"Quello lì non ci piace"
"Quello lì non ci piace" Diciotto ragazzini contestano un maestro "Quello lì non ci piace" Alle elementari "Bosetti" di Savona - Rifiutano di entrare in classe perché vogliono l'insegnante dello scorso anno, trasferita alla scuola "Mazzini** - Il provveditore: "Comprendo il lato umano del problema, ma la legge deve essere rispettata" ■Dal nostro corrispondente* , Savona. 2 ottobre. ■ Anche oggi i diciotto ragaz- : zi della V C delle elementari ; .Boselli» hanno trascorso la'i mattinata, in piedi, in un cor- ! 1 ridoio delle elementari «Maz- '■ izini», e hanno cosi saltato la ! lezione. . in tal modo, il; '■ braccio di ferro tra i genitori ì dei diciotto c l'autorità scola- : stjca che «non può» aderire ' S a»» richiesta di riaffidare i ! all'insegnante Maria ìì^ Merello. che li ha seguiti ; ; nei primi quattro anni di : scuola e che, a sua richiesta, I ha ottenuto un incarico defi- i ! sferita alle «Mazzini» dalle «Boselli», dove ha insegnanto sino allo scorso anno con assegnazione provvisoria essen do titolare a Quiliano. «Comprendo perfettamente — dice il provveditore agli studi professor Giuseppe nitivo a Savona ed è stata tra-1 Messina — il lato umano deli problema, ma la legge è quel-i la che è e va applicata. Il mi nistero al quale ho fatto pre sente il caso ha risposto "no". ! sottolineando che le norme in rioore vanno rispettate. Dal tra parte se accogliessi 1i stanza dei genitori e con uri provvedimento illegittimo autorizzassi il ritorno dell'inse gnante Merello alle "Boselli" , salterebbero òU. e a ragione. ! altre decine di maestri che avendo un incarico definitivo hanno chiesto, non ottenendo Io, un trasferimento in altra sede. Purtroppo non c'è nien- j te da fare e le famiglie debbono rassegnarsi e accettare la nuova situazione». Il fronte dei genitori sembra, però, compatto e l'insegnante Aceto, assegnato alla V C delle «Boselli» tiene lezione a sette-otto ragazzi «nuovi» (non erano cioè della Me rellot, mentre tutti gli altri banchi sono vuoti. Dice Stendo Imassi, rappresentante dipelasse nel consiglio di circolo: «Conduciamo una battaglia di principio. Se i genitori sono entrati nella scuola per far sì che qualcosa cambi, riteniamo, con questa azione, di agire nell'interesse di tutti. Abbiamo avuto un incontro con il provveditore iene non posso dire ci abbia . soddisfatti. Siamo convinti, . infatti, che egli abbia la possi' bùità, considerato che si trat| fa di scuole appartenenti allo stesso circolo e che i due insegnanti interessati sono d'accordo, di consentire uno scambio provvisorio. Comunque abbiamo inviato un altro telegramma al ministero e ora attendiamo una risposta. Inoltre abbiamo chiesto agli assessori all'Istruzione del Comune e detta Provincia d'intervenire presso il provveditore a sostegno dette nostre richieste». Le vertenza ha fatto sorgere problemi delicati per il direttore didattico dottor Angelo Lovisetti il quale non avendo, al riguardo, alcun potere decisionale, si trova a dover affrontare una situazione del tutto nuova e imprevista. / genitori sbagliano — sostiene — a comportarsi in questo modo e a rimetterci sono soltanto i ragazzi, costretti a trascorrere in piedi le loro mattinate. Io. purtroppo, non so proprio dove metterli». n. s. Imperia, 2 ottobre, (b. r.) L'inizio dell'anno scolastico è avvenuto regolarmente in quasi tutte le scuole ed istituti della provincia di Imperia, salvo poche eccezioni. Una polemica è sorta nel capoluogo, ad opera della de, riferita alla scuola media di Castelvecchio dove non è ancora stato possibile cominciare le lezioni per ""i""™ di aule. La colpa di tale situazione, afferma la de. è dei comunisti che, in giugno, si opposero ad una proposta della amministrazione in carica che intendeva di prendere in affitto [«locali capienti e decorosi I presso l'istituto San Camillo». | I comunisti proposero allo i ra l'acquisto di pre-fabbricati 1 da installare su aree da ricer- 1 care: «Senonché — conclude i il comunicato della de — la responsabilità di amministrare è ora ricaduta nelle mani dei comunisti ed il problema i fantasia di Castelvecchio è diventato un loro problema che biso- •gnava risolvere. Quale solu-rione scelsero? Con ben poca !affermano i de — , essi hanno scelto quella-che la passata amministrazione aveva proposto, ma con un mese di ritardo ». A Ventimiglia hanno scio "perato anche oggi gli studer.-: dell'Istituto professionale per il commercio i quali chiedone listitutzione delle classi quar ta e quinta. Angelo Lovisetti
Luoghi citati: Imperia, Messina, Quiliano, Savona, Ventimiglia
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