Verso la crisi molte aziende

Verso la crisi molte aziende Nella provincia di Savona problemi e dispute nel mondo del lavoro Verso la crisimolte aziende Nel settore manifatturiero • L'ha dichiarato il presidente degli industriali, Ferrerò I problemi del porto e della Valbormida (Dal nostro corrispondentej Savona, 17 settembre. In alcune dichiarazioni, rilasciate al notiziario della Camera di Commercio di Savona, l'ingegner Mimmo Ferrerò, neo presidente dell'Unione industriali, soffermandosi sulla situazione di stasi e di recessione dell'industria savonese, afferma che nel nostro comprensorio le aziende manifatturiere si troveranno, a breve scadenza, in una situazione di notevole disagio a causa della caduta nell'acquisizione di nuovi ordini. «Solo per alcune aziende — precisa — il carico di commesse garantisce buone prospettive di lavoro. L'autunno, purtroppo, sarà per molti il momento più difficile, il momento della verità indipendentemente dal fatto sindacale». A queste preoccupanti previsioni l'ingegner Ferrerò giunge dopo un'analisi della geografia industriale savonese che vede la presenza di numerose aziende differenziate nei vari settori merceologici e delle vicende di cui in questi anni sono state protagoniste. «Se nel nòstro comprensorio la situazione è stata piuttosto languente — afferma — lo si deve soprattutto a chi (enti ed autorità) non ha saputo pianificare e creare quegli strumenti e quelle infrastrutture che sarebbero-state elemento essenziale, per attirare operatori ad Investire qui. anziché altrove. La naturale vocazione portuale-industriale della zona, cui si aggiunge una tradizione imprenditoriale piU che centenaria, avrebbe potuto costituire un grosso polo di attrazione». Ad una domanda su come l'industria savonese potrà far fronte ad un nuovo aumento dei costi del lavoro (25 mila lavoratori, impiegati ed operai, sono interessati al rinnovo dei contratti) il presidente degli imprenditori avverte che bisognerà cercare di contenere l'aumento del costo del lavoro in tutte le sue componenti «Con questo — aggiunge — non si vuol negare la legittimità dette richieste di aumenti salariali, ma bilanciare in maniera diversa il costo degli oneri sodati. Non va infatti dimenticato che in base all'attuale sistema contributivo ad ogni aumento salariale corrisponde un pari incremento di introiti per gii enti .assicuratori. Occorre, perdo, attravèrso opportune e coraggiose riforme, rendere più efficienti gli enti affinché possano migliorare l'assistenza senza continuare ad aumentare i costi di gestione». L'ingegner Ferrerò, rilevata quindi l'esigenza fondamentale di una maggiore presenza, nel nostro comprensorio, dell'industria a partecipazione statale, che oggi rappresenta soltanto il 10 per cento del totale delle forze di lavoro impegnate nel settore, si sofferma sull'importanza della Valle Bormida per lo sviluppo della nostra industria è per il mantenimento, m quella zona, degli attuali livelli occupazionali. «Per la Valle Bormida — dice — è indiscutibilmente utile una politica di miglioramento delle attuali dotazioni infrasjrutturali. Ad esempio se fosse possibile imbarcare, a prezzi convenienti, le merci colà prodotte (concimi, coloranti, eccetera) nel porto di Savona anziché a Porto Slargherà, si otterrebbe un doppio vantaggio, per l'industria e per i lavoratori delle attività dirette ed indotte». Per l'ingegner Ferrerò è inoltre indispensabile, oltre ad una ripresa su scala nazionale dell'economia italiana, anche uno spostamento della chimica secondaria verso la «chimica fine» cosi come già sta avvenendo con il potenziamento dello stabUimento Acna di Cengio rispetto a quello Montedison di San Giuseppe di Cairo. Sul problema dell'assetto territoriale l'esponente degli imprenditori sottolinea l'opportunità di una valorizzazione di tutte le aree che possono consentire insediamenti di tipo industriale esistenti nel territorio savonese: «Non si dimentichi — osserva — che, compatibilmente con lo sviluppo turistico, esistono aree molto interessanti nell'entroterra albenganese e che i problemi del comprensorio savo- nèse'non lonoTuÌtora"delini- jti. Proprio ai primi di agosto. in occasione dell'esame da' parte nostra del piano regolatore intercomunale del Savonese, è emersa chiara l'esigenza di tener ben presenti le inter relazioni tra il sistema por- i tuale Savona-Vado e tutti i poli industriali della provincia». Dopo aver lamentato la mancanza di un piano regola-, tore intercomunale dei bacini1 della Bormida e sottolineato! come enti e comuni operanti! in quella vallata non dimostrano di avvertire l'urgente necessità di predisporre gli strumenti necessari prima che la situazione si deteriori e ■ si comprometta in modo deli¬ nitivo, l'ingegner Ferrerò os-' infine, che se tale piano non verrà redatto al più presto «non si potrà fare della Valle Bormida un moderno polo di attrazione, quale tatti auspichiamo». n. a. i ' Minuno Ferrerò

Persone citate: Mimmo Ferrerò

Luoghi citati: Cairo, Cengio, San Giuseppe, Savona