Accordo per evitare gli eccessi tra sette clubs di "tifosissimi"

Accordo per evitare gli eccessi tra sette clubs di "tifosissimi" Accordo per evitare gli eccessi tra sette clubs di "tifosissimi" Sanremo. 17 settembre. Ricorda Francesco Segueto: « lì campionato 1973-74, quello del sorpasso beffa della Sanremese all'ultima giornata si era concluso da un paio di settimane. Una sera ci siamo ritrovati al bar in una decina, tutti fedelissimi della Sanremese a parlare, manco a dirlo, del torneo appena finito. Abbiamo convenuto che per la stagione successiva avremmo dovuto fare di più per i colori del cuore. Così è nato il Sanremese club bar Roma». /; campionato d'assalto di Catti e soci non solo li ha ripagati ma ha fatto scoppiare un'epidemia d'entusiasmo nella città dei fiori. Strada facendo altri clubs si sono affiancati a quello del bar Roma ed al circolo bianco-azzurro di piazza Colombo, quello che era rimasto solo ricino alla squadra matuziana negli anni bui della discesa in promozione. Adesso i clubs sono 7. tutti organizzati molto bene e guidati da altrettanti appassionati: Tudini e Mencarelli per il circolo bian- coazzurro. Saguato e Costanzo per il bar Roma. Ormea e Baldini per il club Boazzo. Delmonte e Spina per il bar Siki. Storchi e Boeri per il bar Storchi. Polastri e Tadini iunior per il S'eic Bar e D'Ignazio per il primo club periferico, evito di ColdirodL 7ra tutti raccolgono circa 3000 soci, un numero da capogiro per Sanremo. A coordinare la loro attività la società di corso Mazzini ha messo una ragazza. Ventinovenne. minuta, carina, con un sorriso accattivante. Re berta Attus ha il suo da fare per riunire gli sforzi. Appassionala ài calcio — come sottolinea lei stessa con orgoglio — per motivi... familiari >i suoi due fratelli infatti sono ottimi calciatori i da una dozzna ài anni segue la Sanremese nei panni di supertifosa. Per la stagione che sta per iniziare l'impegno che attende i clubs è gravoso: le trasferte sono più impe- gnative e la. squadra non parte con l'etichetta di super favorita come lo scorso anno. La serie D non ammette cedimenti, sbagli, cali dt forma. I progetti sono ambiziosi. Ci sarà almeno un pullman per ogni partita fuori casa a cominciare dalle due iniziali di Cossato e di Borgosesia. «In serie D — si dice adesso nei bar frequentati dai capitifo — non saremo più in maggioranza numerica su tutti i campi come ci è capitato lo scorso anno e per questo dovremo organizsarci ancora meglio e fare quadrato attorno agli uomini di Brenna, a qualunque sacrificio». Contemporaneamente al sostegno della squadra si sta organizzando anche un servizio d'ordine per le partite più «calde». L'idea è partita dal circolo biancoazzurro di Titti Tudini. D'accordo con gli altri clubs ha già preso contatti con le tifoserie organizzate di Imperia e Savona che hanno assicuralo la loro massima collaborazione quando sarà ora di derby. « L'incontro tra la nostra squadra e le due cugine — ha detto Tudini — dovrà essere soprattutto una vera festa sportiva. Ci sarà del tifo e gli incitamenti si sprecheranno come è giusto, ma assolutamente non si dovrà andare oltre. Da parte nostra metteremo un servizio di vigilanza per stroncare sul nascere ogni eccesso che finirebbe per rovinare tutto. I fedelissimi dell'Imperia e del Savona a loro volta si sono impegnati a fare altrettanto quando saremo loro ospiti. In questo modo a guadagnare saremo sia noi che le nostre squadre. Il football deve unire, sia in campo che sugli spalti, non divide re e dare adito a dimostrazioni irrazionali che a volte, purtroppo, sfociano in assurda violenza e volgare teppismo. Anche il calcio è disciplina di vita, per tutti: gioesìori e tifosi ». r. b. Franco Migliorati