea Branca ha detto al vicequestore Aciemo: «Vi stupide? A Savona giravo ^empre con almeno mezzo milione in tasca. Non sono ur. pezzente». | Michele Bagnasco viveva con ; j snidi ricavati dalia rapina a ,,n industriale di Voghera (è' rer tenta- iaccUsato anche di av to ^ sequestrare un sua sua protezione», mentre ì Branca- a Quanto sembra, n- elevano regolarmente il de- naro da canali savonesi. A Nizza. Andrea Branca e - alloggiava- : no all'hotel «Des Anges». ca- - sequestrare una donna, che non voleva sottomettersi | aUa sua protezione ». mentre i 3^^^ Bagnasco numero tre. mentre (paolo Branca aveva affittato • ^ stanza all'hotel «La Men-. Durante una perquisizione, sono state trovate nei due al berghi una «Parabellum» 7.65 di Andrea Branca e una «Ber narde!li ». anche questa cali oro 7.65. del Bagnasco. I tre pregiudicati avevano con sé alcune cane d'indetità false, Toccherà prima alla magl strattini francese, e poi al procuratore della Repubblica di Savona. Calcilo Boccia, in- ;terrogare i fratelli Branca sulle circostanze del delitto al night. Altre cinque persone sono . già in carcere per la sparato- ria al «Number One». Si trat- ta di Domenico Marzano e Giuseppe Troiolo. accusati di concorso in omicidio, e di ì Giuseppe Mazziotta. Loreda-ina Saccone e Rosa Mangerini. i che dovranno rispondere di, s favoreggiamento. E' ricercato ; . un altro individuo, che avreb- j be preso parte alla spedizione : punitiva. Dopo il delitto i fra- telli Branca si sarebbero trat- tenuti a Savona, o perlomeno ì nei dintorni, per alcuni gior- ini, per poi varcare clandesti- inamente la frontiera a piedi. ! , sui monti. Lestradizione non ; potrà avvenire prima di sei j niesi. I Branca saranno prò-: : babilmente condannati in Francia per j reati minori- Drmia di tornare in Italia dò- ^nr^'J.nntTrZ T» * TrtTtìrX JzTTn JE^ZZ rt tnJ neue carcen a oltralpe. ! Sandro Chiaramonti ' . A\W\W\W\ttt , . : : ; ; ' ! | j 1 , ' : Ii'. Il dott. Acierno con i funzionari e gli agenti che catturato i Branca. Nel riquadro Michele Bagnasco (Ferrando) ''1