Scalate ai limiti dell'impossibile ad un passo dal mare di Finale

Scalate ai limiti dell'impossibile ad un passo dal mare di Finale nuovo sport che può diventare attrattiva turistica Scalate ai limiti dell'impossibile ad un passo dal mare di Finale Nell'immediato entroterra rivierasco esistono picchi quasi dolomitici - L'impresa di due scalatori, Grillo e Simonetti, sul Bric Pianarella (quinto grado) - Sulla Pietra del Finale si è allenato Calcagno che ha tracciato la "via degli italiani" sull'Inducush *» e Vi"0ri° Si~ 'Dal nostro corrispondente) Finale Ligure, 11 novembre. L'ultima via che hanno tracciato è sul Bnc Pianarella: presenta difficoltà di quin to grado. 220 metri di disivello. L'hanno chiamata «Grimonet ». in onore di Alessan¬ ti, i due scalatori cui si deve l'impresa. Grillo, di Genova, e Simonetti, di Finale, fanno parte di quel gruppo, sempre più folto, di appassionati a*1* montagna che ha sco n anche in riva al ' mare, si possa fare dell'alpinismo. Con loro, fra i primi a valorizzare questo insolito aspetto del Finalese è stato Gianni Calcagno. 32 anni, di j Genova, l'uomo che la scorsa estate, con il biellese Guido Maometto, 38 anni, ha aperto nella catena himalaiana dell'Indù Cush la «via degli italiani ». I due rocciatori, da soli, con un equipaggiamento ridotto all'essenziale e senza maschere d'ossigeno, hanno conquistato la vetta del Tirich Mir. alto 7708 metri. Per prepararsi alla spedizione. Calcagno si è allenato anche a Finale. ir La bastionata di roccia che si estende per 20 chilometri quadrati ed è conosciuta con il nome di Pietra del Finale, costituisce una pale, stra eccezionale — spiega Calcagno — Chi riesce ad arrampicarsi in questa sona deve per fona estere in possesso di una tecnica perfetta. Il Finalese può estere un banco di prova anche per scalatori già affermati: ost non potranno che forgiarsi Piovani di valore». Vi sono picchi quasi dolomitici che presentano itinerari di lunghezza variabile fra i 50 e i 300 metri, in un ambiente suggestivo e fadlmen te raggiungibile. In cinque anni. " pubblicate entro lai *-r*ML*l au W-a?» —»-||l-lia 4ft UM aiiwiiM Palestre dt tipo, infatti, ss soltanto atta Ori- liguri e e lombardi a conoscere il Finalese. D primo corso per allievi istruttori, tenuto dal Cai di Oanova e corich> sosi ad ottobre, ha largo successo; per il mo, che inbnerà in vi sono già 90 doraande di» scrizione. Le to-doni devano anche un'esibizione di soccorso in montagna con fi recupero, in parete, di un finto ferito e la sperimentazione di nuove tecniche di sicurezza, come quella del barcaiolo», un nodo che scorre attorno ad-un moschettone e ha la proprietà di ammortizzare lo strappo conseguente alla caduta di un compagno in cordata. Le alture finalesi, dunque, sono sempre più affollate e questo disturba soprattutto i cacciatori che accusano gli scalatori di spaventare la selvaggina. A Finale, tuttavia, l'alpinismo ha fatto finora un solo seguace, appunto Simonetti: «E' il nostro cruccio — dice — perché vorremmo fondare una sezione locale del Cai. Speriamo di riuscirci organizzando conferenze, dibattiti e proiezioni per suscitare entusiasmo fra i giovani». Scafano Delfino j

Persone citate: Bric, Calcagno, Gianni Calcagno, Simonetti

Luoghi citati: Finale, Finale Ligure, Genova